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Il reggimento Azov: «Mosca ha cercato di reclutarci»

Lo ha riferito il capo di stato maggiore Bogdan Krotevich "Tavr" – Secondo alcuni analisti del Wall Street Journal, sarebbe proprio Mosca a fornire armi pesanti all'Ucraina, grazie alle centinaia di carri armi, obici e veicoli blindati caduti nelle mani di Kiev durante le offensive – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Il reggimento Azov: «Mosca ha cercato di reclutarci»
Red. Online
06.10.2022 06:19
22:28
22:28
Bilancio raid russi su Zaporizhzhia salito a 7 morti

È salito a sette il bilancio delle vittime dell'attacco missilistico russo di oggi contro edifici residenziali a Zaporizhzhia. Altre cinque persone risultano ancora disperse. Lo ha riferito su Telegram il governatore Oleksandr Starukh.

«Al momento, le ricerche tra le macerie continuano, solo dopo sarà possibile stabilire il numero esatto di morti e feriti», ha aggiunto, sottolineando 21 persone sono state salvate.

22:27
22:27
Missili russi su Nikopol, si valutano danni

«In serata, gli occupanti russi hanno bombardato il distretto di Nikopol nella regione di Dnipropetrovsk con diversi lanciarazzi». Lo ha riferito il dipartimento del servizio statale di emergenza dell'Ucraina nella regione, citato da Unian. «Le truppe di occupazione russa hanno sparato ancora una volta contro Nikopol. La sera hanno colpito la comunità di Chervonogrigorivska tre volte con missili antiaerei», si legge nel messaggio, secondo cui non risultano al momento feriti ma si stanno valutando i danni dell'attacco.

20:27
20:27
Gli USA fanno scorta di farmaci contro le radiazioni

Gli Stati Uniti fanno scorta e acquistano farmaci anti-radiazioni. Il Dipartimento della Salute, riportano i media americani, ha ordinato 290 milioni di dollari di Nplate, medicina prodotta da Amgen contro la sindrome da radiazione acuta nei bambini e negli adulti.

L'acquisto avviene fra le minacce nucleari del presidente russo Vladimir Putin, anche se le autorità americane spiegano che non è stato accelerato dalla guerra in Ucraina. «Rientra nel lavoro per la sicurezza contro i rischi radiologici», afferma il Dipartimento delle Salute secondo quanto riportato dai media americani.

20:27
20:27
Mosca convoca ambasciatore francese per le armi a Kiev

La Russia ha convocato oggi l'ambasciatore francese a Mosca, Pierre Lévy, per protestare contro le forniture di armi all'Ucraina. Lo annuncia il ministero degli Esteri russo.

«La parte russa ha evidenziato i pericoli dell'aumento delle forniture di armi e attrezzature al regime di Kiev, nonché dell'intensificazione dei programmi di addestramento per i militari ucraini», ha precisato la diplomazia russa.

20:25
20:25
La Norvegia limiterà l'accesso ai suoi porti ai pescherecci russi

La Norvegia ha annunciato oggi che limiterà l'accesso ai suoi porti dei pescherecci russi, rafforzando al contempo i controlli per impedire a Mosca di utilizzarli per aggirare le sanzioni.

«Stiamo monitorando da vicino le attività russe nelle acque e nei porti norvegesi per impedire che la Norvegia diventi un Paese di transito per il trasporto illegale di merci verso la Russia», ha affermato il ministro degli Esteri norvegese Anniken Huitfeldt. «Dobbiamo rafforzare i controlli», ha aggiunto.

In pratica, i pescherecci russi potranno ora fare scalo solo a Kirkenes e Båtsfjord, sulle rive del Mare di Barents, nonché a Tromsø, sulla sponda del Mare di Norvegia. Saranno inoltre intensificati i controlli doganali a bordo delle navi. Sebbene il motivo principale sia impedire alla Russia di aggirare le sanzioni occidentali che le impediscono di importare molti beni e materie prime, Oslo ha affermato che la sua decisione rientra in un contesto più ampio di maggiore vigilanza intorno ai suoi impianti di petrolio e gas, in mare e sulla costa.

18:13
18:13
Ripresi 2400 km quadrati a nord-est

Dal 21 settembre scorso, giorno in cui il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato la mobilitazione militare, la controffensiva delle forze armate ucraine è avanzata di 55 km nel nord-est, riprendendo il controllo di 93 insediamenti e oltre 2400 km quadrati di territorio. Lo riferiscono le forze armate ucraine, citate dal Kiev Independent.

17:40
17:40
Azov: «Mosca ha cercato di reclutarci»

Agenti del servizio segreto russo hanno cercato di reclutare i difensori del reggimento Azov mentre stavano lasciando lo stabilimento di Azovstal.

Lo ha riferito il capo di stato maggiore del reggimento Azov, maggiore Bogdan Krotevich 'Tavr', in un briefing dei comandanti del reggimento Azov, come riportano i media ucraini.

«Quando siamo usciti dall'assedio, ci volevano reclutare come unità dicendo che stavamo combattendo bene e invitandoci a distruggere insieme l'Occidente e gli Stati Uniti», ha aggiunto.

17:40
17:40
Oppositore russo Kara-Murza accusato di alto tradimento

L'attivista oppositore russo Vladimir Kara-Murza, che Mosca ritiene un agente straniero, è stato incriminato per alto tradimento per aver criticato pubblicamente le autorità russe. Lo ha detto l'avvocato Vadim Prokhorov alla Tass.

«Il nostro cliente è stato incriminato per tre episodi, che riguardano tre discorsi critici sulle autorità russe durante eventi pubblici a Lisbona, Helsinki e Washington. Quelle dichiarazioni non rappresentavano alcuna minaccia allo Stato, erano critiche pubbliche e aperte», ha aggiunto il legale ricordando che Kara-Murza respinge tutte le accuse.

17:34
17:34
Liberati 29 insediamenti nel Kherson

«Dal primo ottobre, le forze armate ucraine hanno liberato 29 insediamenti nella regione di Kherson». Lo ha riferito il vice capo del dipartimento operativo principale dello Stato maggiore di Kiev, il generale di brigata Oleksiy Gromov, citato da Unian.

«Nella direzione di Kherson, il nemico sta cercando di contrattaccare a spese delle riserve per frenare l'avanzata delle nostre truppe e ripristinare le posizioni perdute», ha aggiunto Gromov.

Nelle scorse ore, l'esercito di Kiev aveva già riferito di aver ripreso nello stesso periodo più di 400 chilometri quadrati nel Kherson.

17:28
17:28
Liberato il villaggio di Grekovka nel Lugansk

Il presidente dell'amministrazione statale regionale del Lugansk Serghei Gaidai ha annunciato che l'esercito ucraino ha liberato il villaggio di Grekovka nella regione di Lugansk. Lo riporta Ukrainska Pravda.

«Grekovka è stata liberata. Continuano pesanti combattimenti per altri insediamenti della regione del Lugansk. I russi si stanno preparando per una difesa a lungo termine (scavo, estrazione di territori, creazione di riserve), ma i piani delle forze armate ucraine sono completamente diversi», ha detto.

17:28
17:28
La censura ha bloccato il nuovo sito Echo

Roskomnadzor, l'agenzia che controlla le comunicazioni in Russia, ha limitato l'accesso al sito web «Echo»: un progetto portato avanti da ex dipendenti della stazione radio Ekho Moskvy (Radio Eco di Mosca). Lo fa sapere la testata online Meduza citando il canale Telegram di «Echo».

Secondo il giornale, l'accesso a echofm.online è stato limitato su richiesta della procura generale russa il 5 ottobre. Il sito web di Echo aveva iniziato a funzionare in «modalità tecnica» il 3 ottobre. Radio Eco di Mosca è stata costretta a chiudere a marzo subito dopo l'inizio del conflitto in Ucraina.

In Russia le autorità stanno inasprendo la censura e la repressione del dissenso, e una nuova legge «bavaglio» prevede fino a 15 anni di reclusione per la diffusione di informazioni sull'esercito che dovessero essere ritenute «false» dalle autorità, vietando di fatto di criticare l'invasione dell'Ucraina.

15:09
15:09
«La Russia voleva comprare 200 mila giubbotti antiproiettile»

Il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov sostiene che la Russia ha cercato di ordinare 200.000 giubbotti antiproiettile e 500.000 set di abbigliamento invernale attraverso Paesi terzi ma la Turchia ha rifiutato. Lo riporta Ukrainska Pravda.

«Abbiamo informazioni accurate dalla Turchia dai nostri partner che i russi hanno cercato di ordinare 200'000 giubbotti antiproiettile e 500'000 set di abbigliamento invernale attraverso Paesi terzi. Ciò significa che hanno un problema con questo. A proposito, i loro partner turchi si sono rifiutati», ha detto Reznikov aggiungendo che a suo avviso il fallimento della cosiddetta operazione militare speciale porterà a un cambio di regime in Russia.

14:38
14:38
«L'UE prepari una risposta in caso di attacco nucleare russo»

L'Eurocamera chiede all'Unione europea di preparare una risposta in caso di attacco nucleare russo. Questo il contenuto della relazione sull'escalation russa in Ucraina approvata dal Parlamento europeo con 504 voti a favore, 26 contrari e 36 astensioni in cui si chiede inoltre un forte aumento dell'assistenza militare all'Ucraina, la condanna dei referendum farsa e delle minacce nucleari di Putin e l'istituzione di un tribunale internazionale ad hoc per i crimini contro l'Ucraina.

Nel testo gli eurodeputati esortano gli Stati membri dell'UE e gli altri paesi che sostengono l'Ucraina ad aumentare massicciamente l'assistenza militare, in particolare nelle aree richieste dal governo ucraino ed esortano i paesi dell'UE «esitanti» a fornire la loro parte di assistenza militare necessaria.

Gli eurodeputati inoltre sottolineano come «le recenti minacce russe di usare armi nucleari sono irresponsabili e pericolose, avvertono i deputati, che invitano i paesi dell'Ue e i partner internazionali a preparare una risposta rapida e decisiva nel caso in cui la Russia dovesse condurre un attacco nucleare contro l'Ucraina».

Il Parlamento europeo condanna inoltre la mobilitazione militare in Russia e le misure che obbligano i residenti dei territori temporaneamente occupati dall'Ucraina a prestare servizio nelle forze armate o ausiliarie russe, «un atto in violazione alla Quarta Convenzione di Ginevra» e chiede «un maggiore sostegno ai paesi della regione che hanno subito un afflusso di cittadini russi, in particolare Georgia, Kazakistan, Uzbekistan, Armenia e Kirghizistan».

Nel testo licenziato dall'Aula infine gli eurodeputati sottolineano come i recenti attacchi a Nord Stream «dimostrano quanto sia pericolosa una politica di crescente dipendenza dai combustibili fossili russi e che l'uso dell'energia come arma è stato portato a un livello più pericoloso» e chiedono «misure atte alla protezione delle infrastrutture critiche europee».

14:20
14:20
Rafforzati i sospetti del grave sabotaggio del Nord Stream

La procura di Stoccolma ha reso noto che i sospetti di «grave sabotaggio» alle linee del gasdotto Nord Stream si sono rafforzati. E intanto ha revocato il blocco intorno alle perdite di gas nel Mar Baltico.

In un comunicato - citato dai media svedesi - è stato reso noto che la polizia di sicurezza ha condotto le indagini sulla scena del crimine con il supporto della guardia costiera, delle forze armate e dell'Agenzia di polizia svedese.

«Possiamo confermare che ci sono state esplosioni al Nord Stream 1 e 2 nella zona economica svedese, che hanno causato ingenti danni ai gasdotti. L'indagine sulla scena del crimine ha rafforzato i sospetti di grave sabotaggio», afferma il procuratore distrettuale Mats Ljungqvist, che conduce le indagini preliminari.

14:15
14:15
«L'UE è parte del conflitto se addestra militari ucraini»

La creazione di una missione di addestramento militare per l'Ucraina da parte dell'Unione europea attribuisce di fatto all'UE un ruolo come parte in causa nel conflitto, avverte il ministero degli esteri russo, citato dalla Tass.

Ieri l'alto rappresentante per la politica estera dell'UE Josep Borrell in un post sul suo blog aveva scritto: «Al prossimo Consiglio Affari Esteri del 17 ottobre spero che potremo lanciare formalmente la nostra missione di addestramento per le forze armate ucraine. Allo stesso tempo, restiamo pronti a perseguire una soluzione diplomatica, qualora le circostanze tornino a consentirlo in modo significativo».

Il ministero degli esteri aggiunge che la Russia non parteciperà all'escalation della retorica nucleare, affermando che solo l'Occidente ne ha bisogno.

13:29
13:29
«Effetto distruttivo del price cap sui mercati»

Il Cremlino prevede che l'eventuale introduzione di un tetto al prezzo del petrolio «avrà un effetto distruttivo sui mercati, sconvolgendo quasi tutti i Paesi». Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, secondo quanto riporta Tass.

Commentando la decisione dell'Opec+ di tagliare la produzione di petrolio, Peskov ha affermato In un briefing con i giornalisti che essa è finalizzata «solo a stabilizzare il mercato petrolifero» «Qui - ha detto il portavoce del presidente Vladimir Putin - non si parla di solidarietà con un Paese in particolare».

Il portavoce del Cremlino ha poi dichiarato che il fatto che l'intelligence americana riconosca il coinvolgimento di Kiev nell'omicidio di Daria Dugina «è un segnale positivo». «Ovviamente - ha aggiunto - voglio davvero sperare che questo non sia un tentativo dei colleghi americani, avendo alcune informazioni, per sollevarsi dalla responsabilità per i preparativi di futuri atti terroristici in cui lo Stato ucraino e il regime ucraino possono impegnarsi».

Peskov ha quindi lamentato che «attraverso i canali diplomatici abbiamo ricevuto l'informazione che al momento non ci sono piani per invitare la parte russa a partecipare all'indagine» sul sabotaggio di Nord Stream.

Infine ha smentito le notizie secondo cui 700.000 russi sarebbero fuggiti dal Paese da quando Putin ha annunciato una mobilitazione che avrebbe richiamato centinaia di migliaia di persone a combattere in Ucraina. Il portavoce del Cremlino ha detto di non avere cifre esatte sul numero di persone che hanno lasciato il paese dal 21 settembre.

13:11
13:11
«La politica fallita delle sanzioni va ripensata»

«La politica fallita sulle sanzioni di Bruxelles deve essere ripensata, perché le sanzioni non sono state all'altezza delle aspettative. La guerra non è finita, i prezzi in Europa sono alle stelle, ma la Russia sta realizzando un buon profitto». Lo ha affermato il premier ungherese Viktor Orbán in un incontro a Praga con l'ex presidente della Repubblica Ceca, l'euroscettico Václav Klaus.

Nella capitale ceca è in corso il vertice informale dei capi di Stato e di governo dell'Unione europea.

12:51
12:51
«Le forniture di Himars mostrano l'odio di Washington per Mosca»

«Nuove forniture di missili Himars a Kiev evidenziano l'odio di Washington per Mosca», lo ha detto la portavoce del ministero degli esteri russo Maria Zakharova in conferenza stampa.

La Zakharova ha sottolineato che gli Stati Uniti «hanno recentemente annunciato l'intenzione di inviare un altro lotto di lanciarazzi Himars» all'Ucraina. «Gli americani sono pronti ad aggiungere altri quattro lanciatori e munizioni per un valore di 625 milioni di dollari ai 16 sistemi forniti in precedenza. Immaginate il potere dell'odio che hanno nei nostri confronti», ha osservato.

Come riporta Tass, la portavoce ha anche sostenuto che il decreto del leader ucraino Volodymir Zelensky che esclude i colloqui con il presidente russo Vladimir Putin, così come i precedenti passi di Kiev, è stato dettato dall'Occidente.

La Zakharova ha ricordato il rifiuto di Kiev di applicare gli accordi di Minsk e la sua decisione di interrompere i colloqui di pace con Mosca in primavera. «Era chiaro allora che ciò era stato fatto per volere dei Paesi occidentali che non vogliono la fine delle ostilità», ha detto.

Tornando poi sul danneggiamento del gasdotto, ha affermato che «la non volontà della Danimarca di coinvolgere la Russia nelle indagini sul sabotaggio a Nord Stream può significare che Copenaghen conosce le persone coinvolte».

L'indagine sugli incidenti ai gasdotti Nord Stream e Nord Stream 2 non può avvenire senza la partecipazione russa «perché non permettere al proprietario di indagare significa nascondere qualcosa», ha aggiunto la Zakharova.

«La partecipazione della Russia a un'indagine di questo tipo, credo, sembra incontestabile per qualsiasi persona un po' istruita. Né gli avvocati, né gli ingegneri, né i finanzieri, né i semplici personaggi pubblici possono immaginare come un'indagine del genere possa svolgersi senza la parte che possiede tutto. Ma a quanto pare è possibile, perché alcuni membri del Consiglio di Sicurezza (dell'ONU, ndr) stanno dicendo che non solo non inviteranno la Russia, ma non permetteranno nemmeno alla Russia di partecipare alle loro indagini o inchieste», ha detto.

12:45
12:45
«Liberati oltre 400 chilometri quadrati nella regione di Kherson»

Dall'inizio di ottobre, le forze armate ucraine hanno liberato più di 400 chilometri quadrati della regione di Kherson. Lo afferma Natalia Gumenyuk, capo del Centro stampa di coordinamento congiunto delle forze di difesa dell'Ucraina meridionale, durante un briefing, come riporta l'Ukrainska Pravda.

In generale comunque, secondo Gumenyuk, la situazione nella direzione sud rimane difficile e si sta sviluppando in modo estremamente dinamico.

Da parte sua il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha scritto su Twitter che le forze armate ucraine hanno «liberato migliaia di chilometri» nella regione di Kharkiv (nordest). «Gli occupanti sono stati colti alla sprovvista e sono diventati veri fornitori di armi per l'esercito ucraino».

11:43
11:43
«Le forze di Kiev spingono il fronte di altri 20 km a sud»

Continua la controffensiva e l'avanzata delle forze ucraine nel sud del paese secondo quanto segnala l'ultimo aggiornamento dell'intelligence britannica riguardo agli sviluppi sul terreno, con le forze di Kiev che spingono il fronte di altri 20 chilometri al Sud ma che non fendono ancora le posizioni di difesa russe. Lo riferisce il «Guardian».

Stando al rapporto «le forze russe in genere hanno interrotto i contatti e si sono ritirate», ma devono adesso affrontare un «dilemma»: se ritirare le truppe dall'altra parte del fiume Dnipro per difendere il resto della regione di Kherson, o rimanere e difendere l'area.

11:34
11:34
Il Consiglio europeo adotta le nuove sanzioni contro la Russia

Il Consiglio europeo ha adottato l'ottavo pacchetto sanzioni contro la Russia in risposta «all'annessione illegale delle regioni ucraine di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson». Lo riporta il Consiglio in una nota.

«Il pacchetto concordato comprende una serie di misure volte a rafforzare la pressione sul governo e sull'economia russa, a indebolire le capacità militari della Russia e introduce le basi per l'introduzione di un tetto massimo di prezzo per il trasporto marittimo di petrolio russo destinato a paesi terzi e di ulteriori restrizioni sul trasporto marittimo di petrolio greggio e prodotti petroliferi verso paesi terzi».

11:04
11:04
Scoperti a Kharkiv i corpi di 534 ucraini uccisi dai russi

I corpi di 534 ucraini uccisi dai russi sono stati scoperti nella parte della regione di Kharkiv liberata dalle forze ucraine. Lo ha annunciato Serhiy Bolvinov, capo del dipartimento investigativo della direzione della polizia nazionale nella regione di Kharkiv, durante un briefing online, secondo quanto riporta Unian.

«Purtroppo abbiamo già registrato e prelevato dai territori disoccupati i corpi di 534 civili, di cui 226 donne, 260 uomini, 19 bambini (13 di loro non sono stati identificati) e 29 resti umani, il cui sesso non è stato ancora determinato», ha detto Bolvinov aggiungendo che sono state scoperte 22 camere di tortura.

10:40
10:40
Serie di esplosioni a Zaporizhzhia

Una decina di esplosioni è stata udita stamane a Zaporizhzhia, nell'Ucraina sud-orientale, mentre si vedono alzarsi colonne di fumo dal centro della città.

Diversi incendi sono scoppiati in città in seguito alle esplosioni, ha reso noto il capo dell'amministrazione militare regionale Oleksandr Starukh, come riporta «Ukrainska Pravda». Starukh ha esortato su Telegram i residenti della capitale della regione a rimanere nei rifugi.

«Decine di persone sono sotto le macerie a Zaporizhzhia. Il numero delle vittime aumenta ogni ora. È così che il terrorista russo colpisce i civili con le sue armi ad alta precisione. Colpisce i civili e le infrastrutture, dimostra al mondo intero la sua inutilità sul campo di battaglia», ha scritto da parte sua su Telegram il sindaco ucraino in esilio di Melitopol, Ivan Fedorov, citato dai media internazionali.

Finora, secondo il bilancio dei soccorritori, ci sono due donne rimaste uccise, sei civili feriti, tra cui una bambina di tre anni.

10:02
10:02
«Oltre 1,6 milioni di ucraini deportati in Russia»

La Russia ha deportato più di 1,6 milioni di cittadini ucraini. Lo ha annunciato il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky durante il suo discorso all'Organizzazione degli Stati americani, come riporta Unian.

«Non abbiamo dubbi che vinceremo questa guerra e saremo in grado di proteggere l'indipendenza dell'Ucraina. Le vittorie quotidiane al fronte e dozzine di città e villaggi liberati dell'Ucraina lo dimostrano», ha affermato il presidente.

Ma i russi «rubano persone. Più di un milione e seicentomila ucraini sono già stati deportati in Russia. Sono sparsi in remote regioni della Russia».

09:54
09:54
Putin modifica le condizioni per il differimento del servizio militare

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto che modifica le condizioni per il differimento del servizio militare per la mobilitazione. Il documento è pubblicato sul portale delle informazioni legali.

Secondo il decreto, è concesso un differimento agli studenti a tempo pieno e part-time (serale), agli studenti, ai dottorandi e ai residenti che studiano nell'ambito di programmi di istruzione professionale secondaria e superiore accreditati dallo Stato.

Il decreto è entrato in vigore dalla data della firma, cioè ieri, e si applica ai rapporti giuridici sorti dal 21 settembre, data in cui è stato pubblicato il decreto presidenziale sulla mobilitazione parziale.

07:04
07:04
Droni kamikaze russi sulle regioni di Odessa e Mykolaiv

Le unità di difesa aerea ucraine hanno abbattuto sei droni kamikaze russi (su un totale di 12) che avevano attaccato nella notte le regioni di Odessa e Mykolaiv: lo ha reso noto il Comando operativo meridionale di Kiev, secondo quanto riporta Ukrinform.

«Durante l'attacco notturno di droni kamikaze nelle regioni di Odessa e Mykolaiv, secondo i dati preliminari, sei droni sono stati abbattuti dalle forze di difesa aerea», ha riferito il Comando sottolineando che «il nemico ha intensificato la ricognizione aerea».

06:46
06:46
Missili russi sulla città di Zaporizhzhia: ci sono vittime

L'esercito russo ha lanciato questa mattina un attacco missilistico contro la città di Zaporizhzhia (sud) colpendo infrastrutture ed edifici residenziali: lo ha reso noto il capo dell'amministrazione militare regionale, Oleksandr Starukh, secondo quanto riporta Ukrinform.

«L'occupante ha attaccato il centro regionale con dei missili. Gli obiettivi del nemico erano infrastrutture», ha scritto Starukh su Telegram, aggiungendo che sono state udite diverse esplosioni e che «edifici residenziali sono stati distrutti in città. In seguito agli attacchi nemici - ha sottolineato - sono scoppiati incendi... Il numero esatto delle vittime non è ancora noto».

06:20
06:20
Il punto alle 06.00

«Non importa quali armi possiate trovare, avete già perso»: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso di ieri sera, sottolineando che non c'è nessuna arma che possa aiutare la Russia a vincere la guerra.

«Gli ucraini sanno per cosa stanno combattendo. Ora sempre più cittadini russi si rendono conto che devono morire solo perché una persona non vuole fermare la guerra», ha proseguito. E poi: «Anche se voi (gli occupanti) trovate ancora qualche altra arma da qualche parte nel mondo, come questi Shahed iraniani (i droni Shahed-136 che le forze russe hanno usato ultimamente, ndr) che usate per bombardare le nostre città... non vi aiuterà comunque. Avete già perso».

Le armi di Mosca a Kiev

È la Russia, e non gli Stati Uniti e altri Paesi alleati, il principale 'fornitore' di armi pesanti all'Ucraina grazie alle centinaia di carri armati, obici e veicoli blindati caduti nelle mani di Kiev nel corso delle sue offensive contro le forze di Mosca: è il parere di alcuni analisti di intelligence intervistati dal Wall Street Journal.

Secondo questi analisti, la rapida avanzata dell'Ucraina nella regione di Kharkiv (nord-est) il mese scorso ha permesso all'Ucraina di appropriarsi di un'enorme quantità di armi pesanti russe. A queste si aggiungono le armi prese durante la ritirata della Russia dalla capitale e da altre parti dell'Ucraina settentrionale lo scorso aprile.

In termini numerici, secondo gli analisti, Mosca ha quindi superato di gran lunga gli Usa e gli altri alleati nella fornitura di armi, anche se quelle inviate dall'Occidente sono «più avanzate e precise» di quelle russe, commenta il Wsj. Secondo queste stime finora l'Ucraina ha catturato almeno 460 carri armati russi, 92 obici, 448 veicoli da combattimento di fanteria, 195 veicoli da combattimento blindati e 44 sistemi missilistici a lancio multiplo.

Bombe russe su Kharkiv

Le forze russe hanno colpito nella notte un'infrastruttura nel distretto Osnovyanskyi di Kharkiv (nord-est): lo ha reso noto il sindaco della città, Ihor Terekhov, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Sul luogo è scoppiato un incendio, ha aggiunto Terekhov sottolineando che al momento non si hanno notizie di feriti o vittime.