I negoziatori russi a Riad? «Hanno soggiornato in un hotel 5 stelle e mangiato capesante»

Negli ultimi giorni, gli occhi del mondo intero sono puntati sulla guerra in Ucraina. E, in particolare, sui possibili negoziati per raggiungere la pace, dopo tre anni di conflitto. Martedì, a tal proposito, in Arabia Saudita, si è svolto un primo incontro tra Stati Uniti e Russia. Incontro a cui, tuttavia, l'Ucraina non è stata invitata, accendendo le polemiche. Ma a far discutere, in quest'occasione, è stato anche il «trattamento cinque stelle» riservato ai negoziatori russi.
Come rivela il Telegraph, la delegazione di Mosca ha alloggiato nel prestigioso hotel Ritz-Carlton dove – oltre a parlare di pace – ha degustato una cena a base di capesante. Durante i lunghi colloqui, ai funzionari è stato infatti servito un menù per il pranzo che, secondo il New York Times, includeva «una sinfonia di capesante, gamberi e salmone», ma anche un intero agnello da dividere tra i commensali e una cheesecake al formaggio knafeh. Una versione mediorientale del famoso dessert occidentale.
Quello riservato ai negoziatori russi, insomma, è stato un trattamento di tutto rispetto. Trattamento che, per forza di cose, non è passato inosservato. A partire dalla sistemazione in un hotel a cinque stelle. Lo stesso in cui, nel 2017, centinaia di esponenti dell'élite saudita furono arrestati e detenuti in quella che venne definita una «repressione della corruzione da parte del principe ereditario Mohammed bin Salman».
Tuttavia, i colloqui «di alto livelli» di Riad di questa settimana segnano anche un «momento chiave per il re» e per il suo piano di far diventare l'Arabia Saudita una potenza mondiale. Un obiettivo non semplice da raggiungere, complici gli avvenimenti recenti. Negli ultimi anni, a tal proposito, il Paese ha lanciato una campagna di pubbliche relazioni a livello mondiale per capovolgere la sua reputazione, soprattutto nel campo dei diritti umani. Reputazione precipitata soprattutto dopo che il principe ereditario è stato accusato di aver ordinato l'omicidio di Jamal Khashoggi, il giornalista dissidente saudita strangolato e fatto a pezzi da un gruppo di assassini in Turchia nel 2018.
Ciononostante, sebbene i primi colloqui tra Stati Uniti e Russia siano durati solo quattro ore e mezza, gli account statali sauditi sui social media, parlando dei negoziati, includevano l'hashtag «Paese di pace», chiamando l'Arabia «Capitale delle decisioni mondiali».