Incendio nella casa di Starmer, è ucraino il 21.enne incriminato

È un cittadino ucraino il 21.enne arrestato in settimana con l'accusa d'avere cercato di dar fuoco alla residenza familiare del premier britannico Keir Starmer, nella zona nord di Londra. Lo ha precisato stasera la polizia, rendendo noto che si chiama Roman Lavrynovych e che comparirà domani dinanzi a un giudice della Westminster Magistrates Court per la convalida del fermo.
Sul caso indaga il dipartimento antiterrorismo di Scotland Yard, per ragioni di cautela e per il ruolo istituzionale di Starmer. Il giovane tuttavia risulta al momento incriminato solo per incendio doloso e non per reati di terrorismo, anche se restano da chiarire il suo movente e se lo stesso premier ha evocato ieri in Parlamento l'ombra di una qualche forma di «attacco alla democrazia» del Regno dietro l'episodio.
La proprietà in questione, del valore di 2 milioni di sterline, si trova nell'area residenziale di Kentish Town, ed è stata affittata da Starmer a una cognata dopo la sua nomina a capo del governo seguita alla vittoria elettorale del Labour dell'anno scorso e il trasferimento - con la moglie e le due figlie - nella residenza di Downing Street.
Gli investigatori continuano intanto a indagare, anche per verificare il sospetto collegamento fra questo tentativo d'incendio e quelli che hanno riguardato a non molte ore di distanza un'automobile parcheggiata sempre a Kentish Town e una seconda casa, nel quartiere di Islington, pure legate alla famiglia di Starmer.