Il processo Weil avrà conseguenze

ZURIGO - L'assoluzione dell'ex banchiere di UBS Raoul Weil negli Stati Uniti non è un fatto negativo, ma le conseguenze sui negoziati attuali tra Berna e Washington in merito alla vertenza fiscale in corso "rimangono aperte". Lo ha dichiarato oggi all'ats il portavoce del Dipartimento federale delle finanze (DFF) Roland Meier. Per lo specialista di diritto fiscale all'Università di Ginevra, Xavier Oberson, la sentenza avrà invece conseguenze sui rapporti tra i due Paesi. Stando all'esperto contattato dall'ats, il verdetto di assoluzione è una sorpresa, visti gli alti rischi - fino a 5 anni di carcere - cui andava incontro l'ex top manager della banca.
Per Oberson, la decisione di non condannare Weil è, per una volta tanto, "un segnale che va nel senso opposto", che avrà conseguenze sulle trattative tra la Confederazione e Washington per regolarizzare il "passato" delle banche elvetiche negli Stati Uniti. Anche gli impiegati e gli ex collaboratori di UBS nel mirino della giustizia americana dopo che il loro nome è stato trasmesso alle autorità d'oltre Oceano possono guardare al futuro con maggiore ottimismo.
Insomma, secondo Oberson la giustizia ha dimostrato di funzionare negli Stati Uniti, un fatto che dovrebbe far piacere anche a quelle banche che hanno fatto affari negli Usa su cui pende la minaccia di sanzioni. Per Oberson, Raoul Weil ha beneficiato di un giudizio trasparente, equo e imparziale.
Ma vi è anche un lato negativo, ha sottolineato il professore universitario, specie per quelle persone che decidono di denunciare fatti incresciosi all'interno della loro aziende, i cosiddetti "whistleblowers". La parola di coloro che hanno negoziato l'immunità (valida solo negli Stati Uniti), come nel caso di Martin Liechti, in cambio della loro collaborazione, potrebbe valere di meno agli occhi di una giuria.
Per il professore di diritto economico Peter Kunz dell'Università di Berna, il verdetto prova quanto sia difficile stabilire le responsabilità di coloro che occupano i piani alti di un'azienda. Il verdetto, ha aggiunto, non ha nemmeno portato alla luce nuovi fatti che possano mettere in difficoltà UBS.
Kunz non sarebbe sorpreso se in Svizzera venissero aperti procedimenti contro coloro che hanno testimoniato negli Stati Uniti, in particolare per sospetta violazione del segreto bancario.