Interferenze GPS nel Baltico: la Svezia punta il dito contro la Russia

Le autorità svedesi, oggi, hanno accusato la Russia di essere all'origine di un'ondata di interferenze GPS sul Mar Baltico che, scrive l'AFP, stanno disturbando sempre più l'aviazione commerciale nella regione. Pochi giorni fa, Mosca era stata al centro di un caso – in realtà ridimensionato, e non poco, dal sito specializzato Flightradar24, mentre il governo bulgaro ha addirittura ritrattato la sua prima versione spiegando che, in realtà, non ci sono prove di un'interferenza – di un cosiddetto GPS jamming: protagonista, l'aereo della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, diretto in Bulgaria.
Gli episodi di interferenza con i sistemi globali di navigazione satellitare, fra cui appunto il GPS, nello spazio svedese sono aumentati secondo l'Agenzia dei trasporti svedese, Transportstyrelsen: erano 55 nel 2023, sono già 733 quest'anno. Andreas Holmgren, responsabile dell'aviazione in seno a Transportstyrelsen, ha spiegato: «Abbiamo effettuato analisi per un periodo più lungo e raccolto dati. Possiamo concludere che l'interferenza proviene dal territorio russo».
Le interferenze includono sia il citato jamming, o blocco del segnale, sia lo spoofing, che invece si concentra sull'invio di dati di posizionamento falsi. Inizialmente limitate allo spazio aereo orientale della Svezia, sulle acque internazionali, le interferenze si sono ora diffuse in un'area più ampia, sia terrestre sia marittima. «Questo è grave e rappresenta un rischio per la sicurezza dell'aviazione civile, anche in considerazione dell'entità, della durata e della natura dell'interferenza» ha aggiunto Holmgren.
Lo scorso giugno, la Svezia e un gruppo di Paesi del Mar Baltico avevano sollevato il problema presso l'Organizzazione internazionale dell'aviazione civile, ICAO. Il Consiglio dell'ICAO, di cui la Russia è tutt'ora membro, aveva espresso «grave preoccupazione» al riguardo e aveva chiesto a Mosca di porre fine alle interferenze. Tuttavia, l'Agenzia dei trasporti svedese ha dichiarato che, da allora, i disagi si sono intensificati. I Paesi baltici, che comprendono Estonia, Finlandia, Lettonia, Lituania e Polonia, intendono sottoporre nuovamente la questione all'assemblea generale dell'ICAO in autunno.