In Canada l’ondata di caldo uccide: temperature fino a 50 gradi

(Aggiornato alle 14.41) Oltre 230 morti in pochi giorni, ospedali in tilt come all’inizio della pandemia, scuole e centri vaccinali chiusi, cavi del tram fusi, hotel e «cooling center» presi d’assalto. Persino orsi che si tuffano in piscina per rinfrescarsi con i loro piccoli.
Sono dati e immagini che arrivano dal Canada occidentale, travolto da una ondata di caldo senza precedenti, con temperature record di quasi 50 gradi.
Una «cupola termica» di alta pressione che intrappola il caldo e che si estende dai territori artici lungo la West coast americana, dallo Stato di Washington sino alla California, dove la prolungata siccità aumenta il rischio di incendi forestali devastanti. Alimentato dal cambiamento climatico, il cocktail di caldo, siccità e fiamme sta diventando ormai un’emergenza cronica lungo la costa occidentale americana: dal 2015 gli USA hanno subito in media circa 100 maxi incendi boschivi in più ogni anno rispetto all’anno precedente, con numerosi morti e danni per miliardi di dollari. nMa quest’anno per la prima volta l’ondata di caldo estremo ha sconfinato anche verso il più fresco Canada, in particolare nella British Columbia, con temperature di quasi 50 gradi, circa 20 sopra la media: nella sola area di Vancouver ci sono stati almeno 134 morti tra venerdì e lunedì scorsi, di cui 65 in città. In gran parte si tratta di anziani o persone in cattive condizioni di salute, per le quali si ritiene che il caldo sia stato un fattore fatale.
La colonnina di mercurio ha raggiunto il livello record nel piccolo villaggio di Lytton, 250 km a est di Vancouver: 49,6 gradi. Il premier della British Columbia, John Horgan, ha ammesso che la più calda settimana mai sperimentata da questa provincia canadese ha causato «conseguenze disastrose per le famiglie e le comunità». Anche perché molte abitazioni non hanno l’aria condizionata, dato che le temperature sono normalmente molto più basse durante i mesi estivi. Ecco perché gli hotel, dotati di impianti di condizionamento, sono tutti sold out e la gente affolla i centri di emergenza allestiti per offrire refrigerio.
Almeno una dozzina di morti e temperature record anche nella West coast americana: 46,1 a Portland (Oregon) e 42,2 a Seattle (Washington), i livelli più alti dagli anni Quaranta del secolo scorso, ossia da quando sono cominciate le rilevazioni meteo.
Greta Thunberg critica
La giovane attivista Greta Thunberg ha reagito alla notizia tramite un retweet del comunicato della World Meteorological Organization (WMO), che afferma come raggiungere i 50 gradi a Lytton «sarebbe stato quasi impossibile senza il cambiamento climatico indotto dall’uomo: la possibilità che si verifichi naturalmente è una su decine di migliaia di anni».
E i media cosa fanno? «Molti non fanno la connessione (tra cambiamento climatico e ondata di caldo, ndr), mostrano invece gente felice sulle spiagge, nelle piscine». Ma molte persone sono morte a causa dell’ondata di caldo, ricorda l’attivista svedese: «E la città canadese del record è in fiamme».
I residenti di Lytton, infatti, sono stati costretti ad evacuare a causa di un incendio, ha riportato oggi la BBC.
Le fiamme si sono diffuse in solo 15 minuti costringendo molti a lasciare le loro case senza portare nulla con sé. «L’intero villaggio è in fiamme», ha detto il primo cittadino Jan Polderman a CBC News parlando di fiamme alte più di un metro. Il vento forte, fino a 71 km, e il clima caldo e secco hanno peggiorato la situazione. Gli abitanti sono stati dirottati nelle comunità vicine dove sono allestiti centri di accoglienza, mentre il British Columbia Wildfire Service sta spostando uomini e mezzi sul posto per rispondere al fuoco.
L’ondata di caldo record che ha colpito questa settimana la British Columbia ha causato 486 vittime in soli cinque giorni.