Il partito di Musk: «Nasce l'America Party per restituirvi la libertà»

Elon Musk entra (nuovamente) a gamba tesa nella politica americana. E annuncia la nascita dell'America Party. «Con un rapporto di 2 a 1, volete un nuovo partito politico. Lo avrete. Quando si tratta di mandare in bancarotta il nostro Paese con sprechi e corruzione, viviamo in un sistema monopartitico, non in una democrazia. Oggi, l'America Party è nato per restituirvi la libertà», ha rilanciato ieri il miliardario sul social di sua proprietà, X.
Musk, reduce da una traumatica rottura dei rapporti con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, aveva rilanciato su X con un sondaggio l'idea di una terza forza, un «Partito dell'America» che spezzasse il consolidato bipolarismo a stelle e strisce. E Grok, l'intelligenza artificiale di Musk, ha stimato che una simile formazione potesse assestarsi tra il 5% e il 10%.
«Il Giorno dell'Indipendenza è il momento perfetto per chiedere se volete indipendenza dal bipolarismo (qualcuno direbbe monopolarismo) partitico! Dovremmo creare un America Party?», aveva domandato Musk ai follower il 4 luglio. Dopo il voto di quasi un milione e 250 mila persone, i «sì» avevano raggiunto il 65,4% e i «no» il 34,6%.
Il patron di Tesla e SpaceX aveva anche abbozzato una strategia. «Una maniera di agire sarebbe puntare col laser su solo due o tre seggi al Senato e da 8 a 10 distretti alla Camera. Dati i margini risicati al Congresso, sarebbe abbastanza per fungere da voto decisivo su leggi controverse, assicurando che servano la reale volontà della gente».
Ormai Musk è partito con l'idea dell'America Party: «Il modo con cui intendiamo rompere il sistema monopartitico è utilizzando una variante con cui Epaminonda distrusse il mito dell'invincibilità spartana a Leuttra: una forza estremamente concentrata in un punto preciso del campo di battaglia».
Il patron di Tesla e SpaceX ha appoggiato Trump durante la campagna elettorale e ha poi guidato il DOGE. I dissidi tra i due sono nati con la legge di bilancio fortemente voluta dal presidente USA ma considerata un «abominio» dall'ex alleato. La sua rabbia è montata nel corso delle settimane con il via libera del Senato e della Camera al big beautiful bill. Fino alla provocazione finale: la nascita di un partito che potrebbe attirare sia repubblicani sia democratici alla ricerca di qualcosa di nuovo. Che gli «restituisce la libertà».