Iran, al via l’arricchimento dell’uranio

Come annunciato ieri dal suo presidente Hassan Rohani, l’Iran ha introdotto oggi 2 mila kg di gas uranio nelle 1044 centrifughe dell’impianto nucleare sotterraneo di Fordo, nei pressi della città santa sciita di Qom, 180 km a sud di Teheran.
Si tratta del quarto step di disimpegno dall’accordo sul nucleare del 2015, che Teheran dichiara di aver compiuto per la mancata soddisfazione delle sue richieste ai partner Ue di compensare gli effetti delle sanzioni Usa.
Con questo nuovo passo, avvenuto alla presenza degli ispettori dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, la Repubblica islamica inizierà ad arricchire il suo uranio al 5% e sostiene di poter arrivare al 20%, se lo riterrà necessario.
Secondo l’intesa con i 5+1, da cui gli Usa si sono ritirati unilateralmente lo scorso anno, l’uranio iraniano non dovrebbe essere arricchito oltre il 3,67%, una soglia già superata da Teheran.
Il processo di introduzione del gas uranio nelle centrifughe di Fordo verrà completato entro mezzanotte, ha precisato il portavoce dell’Agenzia per l’energia atomica di Teheran, Behrouz Kamalvandi.
«Entro sabato l’Iran arriverà ad arricchire l’uranio al 4,5%», ha aggiunto il portavoce, citato dalla Fars. Secondo precedenti annunci dei funzionari della Repubblica islamica, l’arricchimento potrebbe comunque arrivare al 5% e anche oltre, se sarà ritenuto necessario.