Mondo
La diretta

«Il nuovo pacchetto di sanzioni contro Mosca non basta, stiamo già pensando al prossimo»

Parlando con i giornalisti a Bruxelles, il ministro degli Esteri lituano Kestutis Budrys ha affermato che è necessario imporre sanzioni più severe dopo il continuo rifiuto, da parte del presidente russo Vladimir Putin, di un cessate il fuoco di 30 giorni – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
LIVE
«Il nuovo pacchetto di sanzioni contro Mosca non basta, stiamo già pensando al prossimo»
Red. Online
21.05.2025 07:28
14:18
14:18
«Manovre sospette della flotta ombra russa vicino al cavo elettrico che collega Polonia e Svezia»

Il primo ministro polacco Donald Tusk ha affermato che l'esercito polacco è stato costretto a intervenire nel Mar Baltico dopo che una nave russa della «flotta ombra» sanzionata ha eseguito quelle che ha descritto come «manovre sospette» nei pressi del cavo elettrico che collega la Polonia alla Svezia.

La nave di ricognizione polacca Orp Herweliusz è in viaggio verso il luogo dell'incidente per effettuare ulteriori indagini, ha affermato Tursk, come riporta il «Guardian».

13:33
13:33
Russia: chiusi diversi aeroporti per attacchi di droni ucraini

Gli aeroporti moscoviti di Sheremetyevo, Domodedovo e Zhukovsky sono stati temporaneamente chiusi al traffico dopo un attacco di droni ucraini abbattuti sulla regione della capitale. Lo ha annunciato l'agenzia federale dell'aviazione civile, Rosaviatsia, citata da Interfax. Chiusi anche gli scali di diverse altre città russe: Vladimir, Ivanovo, Kaluga, Yaroslavl e Kostroma.

Il sindaco di Mosca, Sergei Sobyanin, ha riferito che le forze di difesa aerea hanno «respinto un attacco» di tre droni diretti sulla capitale.

12:58
12:58
«Golden Dome è decisione sovrana di Washington»

Quella di creare il sistema antimissilistico Golden Dome è una decisione «sovrana» degli USA. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, citato dalle agenzie russe.

«Se gli Stati Uniti ritengono che ci sia una minaccia missilistica, allora, naturalmente, sviluppano sistemi di difesa missilistica», ha affermato il portavoce commentando l'annuncio del presidente americano Donald Trump.

Sul Golden Dome sono «necessarie consultazioni» con Mosca al fine di «riprendere i contatti per ristabilire una stabilità strategica» e riesumare i colloqui sul nucleare tra USA e Russia, ha aggiunto Peskov.

Quanto all'Ucraina, il portavoce ha affermato che la Russia non sta ritardando il processo per la preparazione di un memorandum con l'Ucraina per la soluzione del conflitto in Ucraina. «Nessuno è interessato a ritardare il processo, tutti stanno lavorando in modo dinamico, vi terremo informati», ha detto ai giornalisti. «Naturalmente, gran parte di questo lavoro viene svolto in modo discreto e non dovrebbe essere reso pubblico», ha aggiunto Peskov.

Stando a quest'ultimo la Russia non ha ricevuto ancora alcuna proposta dal Vaticano per una possibile mediazione sul conflitto in Ucraina, ma «accoglie con favore la disponibilità e gli sforzi di tutti quei paesi che desiderano contribuire a una rapida soluzione». «Finora non è stata presa alcuna decisione sulla sede di ulteriori negoziati», ha aggiunto il portavoce, citato dall'agenzia Interfax.

Intanto, riporta il «New York Times», il presidente statunitense Donald Trump avrebbe detto al presidente ucraino Volodymyr Zelensky e ad altri leader europei che la Russia e l'Ucraina dovranno trovare una soluzione alla guerra, solo pochi giorni dopo aver sostenuto che solo lui e il presidente russo Vladimir Putin avevano il potere di arrivare ad un accordo. Trump, dunque, avrebbe già deciso. Il leader americano, scrive il giornale che cita sei funzionari a conoscenza dei colloqui, ha parlato con Zelensky e gli altri leader dopo la sua conversazione telefonica avuta con Putin lunedì.

«La domanda più profonda - commenta il »New York Times« - è se (il presidente) sta abbandonando anche il progetto che l'America porta avanti da tre anni di sostenere l'Ucraina, una democrazia nascente che lui stesso ha spesso accusato per essere stata invasa illegalmente».

12:23
12:23
Ucciso a Madrid un ex politico ucraino sospettato di aver legami con la Russia

Andriy Portnov, avvocato e politico ucraino, in passato collaboratore del presidente Viktor Yanukovich, è stato ucciso stamane a colpi di pistola a Pozuelo de Alarcón, località alle porte di Madrid: lo riferiscono i media iberici.

L'identità della vittima è stata confermata all'ANSA da fonti della polizia spagnola. Al momento gli inquirenti tengono aperte tutte le ipotesi sull'accaduto, invitando a prendere le prime informazioni che stanno emergendo sul caso «con cautela». Per ora non sono stati confermati arresti legati all'omicidio: il sospetto è che l'agguato ai danni di Portnov sia stato compiuto da più persone.

L'attacco all'ex collaboratore del presidente ucraino Viktor Yanukovich - riporta «El País» - è avvenuto attorno alle 09:15 di stamattina nei pressi della Scuola americana di Madrid, a mezz'ora circa dall'orario di ingresso degli alunni. Tra questi, secondo l'agenzia EFE, ci sono anche i figli di Portnov. L'uomo sarebbe arrivato su una Mercedes, venendo poi raggiunto da più colpi di pistola.

In un comunicato ai genitori, la scuola stessa ha riferito che gli studenti si trovano tutti in «condizioni di sicurezza» all'interno del centro.

Stando ai media iberici, Portnov fu uno dei responsabili delle azioni di risposta del governo ucraino alla crisi dell'Euromaidan nel 2013.

In seguito, fu inserito per un certo periodo in una «black list» dell'Unione europea per sospetti di «corruzione» e «violazioni dei diritti umani» nel suo paese, motivo per cui i suoi fondi furono temporaneamente congelati dal Tribunale generale dell'Unione europea.

Inoltre i servizi segreti ucraini avevano iniziato un'inchiesta su di lui, poi chiusa, per «alto tradimento», sospettando che avesse avuto un ruolo attivo nell'annessione della Crimea da parte della Russia.

12:20
12:20
Iran: il parlamento ratifica il patto strategico con la Russia

Il parlamento iraniano ha approvato oggi il disegno di legge denominato «Accordo di partenariato strategico globale Iran-Russia». Lo riporta l'Irna.

Si tratta di un accordo ventennale che comprende 47 articoli relativi alla cooperazione in materia di sicurezza, tecnologia, informazione e sicurezza informatica, oltre alla collaborazione nell'energia nucleare per scopi pacifici, la lotta al terrorismo, la cooperazione regionale, le questioni ambientali e la lotta al riciclaggio di denaro e alla criminalità organizzata.

L'accordo prevede diverse clausole volte a rafforzare il partenariato economico, in particolare la cooperazione interbancaria diretta e la promozione dei rispettivi prodotti finanziari.

Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian e il suo omologo russo Vladimir Putin hanno firmato il documento il 17 gennaio e l'organo legislativo russo lo ha approvato ad aprile.

10:10
10:10
Gli USA contro il «maggior sostegno» a Kiev in una nota al G7

Gli Stati Uniti si oppongono all'inclusione di «ulteriore sostegno» all'Ucraina nella dichiarazione del G7 in fase di elaborazione da parte dei ministri delle finanze in Canada. Lo scrive Politico.

Washington è anche riluttante a definire «illegale» nel testo l'invasione russa dell'Ucraina su vasta scala, hanno riferito due funzionari coinvolti nei negoziati.

08:41
08:41
Putin ha visitato il Kursk

Il presidente russo Vladimir Putin si è recato ieri a visitare la regione di Kursk, al confine con l'Ucraina, che dall'agosto dello scorso anno ha visto un'invasione delle truppe di Kiev. Lo ha riferito il Cremlino, citato dall'agenzia Ria Novosti.

Il capo del Cremlino ha tra l'altro visitato la seconda centrale nucleare in costruzione nella regione e ha incontrato il governatore ad interim Alexander Khinshtein e i rappresentanti delle organizzazioni di volontari che prestano assistenza alla popolazione.

Alla fine di aprile Putin aveva annunciato la completa liberazione della regione, che però continua ad essere presa di mira dai droni ucraini. Solo la scorsa notte, secondo il ministero della difesa di Mosca, 37 velivoli senza pilota sono stati abbattuti sulla regione dalle difese aeree. Dal mese scorso, inoltre forze ucraine stanno cercando di guadagnare terreno in un piccola area nei pressi del villaggio di Tyotkino, a ridosso del confine.

07:29
07:29
Il punto alle 7.00

A poche ore dal via libera per il 17. pacchetto di sanzioni contro la Russia, diversi leader europei chiedono a Bruxelles una stretta maggiore per il pacchetto futuro, il 18. Parlando con i giornalisti a Bruxelles, il ministro degli Esteri lituano Kestutis Budrys ha affermato che è necessario imporre sanzioni più severe dopo il continuo rifiuto, da parte del presidente russo Vladimir Putin, di un cessate il fuoco di 30 giorni.

«Inganno, disturbo, distrazione e ritardo, il tutto per evitare le sanzioni», ha detto Budrys , in un probabile riferimento alla telefonata di Putin con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump che non ha portato a nessun impegno per un cessate il fuoco. «Noi europei dobbiamo fermare questo circolo vizioso e lo strumento per fermarlo è imporre nuove sanzioni».

I commenti di Budrys fanno seguito all'adozione da parte dell'UE del 17. pacchetto di sanzioni contro la Russia, ieri, che ha preso di mira soprattutto la sua flotta ombra di petroliere.

Nel 18. pacchetto di sanzioni, che «sta già venendo preparato» Budrys ha invitato l'UE a prendere di mira le esportazioni russe di energia, gas naturale liquido, petrolio e combustibile nucleare, nonché le istituzioni finanziarie.

«Un nuovo pacchetto di sanzioni europee - il 17. - è già in vigore», ha commentato da parte sua il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «Questo è un passo nella giusta direzione, e ci dovrebbero essere tutte le sanzioni necessarie affinché la Russia si interessi alla pace e senta il prezzo pieno della sua aggressione e del suo desiderio di prolungare la guerra», ha detto Zelensky.