Guerra

Il tiro al bersaglio sui civili in Ucraina: «I russi hanno aumentato gli attacchi contro la popolazione»

Stando a un'indagine di Human Rights Watch, nonostante i tentativi di negoziare la pace, nei primi mesi del 2025 Mosca ha aumentato i bombardamenti contro obiettivi civili
© Iryna Rybakova
Red. Online
22.05.2025 17:48

I russi hanno aumentato gli attacchi contro la popolazione ucraina. Stando a una recente indagine della ONG Human Rights Watch (HRW), dal gennaio del 2025 i missili e le bombe di Mosca hanno ucciso e ferito più civili rispetto allo stesso periodo del 2024. Secondo la ONG, i governi internazionali, in particolare quello statunitense guidato dal presidente Donald Trump, dovrebbero usare la loro influenza nei colloqui con il Cremlino per fare pressione sulla Russia affinché rispetti il diritto internazionale umanitario e ponga fine agli «attacchi deliberati, indiscriminati e sproporzionati» contro la popolazione ucraina e gli obiettivi civili.

Belkis Wille, direttore associato per le crisi, i conflitti e gli armamenti di HRW, ha spiegato che nei raid russi degli ultimi mesi, sono stati colpiti «più civili, tra cui donne e bambini, rispetto a prima, nonostante i leader mondiali coinvolti nei negoziati esprimano il loro orrore per l'aumento delle vittime». Per Willie, la comunità internazionale non sta facendo abbastanza e «i negoziatori dovrebbero esigere la cessazione immediata degli attacchi contro le infrastrutture civili». 

Nello specifico, la ONG per i diritti umani ha esaminato quattro attacchi compiuti dall'esercito di Vladimir Putin contro l’Ucraina tra il primo febbraio e il 4 aprile di quest’anno, nei quali sono rimaste uccise almeno 47 persone e ferite più di 180.

I ricercatori hanno intervistato 20 testimoni degli attacchi, tra cui tre feriti e persone che hanno perso i propri cari, tre funzionari locali delle zone colpite, nonché un soccorritore e un volontario intervenuti dopo i raid. HRW ha pure esaminato le dichiarazioni rilasciate dalle forze armate russe, dai blogger militari e dai media in seguito agli attacchi. Ha inoltre analizzato immagini satellitari, fotografie e video ripresi dai testimoni, alcuni dei quali pubblicati sui social media. In nessuno dei filmati vi erano tracce di personale militare ucraino, equipaggiamento o armi.

Secondo la ONG, tutti gli attacchi russi analizzati sono stati «illegali», in quanto, «violavano il divieto del diritto internazionale sugli attacchi indiscriminati e sproporzionati»: le forze russe non hanno «fatto distinzioni tra obiettivi civili e militari», né hanno «evitato perdite civili sproporzionate». Tali attacchi, rimarca HRW, «quando commessi deliberatamente o sconsideratamente, costituiscono crimini di guerra secondo il diritto internazionale».

Nell'attacco del primo febbraio, un missile ad alto potenziale esplosivo, alle 7:44 del mattino, ha distrutto parte di un condominio nella città di Poltava, a 240 chilometri dalla linea del fronte, uccidendo 15 civili e ferendone 20. L'unico obiettivo militare identificato dai ricercatori era una base aerea militare a circa 700 metri dal punto in cui è avvenuta l’esplosione.

Il 4 febbraio, le forze russe hanno lanciato un missile sulla città orientale di Izium, a 42 chilometri dalla linea del fronte. L'attacco ha colpito il palazzo del Consiglio comunale, uccidendo 6 civili e ferendone 57, tra cui 3 bambini. L'obiettivo militare più vicino era un ufficio di reclutamento militare a circa un chilometro di distanza.

Nella notte del 5 marzo, una non precisata «arma esplosiva» ha colpito il tetto dell'hotel Tsentralnyi nella città sudorientale di Kryvyi Rih, a 70 chilometri dalla linea del fronte, uccidendo 6 civili e ferendone 31. La bomba ha colpito in pieno dell'albergo e danneggiato almeno 14 edifici residenziali. L'attacco è stato confermato pure dall’esercito russo e dai blogger militari filo-Cremlino, secondo i quali sarebbero però stati uccisi 28 combattenti ucraini nell'hotel. Human Rights Watch, tuttavia, ha riferito di non aver trovato alcuna prova a sostegno della tesi russa. L'obiettivo militare più vicino, in questo caso, era un ufficio di reclutamento militare a 5,7 chilometri di distanza dal punto dell’esplosione.

HRW, in questo caso, ha citato Karol Swiacki, fondatore e CEO di Ukraine Relief, una ONG che fornisce supporto umanitario agli ucraini, il quale si trovava nel ristorante dell'hotel al momento dell'attacco insieme a sei persone, tra cui una donna e il figlio di 6 anni. Il suo racconto è una scena da film dell’orrore, con il locale che si trasforma improvvisamente in «un inferno».

La sera del 4 aprile, infine, le truppe di Putin hanno lanciato un altro attacco contro Kryvyj Rih. Un proiettile è esploso a mezz'aria sopra un’area di svago, danneggiandone un piccolo parco giochi, molti edifici nelle vicinanze e un ristorante. Nella deflagrazione hanno perso la vita 20 civili, tra cui 9 bambini, la maggior parte dei quali proprio nel parco giochi. Altre 73 persone sono rimaste ferite, tra cui un neonato di 3 mesi. L'obiettivo militare più vicino era lo stesso ufficio di reclutamento militare citato in precedenza, a circa 2,5 chilometri dal parco. E a maggio la situazione non sembra essere migliorata. Negli scorsi giorni, un drone russo ha colpito un minibus nella regione di Sumy, uccidendo 9 persone, tra cui diverse donne anziane: le autorità ucraine volevano proteggerle dai ripetuti attacchi di Mosca contro la cittadina di Bilopillya, a una decina di chilometri dalla linea del fronte.

Per HRW, queste azioni militari rappresentano palesi crimini di guerra: «Gli sforzi diplomatici per porre fine alla guerra in Ucraina dovrebbero dare priorità alla protezione dei civili e alla condanna degli abusi», ha evidenziato ancora Belkis Wille, chiedendo alla comunità internazionale di continuare a indagare e punire gli autori dei «crimini di guerra e contro l'umanità».

Tra gennaio e aprile di quest’anno, le vittime civili, considerando morti e feriti, sono aumentate del 57% rispetto allo stesso periodo del 2024. Si tratta di un inspiegabile tiro al bersaglio sulla popolazione ucraina, proprio mentre gli Stati Uniti stanno cercando di portare Kiev e Mosca al tavolo dei negoziati di pace.

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