Il Papa: «Basta guerra in Ucraina, cessate il fuoco a Gaza»

La compassione per i civili bombardati, «per i bambini e le famiglie». Lo strazio dei papà e delle mamme «che stringono a sé» i corpi senza vita dei figli. Sono vibranti, intrisi di partecipazione ed emozione, gli appelli di papa Leone XIV all'udienza generale perché finiscano i combattimenti in Ucraina e a Gaza.
«In questi giorni il mio pensiero va spesso al popolo ucraino, colpito da nuovi, gravi attacchi contro civili e infrastrutture», dice il Pontefice al termine dell'incontro con i fedeli in Piazza San Pietro: «assicuro la mia vicinanza e la mia preghiera per tutte le vittime, in particolare per i bambini e le famiglie».
«Rinnovo con forza l'appello a fermare la guerra e a sostenere ogni iniziativa di dialogo e di pace - aggiunge -. Chiedo a tutti di unirsi nella preghiera per la pace in Ucraina e ovunque si soffre per la guerra».
Poi ancora: «Dalla Striscia di Gaza si leva sempre più intenso al cielo il pianto delle mamme e dei papà, che stringono a sé i corpi senza vita dei bambini, e che sono continuamente costretti a spostarsi alla ricerca di un po' di cibo e di un riparo più sicuro dai bombardamenti».
«Ai responsabili rinnovo il mio appello - afferma Prevost -: cessate il fuoco, siano liberati tutti gli ostaggi, si rispetti integralmente il diritto umanitario! Maria, Regina della Pace, prega per noi!».
Il Papa, che tanta parte nel suo inizio di magistero ha riservata alla «pace disarmata e disarmante», non poteva certo tacere dinanzi alle immagini di civili presi di mira, sia in Ucraina che nella Striscia, e addirittura ridotti alla fame, una fame usata come arma di guerra, nella quasi totale assenza di aiuti.
Una situazione «inaccettabile» l'aveva definita ieri ai media vaticani il suo segretario di Stato Pietro Parolin, che pure ha fatto appello per il rispetto del diritto umanitario, perché si fermino i raid israeliani nella Striscia e Hamas rilasci gli ostaggi. Ugualmente Parolin ha descritto come «urgente» una tregua in Ucraina, e chiesto che si arrivi al più presto ai tanto attesi negoziati tra Mosca e Kiev, ai fini di «una pace stabile, giusta e duratura».
«Dall'Ucraina a Gaza, per arrivare al Sudan e a tutti quei Paesi in cui sono in corso conflitti, questa breccia di odio nell'umanità si sta pericolosamente estendendo», commenta al Sir Rosario Valastro, presidente della Croce Rossa Italiana: «Davanti a uno scenario come questo, a guerre aperte nelle quali non vengono garantiti l'accesso al cibo, all'acqua e alle cure primarie, né rispettata la sofferenza umana, l'appello di papa Leone XIV alla pace arriva chiaro e forte».
Nell'udienza generale, tra l'altro, il Pontefice dedica la catechesi alla parabola del Samaritano: «prima che una questione religiosa, la compassione è una questione di umanità! Prima di essere credenti, siamo chiamati a essere umani».