Italia

Il decesso di M62 riaccende i riflettori sull'orso

La carcassa di uno degli esemplari ritenuti «problematici» solleva nuovi interrogativi e polemiche – Maurizio Fugatti, intanto, rimane nell'occhio del ciclone
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Federica Serrao
30.04.2023 21:19

Ormai da qualche settimana, l'orso è uno degli argomenti più caldi della Penisola italiana. E non solo. La terribile morte di Andrea Papi, aggredito da un plantigrado mentre correva nei boschi sopra Caldes, ha fatto discutere anche oltreconfine. Dopo quasi un mese dalla tragedia, però, le voci non si fermano. Qualche ora fa, la notizia del rinvenimento di un orso in stato di decomposizione proprio in Trentino ha riacceso una fiamma che – evidentemente – non si era ancora spenta. A maggior ragione, dal momento che ad essere stato ritrovato morto è M62. Un esemplare di quattro anni ritenuto «problematico» per aver mostrato «atteggiamenti troppo confidenti» nei confronti dell'uomo. A stabilire cosa abbia causato il decesso dell'animale ci penserà l'istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie. Intanto, però, sui social hanno cominciato a piovere commenti d'odio, soprattutto verso il governatore della regione, Maurizio Fugatti. Ma cosa sappiamo, fino ad ora, della vicenda?

I fatti

Andiamo con ordine. M62, ossia il 62.esimo esemplare maschio di orso identificato in Italia, era ritenuto «problematico». Ad avergli attribuito questo aggettivo erano stati i fatti risalenti al 2020. Tre anni fa, il plantigrado si era dimostrato "fin troppo confidente" verso un uomo che camminava in zona Cialana, per cercare funghi. In quell'occasione, M62 si sarebbe avvicinato per ben due volte all'uomo. Prima di cambiare idea e allontanarsi di una ventina metri, per riposare lontano dal fungaiolo, nel frattempo scappato a rifugiarsi su una ceppaia. 

Questo, il primo episodio. A cui, però, sono ben presto seguiti altri avvenimenti, di diverso tipo. Nell'ottobre 2020, pochi mesi dopo la prima segnalazione, l'orso M62 era stato investito da un'auto mentre si trovava lungo la statale 43 a Dres, vicino a Cles. Sopravvissuto all'incidente senza gravi conseguenze, qualche mese dopo M62 era già in pista, pronto a rendersi protagonista di nuove segnalazioni. Qualche tempo dopo, l'orso venne colto in flagrante mentre recuperava del cibo dai bidoni dei rifiuti organici a Folgarida. E verso la fine dell'anno, erano state attribuite a lui anche le predazioni di alcuni vitelli di una stalla di Flavon. Le diverse segnalazioni e la nuova abitudine di passeggiare tra i centri abitati sull'Altopiano della Paganella culminarono quindi con la decisione di monitorare l'esemplare con un radiocollare.

Ma non è finita qui. Nonostante fosse tenuto sotto controllo, M62 aveva continuato ad avvicinarsi agli esseri umani più del dovuto, mostrando una certa confidenza. Di norma, quando un orso incontra un uomo, la prima reazione è quella di fuggire. M62, invece, si comportava all'inverso. Arrivando addirittura a 15 metri di distanza da alcune persone, dopo aver seguito l'odore della carcassa di un cervo. In quel caso, a nulla era servita la presenza di quattro cacciatori. Tantomeno utili anche i loro tentativi di allontanarlo. 

Tutti contro Fugatti

Torniamo, però, al presente. A rinvenire la carcassa dell'animale in una zona impervia tra il lago di Molveno e San Lorenzo Dorsino è stata un gruppo di escursionisti. Di lì a poco, le autorità hanno riconosciuto l'esemplare. Uno dei tre, insieme a JJ4, responsabile della morte di Andrea Papi, considerati problematici e finiti sulla black list di Maurizio Fugatti. Lo stesso presidente della provincia di Trento che ora, di nuovo, si trova in mezzo alla bufera. «Fugatti, ne sai qualcosa della morte di M62? Basta con questa mattanza!», scrive un utente su Twitter. Qualcun altro invita alla calma. «Si faccia chiarezza sulle cause del decesso e qualora sia stato un atto di bracconaggio si vada fino in fondo, trovando e punendo i colpevoli». C'è chi parla già di assassinio e di assassini, addirittura, senza conoscere ancora il risultato delle analisi dell'istituto incaricato. 

Nel frattempo, circa 150 persone si sono riunite a Sabbionara di Avio, sotto la casa di Maurizio Fugatti, in segno di protesta. Prima di apprendere del decesso di M62, i manifestanti protestavano per l'ordinanza di abbattimento di JJ4. Dopo, forse, anche per qualcos'altro.