Il caso

«Il Golden Dome non sarà operativo prima della fine del mandato di Trump»

Lo scrive il Guardian: il piano di implementazione elaborato dal Pentagono, come descritto da due persone a conoscenza della questione, prevede che le armi di difesa siano pronte solo per una dimostrazione entro la fine del 2028
©CHRIS KLEPONIS / POOL
Ats
30.05.2025 22:35

Lo scudo di difesa missilistica Golden Dome annunciato da Donald Trump non sarà pronto prima della fine del suo mandato, nonostante la scorsa settimana il presidente si sia detto fiducioso che sarà stato «pienamente operativo» prima della scadenza del suo mandato. Lo scrive il Guardian. Il piano di implementazione elaborato dal Pentagono, come descritto da due persone a conoscenza della questione, prevede che le armi di difesa siano pronte solo per una dimostrazione entro la fine del 2028.

Il programma Golden Dome diventerà operativo per fasi, anziché tutto in una volta. Inizialmente, il Pentagono si concentrerà sull'integrazione dei sistemi di dati prima di sviluppare armi spaziali, secondo quanto affermato dalle fonti. Ciò che potrebbe essere possibile in 18 mesi è che gli Stati Uniti dispongano delle basi per un Golden Dome pienamente operativo, dove una rete militare di satelliti e sistemi di comunicazione spaziali potrebbe tracciare centinaia di missili in arrivo verso gli Stati Uniti. A quel punto però non ci sarebbe la possibilità di neutralizzare i missili utilizzando armi spaziali.

Per ora Gli Stati Uniti dispongono di circa 40 batterie di difesa Patriot in Alaska e California che potrebbero essere utilizzate per eliminare potenziali missili balistici intercontinentali. Entro la fine del mandato di Trump, invece, il Pentagono potrebbe disporre della rete di sensori e comunicazioni spaziali e tentare di integrarla con armi spaziali non ancora testate per abbatterle. È probabile che la rete spaziale faccia molto affidamento su SpaceX di Elon Musk, che sta sviluppando un sistema di tracciamento di nuova generazione noto come «Aerial Moving Target Identifier». Il Dipartimento della Difesa ha acquisito i primi prototipi lo scorso anno durante l'amministrazione Biden. Tuttavia, non si prevede che il concetto di punta del Golden Dome, che mira a identificare e distruggere i missili balistici nei primi 30 secondi-2 minuti dal lancio, quando la loro traccia termica è maggiore, sia pronto.