Il caso

Interferenze GPS alle Svalbard: c'entra la Russia?

Le autorità norvegesi recentemente hanno emesso un NOTAM per sensibilizzare i piloti – Segnalati sia episodi di jamming sia di spoofing
Marcello Pelizzari
26.07.2025 21:54

Non era mai successo. Un avviso NOTAM relativo all’aeroporto (con voli di linea) più a nord del mondo. Un avviso legato alle tante, troppe interferenze GPS, per tacere del cosiddetto spoofing. Parentesi: i velivoli commerciali utilizzano i dati GPS per la navigazione. Quando questi dati vengono deliberatamente interrotti, si parla appunto di interferenza GPS o jamming. Quando vengono addirittura manipolati per fuorviare un aereo, per contro, si parla di spoofing GPS. In questi ultimi anni, complici la guerra in Ucraina e il conflitto in Medio Oriente, i piloti si sono «abituati» a questi disturbi.

L’aeroporto in questione, venendo al punto, è quello di Longyearbyen, alle Svalbard, area non incorporata della Norvegia al centro di forti, fortissimi interessi geopolitici. Renato Panebianco, ispettore della sicurezza aerea presso l’Autorità per l’aviazione civile norvegese, ha spiegato allo Svalbardposten: «Abbiamo ricevuto una segnalazione in merito lo scorso 8 luglio e, immediatamente, abbiamo diramato un cosiddetto NOTAM tramite Avinor». NOTAM è l’acronimo della dicitura inglese «NOtice To AirMen», ed è il termine con cui si indicano gli avvisi utilizzati dai piloti di aeromobili o elicotteri per essere aggiornati sulla situazione in un determinato aeroporto o in una determinata area di cielo. Nello specifico, la notifica emessa dalle autorità norvegesi si riferiva sia a episodi di interferenza sia di spoofing nello spazio aereo al di sotto dei 9.500 piedi (2.895 metri) nelle vicinanze dello scalo.

L’aeroporto di Longyearbyen, per quanto remoto, è piuttosto trafficato: offre collegamenti diretti giornalieri per Tromsø e Oslo, nella Norvegia continentale, oltre a numerosi voli charter per i turisti delle crociere durante i mesi estivi. L’aeroporto è pure sede degli elicotteri di ricerca e soccorso dell’Alto Artico della Norvegia, del trasporto passeggeri alla stazione di ricerca di Ny-Ålesund e degli aerei ambulanza per il trasporto di emergenza di pazienti dalle Svalbard all’ospedale universitario di Tromsø.

A differenza del jamming, lo spoofing mira a ingannare i ricevitori GPS inviando loro falsi segnali. E indicando, nel dettaglio, una posizione geografica errata. Nella cabina di pilotaggio, i sistemi calcolano di conseguenza una posizione errata, creando errori di traiettoria difficili da rilevare per i piloti. Lo spoofing potrebbe, nel peggiore dei casi, spingere inconsapevolmente i piloti e l’aereo in una posizione diversa da quella mostrata dagli strumenti.

Espen Slette, consigliere capo dell’Autorità norvegese per le comunicazioni (NKOM), ha dichiarato allo Svalbardposten che le interferenze GPS sono state segnalate da alcune compagnie aeree all’Autorità per l’aviazione civile norvegese. Lo stesso Slette ha assicurato che la situazione è monitorata attentamente. E che, di fatto, equipaggi e passeggeri non sono mai stati davvero in pericolo. «Le nostre misurazioni non hanno mostrato interruzioni a livello del suolo né prima, né durante né dopo le segnalazioni».

Detto ciò, viene da chiedersi da dove arrivassero queste interferenze. Dal 2017, sottolinea al riguardo il Barents Observer, le tecniche russe di guerra elettronica (EW) come il jamming e lo spoofing interferiscono con una certa continuità con le attività non militari in Norvegia settentrionale, Finlandia e nella regione del Mar Baltico. Il jamming, in particolare, ha conosciuto una forte crescita dopo l’invasione su larga scala dell’Ucraina da parte della Russia, nel 2022.

Il Barents Observer, in precedenza, aveva riferito che il disturbo osservato nello spazio aereo sopra la regione del Finnmark orientale, in Norvegia, è probabilmente un effetto delle misure di difesa russe per le basi militari nella penisola di Kola. Le Svalbard, d’altro canto, sono strategicamente situate nell’angolo nord-occidentale del Mare di Barents. Parliamo di acque importanti, diciamo pure vitali, per la flotta russa del Nord. La costa della penisola di Kola, dove la Russia ha i suoi sottomarini multiuso e lanciamissili balistici, si trova a poco più di 1.100 chilometri da Longyearbyen. L’aeroporto militare russo di Nagurskoye, nella Terra di Alessandra, parte dell’arcipelago della Terra di Francesco Giuseppe, si trova a quasi 700 chilometri a est di Longyearbyen.