In Argentina la «peggior epidemia di dengue della storia»

L'Argentina sta soffrendo la peggior epidemia di dengue della sua storia, con oltre 57 mila casi dall'inizio dell'anno e 38 persone decedute, tra cui un neonato e due adolescenti.
Lo riferisce il ministro della Sanità della provincia di Buenos Aires, Nicolas Kreplak, secondo cui l'epidemia in corso «ha superato tutti i rilevamenti storici di cui siamo in possesso».
Nel distretto più popoloso del Paese il numero dei casi quest'anno è arrivato a 7.800 contro i 40 casi positivi dell'anno scorso, mentre a livello nazionale 17 province su 24 registrano contagi e circolazione attiva del virus, con particolare rilievo per quelle del Nord e del centro.
Le cifre ufficiali danno conto di un incremento dei casi del 2500% rispetto all'anno scorso, una situazione definita «complessa» ed «eccezionale» dagli esperti.
Gli epidemiologi segnalano inoltre che il picco dei contagi normalmente si verifica verso marzo aprile e avvertono in questo senso che il peggio forse «non è ancora arrivato».
In tale contesto alcuni dei governi provinciali segnalano il drastico taglio di fondi al ministero della Sanità messo in atto dal governo ultraliberista di Javier Milei e la mancanza di una campagna di prevenzione adeguata alla crisi.