Dopo il disastro

Il 17.enne che ha filmato lo schianto di Air India: «Traumatizzato, ha smesso di usare il telefono»

È stato il giovane Aryan Asari a immortalare l'incidente del volo AI 171 che settimana scorsa è precipitato ad Ahmedabad – Il padre: «Avvistare gli aerei era una delle sue più grandi passioni, ora non so se tornerà a farlo»
©SIDDHARAJ SOLANKI
Red. Online
17.06.2025 17:05

Gli aerei erano una delle sue più grandi passioni. Ogni volta che ne sentiva passare uno correva fuori casa per cercarlo. E immortalarlo. Almeno, fino a giovedì scorso. Giorno in cui è successo il peggio. Dietro al filmato che riprende l'aereo di Air India, che ha fatto il giro del mondo e dei social, c'è un 17.enne: Aryan Asari. Un ragazzo indiano che, settimana scorsa, si è affacciato dalla finestra per riprendere uno dei tanti, tantissimi aerei di cui era affascinato. Senza sapere quello che sarebbe successo. 

«Avvistare gli aerei era una specie di hobby per lui», ha dichiarato suo padre, Maganbhai Asari, alla BBC. «Aryan adorava il suono rombante del motore che riempiva l'aria e poi aumentava di volume quando l'aereo passava sopra di lui, lasciando le sue scie nel cielo». Difficile, però, pensare che questa passione si conserverà dopo quello che la scorsa settimana gli occhi di Aryan hanno visto dietro lo schermo del suo telefono, mentre filmava il cielo. 

«Ho visto l'aereo. Andava giù e giù. Poi ha vacillato e si è schiantato proprio davanti ai miei occhi», ha dichiarato il giovane parlando con la BBC. Il 17.enne inconsapevolmente, ha catturato il momento cruciale: quello dell'incidente. Motivo per cui il suo video, ora, costituirà un indizio fondamentale per gli investigatori che dovranno determinare le cause dell'incidente. Non a caso, molti piloti ed esperti di aviazione, nei giorni scorsi, hanno avanzato le proprie ipotesi anche basandosi sul filmato di Aryan, circolato immediatamente in rete dopo il disastro.

Oltre a una passione trasformata in un trauma, il 17.enne si è ritrovato, improvvisamente, sotto i riflettori. «Siamo stati sommersi da richieste di interviste. I giornalisti hanno girato intorno alla nostra casa giorno e notte chiedendo di parlare con lui», ha rivelato il padre di Aryan, senza tener nascosto che l'incidente – e ciò che ne è seguito – hanno avuto «un impatto devastante» sul figlio, che è rimasto «traumatizzato» da ciò che ha visto. «È così spaventato che ha smesso di usare il telefono», ha aggiunto il padre del 17.enne. 

Non solo. Aryan si trovava per la prima volta ad Ahmedabad, dove vive il padre. La madre vive infatti con i figli in un villaggio vicino al confine tra gli Stati del Gujarat e del Rajasthan. «Ogni volta che chiamavo, Aryan mi chiedeva se potevo vedere gli aerei dalla nostra terrazza e io gli dicevo che se ne vedevano a centinaia nel cielo», ha confessato l'uomo. Al figlio, che si definiva «un appassionato di aerei», piaceva scrutarli mentre volavano nel cielo sopra il suo villaggio. L'idea di poterli vedere molto più da vicino dalla terrazza della nuova casa del padre, insomma, lo attraeva molto. Mai avrebbe immaginato, però, cosa avrebbe ripreso con il suo telefono. 

Aryan, secondo quanto emerge dall'intervista concessa alla BBC, si è accorto subito che qualcosa nell'aereo di Air India non andava. «Tremava, si muoveva a destra e a sinistra», ha raccontato, spiegando di aver continuato però a filmare, senza capire cosa stesse per accadere. Solo nel momento in cui il fumo nero ha riempito il cielo e il velivolo è esploso in un grosso incidente, ha realizzato a cosa aveva appena assistito. Ha quindi inviato il video a suo padre e lo ha chiamato. «Sembrava così spaventato», ha spiegato il padre. «Mi diceva: "L'ho visto papà, l'ho visto precipitare", e continuava a chiedermi cosa sarebbe successo». Nonostante il signor Asari abbia detto al figlio di star tranquillo, il 17.enne era fuori di sé. 

Dopo aver inviato il video ad alcuni amici, il filmato è diventato virale. Con tutte le conseguenze del caso. «La mia famiglia ha vissuto un incubo», ha confessato Asari, spiegando che a causa della pressione dei media il figlio è tornato nel suo villaggio dalla madre. «Ha ripreso la scuola, ma non si sente ancora bene. Sua madre mi ha detto che ogni volta che il telefono squilla si spaventa. So che con il tempo si riprenderà, ma non credo che tornerà a cercare aerei nei cieli». 

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