In fiamme diversi grattacieli a Hong Kong

Fuoco, fiamme, fumo nero. Le immagini che arrivano da Hong Kong mettono i brividi. Un incendio è scoppiato in alcuni grattacieli del complesso residenziale Wang Fuk Court, nel distretto settentrionale di Tai Po. Sette degli otto edifici interessati sono ancora avvolti dalle fiamme, dopo ore. Un rogo di dimensioni enormi, che ha causato la morte di 36 persone. Tra le vittime c'è anche un vigile del fuoco, intervenuto per domare l'incendio. 279 persone non sono «raggiungibili» e 29 sono state ricoverate in ospedale, di cui almeno 7 in condizioni critiche.
In totale, più di 700 persone sfollate hanno trovato riparo nei cinque rifugi aperti dalla comunità dell'ufficio distrettuale di Tai Po. Il complesso era composto da 1.984 appartamenti e poteva ospitare fino a 4.600 residenti.
L'incendio di Tai Po, nel frattempo, è stato classificato di livello 5, il più alto nella scala. Le cause del rogo, tuttavia, sono ancora da chiarire. Le fiamme, secondo le prime ipotesi, si sarebbero propagate dalle impalcature di bambù presenti all'esterno degli edifici. Per consentire le operazioni di spegnimento, sono stati chiusi alcuni tratti dell'autostrada vicina al complesso. Nelle ultime ore, sono intervenuti almeno 767 vigili del fuoco e 400 agenti di polizia, con oltre 128 autopompe e 57 ambulanze. Secondo gli ultimi aggiornamenti, per i soccorritori è difficile raggiungere i piani alti, dove le temperature sono «estremamente elevate». «A causa del calore estremo all'interno di questi edifici, al momento non siamo in grado di raggiungere le persone intrappolate all'interno», ha dichiarato alla CNN Derek Armstrong Chan, vicedirettore dei vigili del fuoco di Hong Kong.
Secondo le prime dichiarazioni dei residenti, gli allarmi antincendio non sarebbero scattati prima che il fuoco divampasse negli edifici. Secondo quanto ha dichiarato un pensionato 83.enne residente nella zona al South China Morning Post chi stava dormendo in quel momento «era spacciato». L'ex consigliere distrettuale Herman Yiu-Kwan-ho è dello stesso parere: secondo quanto dichiarato dai residenti, gli allarmi non sono scattati, nemmeno dopo che l'odore di bruciato ha iniziato a diffondersi nell'area. Gli inquilini sarebbero stati allertati solo quando una guardia di sicurezza ha bussato alle loro porte, lasciando loro poco tempo per lasciare gli appartamenti.
Ma non è tutto. Nell'incendio si stima siano rimasti intrappolati anche oltre 100 animali domestici, secondo quanto segnalato da un'organizzazione di soccorso per animali domestici locale. Proprio per questo motivo, sul posto sono state inviate anche due ambulanze per animali domestici, così da poter accogliere quelli salvati dal rogo e trasferirli nelle cliniche veterinarie della zona.
Il cordoglio di Xi
Il presidente cinese Xi Jinping ha espresso il suo cordoglio per le vittime del grave incendio e per i vigili del fuoco deceduti durante il servizio. Xi, secondo il network statale Cctv, ha espresso la sua vicinanza alle famiglie delle vittime e alle persone colpite, chiedendo che siano compiuti tutti gli sforzi necessari per domare le fiamme e ridurre al minimo le vittime e le perdite.
Intanto, un altro incendio è scoppiato intorno alle 22.00 ora locale (le 15.00 in Svizzera) nei pressi della scuola secondaria Wong Shiu Chi. L'istituto si trova a circa 500 metri dal tribunale di Wang Fuk: i due siti sono separati dal fiume Tai Po, hanno riferito i media locali, secondo cui i vigili del fuoco sono stati allertati sul nuovo focolaio dai residenti che si trovavano in cima a una passerella accanto al tribunale.
Tre arresti
La polizia di Hong Kong ha arrestato tre uomini con l'accusa di omicidio colposo in relazione all'incendio del complesso residenziale di Tai Po, secondo un portavoce della polizia. Lo scrive la CNN.
