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Il doodle di Google per i progressi contro il cambiamento climatico

Il motore di ricerca ha voluto celebrare in maniera originale il Giorno della Terra 2024
© Google
Red. Online
22.04.2024 12:00

Google, in occasione del Giorno della Terra, ha pubblicato un doodle a tema. Dedicato ai progressi fatti nella lotta al cambiamento climatico. Il logo del colosso di Mountain View, come avviene per ogni doodle, è stato modificato. A ogni lettera, dalla G alla E, corrisponde un'immagine. Ogni immagine è legata a un luogo del mondo in cui le persone, le comunità e i governi lavorano per proteggere la bellezza del nostro pianeta attraverso la biodiversità e le risorse. Esempi, spiega Google, che racchiudono una promessa. Quella di un futuro migliore, all'insegna della speranza e dell'ottimismo. Esempi, tuttavia, che ci ricordano quanto ancora ci sia da fare per affrontare nel migliore dei modi l'emergenza climatica che stiamo vivendo. Basterebbe, al riguardo, ricordare l'ultimo report di Copernicus, pubblicato proprio stamane.

Nello specifico, la lettera G è formata dalle Isole Turks e Caikos, un territorio britannico d'Oltremare che ospita delle importanti aree di biodiversità. La prima O, invece, ci rimanda al Parco Nazionale di Scorpion Reef, in Messico, dove si trova la più grande barriera corallina della regione. L'area marina protetta, riserva della biosfera UNESCO, funge da rifugio per coralli e diverse specie di uccelli e tartarughe in pericolo. La seconda O è tratta dal Parco Nazionale di Vatnajökull, in Islanda, sorto attorno al più grande ghiacciaio d'Europa. La G, ancora, è associata al Parco Nazionale di Jaú, in Brasile. Nota anche come Parque Nacional do Jaú, è una delle riserve forestali più grandi del Sudamerica. La foto della L mostra invece la Grande Muraglia Verde, in Nigeria. L'iniziativa, lanciata nel 2007 dall'Unione Africana, contrasta la desertificazione in Africa. Da un lato tramite la piantumazione di alberi e altra vegetazione, dall'altro diffondendo pratiche di gestione sostenibile del territorio. Infine, la E, con le Riserve Naturali delle Isole Pilbara, in Australia. È una delle venti riserve naturali del Paese che proteggono ecosistemi fragili, habitat naturali sempre più rari e specie minacciate o in pericolo, tra cui più specie di tartarughe marine, uccelli costieri e uccelli marini.

Le immagini satellitari, fornite al colosso di Mountain View da Airbus, CNES/Airbus, Copernicus, Maxar Technology e USGS/NASA Landsat, intendono testimoniare – secondo le intenzioni di Google – come sempre più persone, a dispetto di disinformazione, negazionismo e altri fenomeni contrastanti, si adoperino e si stiano adoperando per vivere in modo più sostenibile. E per fronteggiare una vera e propria emergenza: il cambiamento climatico.

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