L'evento

Il divieto di Orban non basta: «A Budapest un Pride da 200 mila persone»

Gli organizzatori parlano di un enorme successo per la sfilata nella capitale ungherese
©ZOLTAN BALOGH
Ats
28.06.2025 18:56

(Aggiornato alle 19.05) Quasi 200'000 persone hanno marciato a Budapest, secondo gli organizzatori, un'affluenza senza precedenti per la marcia del Pride ungherese, nonostante il divieto imposto dal Primo Ministro nazionalista Viktor Orbán.

«Stimiamo il numero di persone presenti tra 180'000 e 200'000. È difficile stimare il numero esatto perché non c'è mai stata così tanta gente al Budapest Pride», ha dichiarato all'AFP la presidente dell'evento Viktoria Radvanyi. Anche il sindaco verde di Budapest, Gergely Karacsony, ha elogiato l'affluenza record. «Grazie, Viktor Orbán, per aver promosso una società più tollerante», ha ironizzato su Facebook.

Intanto, quattro persone vestite di nero che sostengono uno striscione nero con su scritto in inglese «difendere l'Europa». È la mini contestazione che ha accolto i manifestanti che hanno appena attraversato il ponte che li ha portati da Pest a Buda.

Davanti a loro una decina di agenti a volto scoperto e accanto almeno 15 volontari dell'organizzazione del Pride attenti a prevenire ogni eventuale screzio. Al momento non si registra alcun incidente.

La giornata

L'evento sfida uno stop imposto dal governo di Viktor Orban che segna una regressione senza precedenti dei diritti LGBTQ+ nell'Unione Europea.

«Oggi non credo capiterà alcun incidente: siete venuti in troppi dall'estero. Orban non vuole fare una brutta figura in mondovisione, farà finta di essere uno statista». Ne è convinta una ragazza ventenne ungherese, studentessa di storia, avvolta dalla sua bandiera con i colori dell'arcobaleno.

Il suo ottimismo sinora sembra essere giustificato. Il Budapest Pride cittadino, come lo ha ribattezzato il sindaco della città, vero trionfatore della giornata, si sta svolgendo come in qualsiasi altra città occidentale, in un clima di festa, tra canti e balli, bandiere e striscioni. La ragazza non crede che questa manifestazione possa dare una spallata al governo sovranista: «Orban è ancora molto popolare, però chissà che succede alle prossime elezioni dell'anno prossimo», commenta sorridente.

Quello che è certo è che per strada c'è tantissima gente, serena, gioiosa, composta, sotto un sole cocente, stipata in un corteo sempre più fitto, tanto che si impiega un quarto d'ora per fare pochi passi. Attorno a loro negozi aperti, mamme con carrozzelle, in un ambiente di assoluta tranquillità.

Mentre il Budapest Pride si sta snodando pacificamente nel centro della capitale, e decine di migliaia di persone stanno manifestando pacificamente, la Polizia nazionale ha diffuso una nota online circa l'andamento della giornata: «Gli organizzatori del corteo vietato non collaborano con la polizia. Il traffico stradale e pedonale sul luogo del corteo è caotico. Il percorso effettivo del corteo annunciato è incerto. Il traffico è paralizzato. La Polizia - conclude il comunicato - sta facendo tutto il possibile per garantire la sicurezza sul tratto stradale interessato».

Nonostante la nota della Polizia, lungo il corteo ci sono solo pochi agenti a volto scoperto e alcuni blindati della polizia defilati agli angoli delle strade. Si sono registrati solo alcuni episodi di contestazione assolutamente non violenta da parte di alcuni elementi isolati contrari alla marcia, ma sinora nessun incidente.

Gli unici boati quelli della folla felice nei pressi dei camion che sparano musica tecno a tutto volume.

La coalizione del premier ungherese ha modificato le leggi e la Costituzione all'inizio di quest'anno per vietare la manifestazione annuale, giustificando la sua pluriennale repressione dei diritti Lgbtq con motivazioni di «protezione dei minori».

Mentre Orbán si è sentito incoraggiato dall'offensiva anti-diversità del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, le sue iniziative hanno suscitato proteste in patria e condanne da parte dell'Ue e dei gruppi per i diritti umani. Ieri, il leader nazionalista ha affermato che, sebbene la polizia non «disperderà» la 30a edizione della marcia del Pride, coloro che vi hanno preso parte dovrebbero essere consapevoli delle «conseguenze legali».

Nonostante il rischio di una multa, si stima che oltre 35'000 persone si sono radunate alle 14 vicino al Municipio di Budapest, un'ora prima dell'inizio della marcia. Si prevede che ministri di diversi Paesi dell'Ue e decine di legislatori europei parteciperanno, sfidando il divieto, come accaduto a Mosca nel 2006 e a Istanbul nel 2015.