Il dato

Il maxi-ordine che fa felice Airbus: 13,7 miliardi di dollari per 33 aerei

A firmarlo Korean Air, che intende mettere le mani su sei A350-900 e ben ventisette A350-1000 – Una mossa ambiziosa, anche perché in Asia la ripresa dei voli è stata più lenta
© Korean
Marcello Pelizzari
21.03.2024 16:00

Urca, che maxi-ordine. O lifting, come è stata definita l'operazione da alcuni media. Korean Air, giovedì, ha annunciato di aver firmato un contratto con Airbus per l'acquisto di ben 33 aerei della famiglia A350. Velivoli per il lungo raggio, quindi. Le cifre, leggiamo, sono da capogiro: 13,7 miliardi di dollari. Una mossa, quella del vettore sudcoreano, allo stesso tempo importante e ambiziosa. Soprattutto perché il traffico aereo e la domanda di voli, in Asia, hanno impiegato molto più tempo a riprendere quota dopo l'emergenza pandemica rispetto ad altre regioni. Non solo, Korean sta anche finalizzando la fusione con Asiana, la seconda compagnia del Paese. Tradotto: mettere sul banco tutti questi soldi, a suo modo, potrebbe essere rischioso.

Nel dettaglio, comunque, Korean Air ha optato per sei A350-900 e, soprattutto, ventisette A350-1000. L'ammiraglia europea, in termini di modelli, per il citato lungo raggio. Per Airbus, indubbiamente, si tratta di una bella rivincita dopo il no da parte di Emirates agli A350-1000 quali futuri sostituti degli A380. Nello specifico, lo scorso novembre il presidente della compagnia emiratina, Tim Clark, aveva (quasi) deriso il modello criticando in particolare la durata dei motori Rolls-Royce. Parole, quelle, che Korean non ha evidentemente ascoltato. E lo stesso, prima di Korean, avevano fatto Turkish Airlines, Eva Air e Delta, in termini di ordini.

Korean, tornando all'operazione annunciata oggi, ringiovanirà una flotta oramai vetusta: i Boeing 777-200 e -300 viaggiano sui vent'anni di servizio, gli A380 sono attorno ai dodici anni di età. Tramite una nota, il vettore asiatico ha dichiarato che questo ordine consentirà di ritirare gradualmente dal servizio gli aeromobili più vecchi. Resta da capire se questa iniezione, chiamiamola così, di nuovi modelli consentirà anche un'espansione in termini di rotte. Korean, infatti, ha già annunciato che introdurrà presto 50 Airbus A321neo e 30 Boeing 737 MAX 8, oltre a dieci Boeing 787-9 e venti 787-10 per il lungo raggio. 

Dicevamo della ripresa post-pandemia, più lenta rispetto ad altre regioni. Quest'estate, quantomeno, Korean ha in programma la riapertura di alcune rotte lasciate in sospeso e un generale aumento di frequenze, fino a raggiungere il 96% del livello offerto prima della crisi sanitaria in termini di posti disponibili per chilometro. Korean, che vola regolarmente anche da e per Zurigo, dovrà guardarsi per i collegamenti fra Kloten e Seoul da Swiss. La compagnia elvetica ha infatti annunciato l'apertura del servizio con l'avvento dell'orario estivo. 

Prima del coronavirus, nel 2019, Korean viaggiava a un ritmo di 27 milioni di passeggeri all'anno trasportati. Un livello che supererà con l'assorbimento di Asiana Airlines, anche se il dossier si sta trascinando da tanto, troppo tempo. Anni, invero. Quantomeno, lo scorso mese le autorità europee per la concorrenza hanno approvato il matrimonio. Quelle americane, invece, devono ancora pronunciarsi.

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