Il caso

Il tragicomico processo «John C. Depp, II v. Amber Laura Heard»

Testimonianza dopo testimonianza, il processo trasmesso in diretta sta mettendo sotto i riflettori ogni aspetto della travagliata relazione fra i due attori – I VIDEO
Giacomo Butti
04.05.2022 10:25

Una tragedia con qualche pennellata di grottesca comicità. Così si potrebbe definire lo svolgersi del processo per diffamazione «John C. Depp, II v. Amber Laura Heard». Cominciato l'11 aprile e trasmesso live su YouTube, il dibattimento si è trasformato, in quattro e quattr'otto, in una lotta senza esclusione di colpi. Tra racconti incredibili, attimi di ilarità e testimoni a dir poco eccentrici, le vite dei due attori sono state esposte nelle scorse settimane al pubblico ludibrio. E lo saranno ancora almeno per il prossimo mese, secondo le prime stime sulla durata del processo. Una mediatizzazione che sembra tuttavia aver fatto bene a Depp, che nella «community» mondiale ha riacquistato molto del rispetto perso dopo le prime accuse di violenze rivoltegli dall'allora moglie nel 2016. Già, perché oggi, è innegabile, il web sta con lui, l'uomo accusato di violenze. Su TikTok i video con l'hashtag #justiceforjohnnydepp hanno finora raccolto 6,8 miliardi di visualizzazioni. Solo 24,8 milioni, invece, quelle per i filmati con la sigla a sostegno di Amber Heard. Ancora più profondo il solco fra #johnnydeppisinnocent, con 1,7 miliardi di visualizzazioni, e il corrispettivo per l'ex moglie, #amberheardisinnocent, che vanta solo 675 mila click.

Insomma, se Hollywood non vuole più saperne dell'attore originario del Kentucky, il mondo non sembra ancora pronto a dire addio alla star. Ma la situazione, ovviamente, è molto complessa. 

L'inizio di tutto

Conosciutisi nel 2009 sul set di The Rum Diaries, i due si sono frequentati a partire dal 2012, sposandosi nel febbraio del 2015. Una relazione burrascosa e piena di aspri litigi. Il 27 maggio 2016, qualche giorno dopo aver depositato i documenti per il divorzio, Amber si è presentata in tribunale con un livido sul viso da lei attribuito alle violenze di Johnny, chiedendo e ottenendo un ordine restrittivo temporaneo nei suoi confronti. Questo il primo accenno pubblico, da parte sua, ai presunti abusi subiti da parte dell'attore. Questi i fatti comprovati. Andare oltre, però, scoprire dove stia la verità fra le accuse e controaccuse, è cosa ben più difficile. Pure l'esistenza di quel livido, per fare un esempio, è oggetto di dibattito. Causato, a detta di Heard, da un colpo inflittole da Depp nel corso di un litigio avvenuto sei giorni prima, il 21 maggio, non trova corrispondenza nella testimonianza data dai poliziotti intervenuti nel corso della serata: gli agenti hanno sottolineato di aver visto l'attrice piangere ma di non aver riscontrato su di lei alcun segno visibile di violenza, poi così evidente in corte nei giorni seguenti.

Raggiunto un accordo in tribunale, i due hanno dichiarato congiuntamente: «La nostra relazione era intensamente appassionata e a volte incostante, ma sempre legata dall'amore. Nessuna delle due parti ha mosso false accuse per un guadagno finanziario. Non c'è mai stato alcun intento di provocare danno fisico o emotivo». Il divorzio è stato finalizzato nel 2017. 

Contro il Sun

Nel 2018, poi, ecco la svolta. La situazione degenera. Il tabloid britannico «The Sun» ha infatti definito Johnny Depp un «wife beater», picchiatore di moglie, criticando la scelta di confermare la sua presenza nel ruolo di Grindelwald in Animali fantastici (spin-off di Harry Potter). Subito servita, all'editore News Group Newspapers, la causa per diffamazione. Difendendo la propria scelta, nel corso del processo tenutosi nel 2020 il giornale ha citato in tribunale una lista di quattordici eventi durante i quali si presume che Depp sia stato violento nei confronti di Heard. Il risultato? Dopo aver aperto il vaso di Pandora, dopo aver snocciolato tutta una serie di resoconti da fiction che, secondo i media anglosassoni, «ha finito per danneggiare la reputazione di entrambi gli attori», la versione dei fatti presentata dal giornale è stata ritenuta più credibile di quella presentata da Depp. Insomma, le accuse mosse da Heard sono state ritenute «sostanzialmente vere».

A seguito del verdetto, Johnny Depp ha deciso di abbandonare il suo ruolo di Grindelwald. Su Instagram la dichiarazione: «Il verdetto surreale della corte britannica non cambia la mia lotta per dire la verità e confermo di voler presentare appello. La mia determinazione rimane forte e intendo provare che le accuse contro di me sono false. La mia vita e la mia carriera non saranno definite da questo momento». E nulla da fare per l'appello: la richiesta è stata negata il 25 novembre 2020.

Dal dito mozzato al «bruciamo la strega»

Ma veniamo a ciò di cui si parla in questi giorni. Nel 2019 Johnny ha deciso di portare la stessa Amber in tribunale per diffamazione. Una causa da 50 milioni dollari per avergli «distrutto la carriera» con un articolo da lei scritto e pubblicato sul Washington Post nel 2018 nel quale lo accusava (sempre senza fare il suo nome) di violenze domestiche. Partito l'11 aprile scorso, dicevamo, il processo live presso il tribunale di Fairfax (Virginia) sta infiammando i social. Più volte lo stesso Johnny si è presentato alla sbarra. Testimonianze partite col botto, dato che sin dai primi giorni si è parlato del momento dove la violenza tra i due ha probabilmente raggiunto l'apice: il periodo della loro permanenza in Australia nel 2015. Qui, secondo Depp, nel corso di una lite Amber Heard gli avrebbe mozzato parte di un dito lanciandogli addosso una bottiglia di vodka. Ma è solo uno dei momenti turbolenti descritti in aula. Nel corso di un'altra lite, tentando di difendersi dai colpi di Heard, Depp l'avrebbe circondata in un abbraccio durante il quale le teste dei due sarebbero venute a contatto. «Mi ha accusato di averle tirato una testata. È subito corsa in bagno e dopo esserci stata per qualche minuto è tornata dicendomi che le avevo rotto il naso. Teneva in mano un fazzoletto macchiato di rosso. Ma sapevo che non era possibile, nessuna parte del mio corpo era venuta a contatto con il suo naso. Dopo averla placata, ho atteso che gettasse il fazzoletto. Ho controllato: non era sangue, ma smalto per le unghie». 

In un caso del genere, ovviamente, nessuna prova viene trascurata, nessun dettaglio risparmiato. E tutta una serie di video, registrazioni, messaggi, è stata resa pubblica dai legali di entrambe le parti, mettendo in difficoltà l'uno e l'altra. «Dillo al mondo, Johnny, dillo: "Io, Johnny Depp, un uomo, sono anch'io una vittima di violenza domestica", vediamo quanta gente ti crede e si schiera con te». Così, ad esempio, si sente dire Heard. Che in un altro audio ha ammesso di aver colpito l'allora marito.

Ma non finisce qui. Ecco ad esempio il video in cui un Johnny Depp visibilmente alterato se la prende con i ripiani della cucina («Era ubriaco?», gli chiedono. «È una possibilità»).

E poi i messaggi scambiati da Depp con l'amico Paul Bettany, in cui lui insulta pesantemente Amber Heard suggerendo anche di volerla bruciare viva. Frasi, si è difeso lui, che non rispecchiavano vere intenzioni, ma «umorismo surreale» tratto dai film di Monty Python.

Di qui la citazione:

Per non parlare della volta in cui Amber ha defecato sul loro letto. Infuriata per il ritardo di Depp alla sua festa di compleanno, Heard ha deciso di lasciare una sorpresa dalla sua parte del materasso. Un «regalo» poi trovato dalle guardie del corpo di lui. «Un orribile scherzo andato male», era stata costretta ad ammettere secondo la testimonianza dell'autista e guardia Starling Jenkins.

Il futuro del processo

Come nel processo contro il Sun, insomma, l'attuale scontro in tribunale non sembra giovare alla reputazione di nessuno dei due attori. Ma ha avuto per effetto una forte polarizzazione dell'opinione pubblica in favore di Johnny. Le cose cambieranno? Se per ora a gestire le testimonianze sono stati principalmente i legali di Depp, le cose cambieranno a partire dalla prossima settimana, momento in cui la stessa Heard salirà alla sbarra. La seconda parte del processo sarà in mano ai legali della donna, che potranno abbandonare la posizione prettamente difensiva adottata finora, fatta di moltissime «obiezioni» volte a spezzare il ritmo dell'assalto, e passare all'attacco. Brutta notizia per lei è il fatto che due dei testimoni più attesi della sua lista, James Franco ed Elon Musk, hanno deciso di non volersi presentare.

Alcuni dei momenti più strani

Ecco, per concludere una carrellata di momenti «divertenti», strani, inverosimili. 

Mentre l'avvocato di Heard interroga un testimone, la scenetta: l'uomo obietta alla sua stessa domanda. La giudice, confusa, fa notare: «Ma è lei che lo ha domandato». In un angolo Depp e il suo avvocato si fanno una risata.

Un usciere, visibilmente annoiato dalle domande rivoltegli dai legali di Heard, fuma la propria sigaretta elettronica e comincia a guidare nel bel mezzo della testimonianza. La giudice Penney Azcarate è sconsolata.

La guardia del corpo Malcolm Connolly risponde alle domande degli avvocati di Heard. «Il signor Depp stava cercando di urinare nell'atrio? Il signor Depp teneva il proprio pene fuori dai pantaloni?». Dopo un silenzio sbalordito, la risposta: «No, penso che ricorderei di aver visto il pene di mr. Depp».

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