Il fondatore di Celsius Alex Mashinsky condannato a 12 anni per frode

Il fondatore ed ex Ceo della piattaforma di trading di criptovalute Celsius in bancarotta, Alexander Mashinsky, è stato condannato a 12 anni di carcere per frode.
Mashinsky, 50 anni, si è dichiarato colpevole lo scorso dicembre di frode su titoli in un accordo che ha ridotto il livello delle accuse a suo carico. La condanna arriva quasi tre anni dopo il fallimento della startup come piattaforma di cripto, che offriva ai clienti la possibilità di investire in valute digitali inclusa la sua Cel.
Secondo l'atto d'accusa, i dirigenti di Celsius hanno prelevato oltre 4 miliardi di dollari di asset dai clienti per finanziare le operazioni della piattaforma, concedere prestiti non garantiti e investire in titoli ad alto rischio. Mashinsky è stato anche accusato di aver manipolato il prezzo di Cel utilizzando i fondi dei clienti per acquistare la valuta, gonfiandola artificialmente.
Al suo apice alla fine del 2021, Celsius contava oltre un milione di clienti e deteneva oltre 25 miliardi di dollari di asset. Ma l'azienda ha attraversato un periodo difficile nella primavera del 2022, quando il valore delle criptovalute è crollato. A fronte di ingenti prelievi da parte dei clienti, il 12 giugno 2022 ha congelato oltre 4,7 miliardi di dollari in conti correnti, prima di presentare istanza di fallimento un mese dopo.
Un rapporto pubblicato a marzo ha rilevato che il 93% dei beni congelati era stato recuperato e restituito agli ex clienti di Celsius. Il crollo del mercato delle criptovalute del 2022 ha colpito diverse altre startup del settore tra cui Ftx, il secondo exchange di criptovalute più grande al mondo, che ha presentato istanza di fallimento nel novembre 2022.