Il messaggio di Ramzan Kadyrov: «Stiamo con la Palestina»

Ramzan Kadyrov sta con Hamas. E, in fondo, c'era da aspettarselo. D'altro canto, la Cecenia – la Repubblica russa di cui è governatore – è a maggioranza musulmana. Famoso per le sue posizioni estreme, anche se ultimamente ha fatto più parlare di sé per le voci che lo davano (quasi) per morto, l'alleato stretto di Vladimir Putin ha ribadito, via Telegram, il suo sostegno alla causa palestinese. Di più, ha proposto di inviare le forze cecene per ristabilire la pace. «Sosteniamo la Palestina e chiediamo la fine della escalation» ha scritto Kadyrov. «Se necessario siamo pronti a inviare le nostre unità in qualità di forze di peacekeeping per ristabilire l’ordine e affrontare chi crei problemi».
Tutto potevamo aspettarci, insomma, ma non che il leader ceceno si proponesse come mediatore o, meglio, uomo di pace. Per quanto, appunto, schierato se non schieratissimo. «Faccio appello ai leader delle nazioni musulmane, create una coalizione e chiamate quelli che voi considerate amici, l’Europa e tutto l’Occidente, così almeno non bombarderanno i civili con la scusa di colpire i terroristi», ha aggiunto Kadyrov. Il quale, nelle scorse settimane, come detto era stato dato in fin di vita dai media ucraini. «Sono stato in Israele, con la mia delegazione pacifica abbiamo avuto a che fare con le provocazioni. In ogni caso, chiedo la fine dell’escalation».
Alcuni giorni fa, per contro, Kadyrov era tornato anche sulle presidenziali russe del 2024. Spiegando che, con la guerra in Ucraina in corso, avrebbe senso candidare il solo Vladimir Putin o, addirittura, annullare le elezioni e lasciare l'attuale presidente al potere. Si è detto e scritto molto, in queste ore, circa i rapporti fra Mosca e Hamas. Anche in considerazione delle relazioni, strettissime, fra il Cremlino e l'Iran. La Russia e il gruppo militante palestinese, in ogni caso, hanno intensificato gli scambi dall'inizio della guerra in Ucraina. Il tutto mentre le relazioni con Israele, sul fronte opposto, sono peggiorate di giorno in giorno. Detto ciò, l'influenza di Mosca su Hamas secondo gli analisti sarebbe minima. E questo nonostante Mosca, alcuni mesi dopo l'invasione, abbia accolto in pompa magna una delegazione di alti funzionari di Hamas. A riceverli, il ministro degli Esteri Sergei Lavrov e proprio Kadyrov. Che, ora, ha mostrato i muscoli. Una volta di più.
Interrogato martedì sulle dichiarazioni del leader ceceno, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha chiarito ai giornalisti che la Russia continua a mantenere legami sia con la Palestina sia con Israele. «Abbiamo legami storici di lunga data con i palestinesi, continuiamo i nostri contatti» ha detto Peskov. «Ma, allo stesso tempo, abbiamo anche relazioni con lo Stato di Israele, con il quale abbiamo anche molto in comune» ha aggiunto il portavoce, sottolineando il «gran numero» di cittadini russi che vivono nello Stato Ebraico.