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Lo afferma l'ambasciatore americano in Turchia Tom Barrack - Trump: «Presto liberi 10 ostaggi» - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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20:20
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104 morti negli attacchi israeliani oggi a Gaza
Almeno 104 palestinesi, tra cui 37 persone nei pressi dei siti di aiuti alimentari a Rafah, sono stati uccisi oggi negli attacchi israeliani a Gaza. Lo scrive al Jazeera citando fonti locali.
Dal canto suo, un ufficiale di riserva ed un soldato di riserva israeliani sono rimasti gravemente feriti a seguito dell'impatto del loro mezzo con un ordigno esplosivo a Khan Yunis, nella Striscia di Gaza meridionale. Lo scrive Ynet citando il portavoce dell'Idf. L'ufficiale e il soldato sono stati ricoverati in ospedale e le loro famiglie sono state informate.
Intanto, è stato portato nell'ospedale di Ashdod, nel sud di Israele giovedì sera, dopo le insistenze e le pressioni del Patriarcato latino di Gerusalemme, Suahil abu Dawood, 21 anni, uno dei feriti gravi dopo il raid che ha coinvolto la chiesa cattolica della Sacra Famiglia a Gaza.
Oggi Suahil, che è anche un giornalista collaboratore dell'Osservatore romano, il quotidiano della Santa sede, ha rilasciato una breve testimonianza video in cui ringrazia per il supporto, per le preghiere e tutti i messaggi che ha ricevuto. «Sto molto meglio ora, grazie - dice-, spero di poter portare avanti la mia vocazione in Italia, l'amore è sempre più forte della guerra».
19:17
19:17
5 bambini uccisi e due feriti a Gaza
«Siamo profondamente addolorati per la morte di 5 bambini, di età compresa tra i 6 e gli 11 anni, sostenuti attraverso i nostri programmi, e il ferimento di altri 2, ieri, a seguito dei raid aerei israeliani su Gaza. Ci appelliamo ai Paesi impegnati a fornire aiuto umanitario sottolineando che, benché il supporto economico sia fondamentale, non basta: i bambini hanno bisogno di una risposta diplomatica forte e di un cessate il fuoco immediato. È tempo di agire, senza esitazioni». Lo ha dichiarato Ahmad Alhendawi, direttore regionale di Save the Children per il Medio Oriente, Nord Africa ed Europa orientale.
16:38
16:38
Hamas: «Nelle ultime 24 ore uccise 95 persone a Gaza»
Il ministero della Salute di Gaza, gestito da Hamas, ha annunciato che nelle ultime 24 ore gli attacchi israeliani hanno ucciso 95 persone e ne hanno ferite 511.
Il bilancio delle vittime da quando Israele ha ripreso gli attacchi il 18 marzo è di 7'938 morti, mentre dall'inizio della guerra è salito a 58'765, si precisa. Lo scrive Haaretz.
16:38
16:38
La GHF nega gli incidenti vicino a uno dei suoi siti a Gaza
La Gaza Humanitarian Foundation (GHF), sostenuta dagli Stati Uniti, ha rilasciato una dichiarazione, oggi pomeriggio, smentendo le notizie secondo cui oltre 30 palestinesi sarebbero stati uccisi dagli spari israeliani nei pressi della sua struttura nella Striscia di Gaza meridionale.
«Oggi non si sono verificati incidenti presso nessuno dei nostri siti di distribuzione degli aiuti, né in prossimità di essi», ha affermato la fondazione.
«L'attività delle IDF che ha causato vittime è avvenuta ore prima dell'apertura dei nostri siti e, a quanto ci risulta, la maggior parte delle vittime si è verificata a diversi chilometri di distanza dal sito GHF più vicino», aggiunge.
16:07
16:07
IDF: «Ucciso un militante di Hezbollah nel sud del Libano»
L'IDF afferma di aver ucciso un militante di un'unità d'élite di Hezbollah a Khiam, nel Libano meridionale, vicino al confine con Israele. Lo scrive Haaretz.
Secondo l'esercito israeliano, il militante era «coinvolto negli sforzi per ristabilire i siti terroristici di Hezbollah», il che «costituisce una palese violazione degli accordi tra Israele e Libano».
15:48
15:48
Trump: «Tutti e tre i siti nucleari iraniani sono stati completamente distrutti»
«Tutti e tre i siti nucleari in Iran sono stati completamente distrutti e o cancellati. Ci vorranno anni per rimetterli in servizio e, se l'Iran volesse farlo, farebbe meglio a iniziare da capo in tre luoghi diversi». Lo afferma Donald Trump sul suo social Truth.
Secondo alcune indiscrezioni riportate dai media americani, le ultime valutazioni dell'intelligence segnalerebbero che il sito di Fordow è stato in gran parte distrutto dai bombardamenti americani del mese scorso.
Gli attacchi a Natanz e Isfahan hanno invece causato più danni limitati e gli impianti sarebbero stati degradati solo al punto che l'arricchimento dell'uranio potrebbe riprendere nei prossimi mesi se Teheran lo desiderasse.
15:13
15:13
L'UE loda il cessate il fuoco tra Israele e Siria: «Ora sia rispettato»
L'Unione Europea (UE) accoglie con favore il cessate il fuoco annunciato tra Israele e Siria e chiede la protezione di tutti i civili. «Ora è il momento del dialogo e della ricerca di una transizione veramente inclusiva», dichiara il servizio diplomatico di Bruxelles.
«L'UE accoglie con favore l'accordo di cessate il fuoco raggiunto tra Siria e Israele, con il sostegno degli Stati Uniti e dei partner regionali. Il cessate il fuoco deve ora essere pienamente rispettato. Esortiamo tutte le parti a cessare immediatamente ogni atto di violenza, a proteggere tutti i civili senza distinzioni e ad adottare misure immediate per prevenire l'incitamento e i discorsi settari», afferma un portavoce del Servizio esterno della Commissione europea.
«Invitiamo inoltre Israele e tutti gli altri attori stranieri a rispettare pienamente la sovranità e l'integrità territoriale della Siria. Siamo sconvolti dalle centinaia di vittime delle violenze degli ultimi giorni, e in particolare dalla violenza che, a quanto si dice, sarebbe perpetrata da diversi gruppi armati contro civili disarmati. Chiediamo che tutti gli autori di gravi violazioni del diritto internazionale umanitario siano chiamati a rispondere delle loro azioni e processati, anche con il supporto dei pertinenti meccanismi internazionali. Ora è il momento del dialogo e di promuovere una transizione realmente inclusiva. Le autorità di transizione siriane, insieme alle autorità locali, hanno la responsabilità di proteggere tutti i siriani senza distinzioni e di adottare le misure necessarie per il disarmo, la smobilitazione e la ristrutturazione delle forze di sicurezza nazionale, in linea con gli standard internazionali».
«L'UE - conclude il portavoce - è pronta a contribuire a questi sforzi e a sostenere una transizione pacifica e inclusiva, guidata e gestita dalla Siria».
13:25
13:25
Il bilancio delle violenze in Siria sfiora i mille morti
Il bilancio complessivo degli scontri intercomunitari nel sud della Siria è salito a 940 morti da domenica scorsa: lo afferma la Ong Osservatorio siriano per i diritti umani, che questa mattina aveva riportato 718 vittime.
Nel frattempo, l presidente siriano, Ahmed al-Sharaa (al-Jolani), ha annunciato un cessate il fuoco «immediato» nella provincia di Sweida, nel sud del Paese.
Il presidente siriano ha anche affermato che il suo governo si impegna a proteggere le minoranze. Secondo il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Saar, invece, nella Siria di al-Sharaa «è molto pericoloso appartenere a una minoranza: curda, drusa, alawita o cristiana. Questo è stato dimostrato ripetutamente negli ultimi sei mesi».
13:11
13:11
Hamas: «Uccisi 32 palestinesi mentre aspettavano gli aiuti»
Il ministero della Sanità di Gaza gestito da Hamas afferma che 32 palestinesi sono stati uccisi oggi negli attacchi israeliani contro i centri di distribuzione degli aiuti statunitensi nella Striscia meridionale.
Da parte sua, l'emittente Al Jazeera riporta che da questa mattina nel complesso sono stati uccisi nella Striscia di Gaza almeno 50 palestinesi.
Intanto, in un'intervista alla Rai, il segretario di stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, ha dichiarato, riferendosi al bombardamento della chiesa della Sacra Famiglia a Gaza, che si può legittimamente dubitare che si sia trattato di un errore dell'esercito israeliano «sapendo quanto i cristiani sono un elemento di moderazione nel Medio Oriente».
12:42
12:42
Il presidente siriano rinnova il suo impegno di protezione delle minoranze
Il presidente siriano Ahmed al-Sharaa ha rinnovato oggi il suo impegno a proteggere le minoranze, dopo che gli scontri settari hanno fatto più 700 morti nella provincia a maggioranza drusa di Sweida.
«Lo Stato siriano è impegnato a proteggere tutte le minoranze e le comunità del Paese... Noi condanniamo tutti i crimini commessi» a Sweida, ha detto Sharaa in un discorso televisivo, poco dopo che il suo ufficio aveva annunciato un «cessate il fuoco immediato» nella provincia meridionale.
Secondo il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Saar, invece, nella Siria di al-Sharaa «è molto pericoloso appartenere a una minoranza: curda, drusa, alawita o cristiana. Questo è stato dimostrato ripetutamente negli ultimi sei mesi».
10:08
10:08
Il presidente siriano annuncia un cessate il fuoco immediato
Il presidente siriano, Ahmed al-Sharaa (al-Jolani), ha annunciato un cessate il fuoco «immediato» nella provincia di Sweida, nel sud del Paese.
Le forze di sicurezza siriane hanno iniziato a schierarsi nella provincia meridionale di Sweida dopo gli scontri intercomunitari che hanno causato oltre 700 morti in una settimana.
In una dichiarazione diffusa questa mattina, la presidenza siriana ha invitato «tutte le parti a rispettare pienamente» il cessate il fuoco e a porre fine alle violenze.
Le forze di sicurezza siriane hanno iniziato oggi a schierarsi in questa provincia a maggioranza drusa, in seguito all'annuncio da parte degli Stati Uniti di un accordo tra Siria e Israele, che in precedenza si era opposto alla presenza delle forze governative siriane nella regione.
10:04
10:04
Ennesima strage a Gaza, decine di morti
Ennesima strage oggi a Gaza: secondo fonti ospedaliere citate da Al Jazeera, sarebbero almeno 41 i Palestinesi uccisi da questa mattina nei raid israeliani nella Striscia.
Almeno 29 delle vittime stavano aspettando gli aiuti umanitari vicino ai centri di distribuzione, sottolinea l'emittente, aggiungendo che almeno 100 persone sono rimaste ferite.
In precedenza, la Protezione Civile di Gaza gestita da Hamas aveva affermato che 26 palestinesi erano morti oggi, e oltre 100 erano rimasti feriti, da «colpi d'arma da fuoco israeliani» vicino a due centri di aiuti umanitari nel sud della Striscia.
09:28
09:28
Raid vicino a due centri aiuti a Gaza, 26 morti
La Protezione Civile di Gaza gestita da Hamas ha affermato che 26 palestinesi sono stati uccisi oggi, e oltre 100 sono rimasti feriti, da «colpi d'arma da fuoco israeliani» vicino a due centri di aiuti umanitari nel sud della Striscia.
Il portavoce della Protezione Civile, Mahmoud Bassal, ha dichiarato all'agenzia di stampa Afp che 22 persone sono morte vicino a un centro a sud-ovest di Khan Younis e quattro vicino a un altro a nord-ovest di Rafah. Bassal ha attribuito entrambi gli attacchi a «colpi d'arma da fuoco israeliani».
09:14
09:14
Le vittime nel sud della Siria sono 718
Almeno 718 persone sono state uccise in quasi una settimana di violenze nella provincia siriana di Sweida, cuore della minoranza drusa, nel sud del Paese: lo ha reso noto la ong Osservatorio siriano per i diritti umani. Concordato nel frattempo un cessate il fuoco.
Tra le vittime ci sono 146 combattenti drusi e 245 civili, 165 dei quali «sono stati giustiziati sommariamente da personale dei ministeri della Difesa e dell'Interno».
Le violenze hanno causato anche la morte di 287 soldati governativi e 18 combattenti beduini, oltre a tre beduini «che sono stati giustiziati sommariamente dai combattenti drusi». Altri 15 soldati governativi sono stati uccisi in raid aerei israeliani.
Nel frattempo, stando all'ambasciatore americano in Turchia, Tom Barrack, Israele e la Siria hanno concordato un cessate il fuoco, sottoscritto da Turchia, Giordania e i paesi vicini.
«Invitiamo drusi, beduini e sunniti a deporre le armi e, insieme ad altre minoranze, a costruire una nuova e unita identità siriana in pace e prosperità con i suoi vicini», ha affermato il diplomatico.
08:17
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Il punto alle 8.00
Israele e la Siria hanno «concordato un cessate il fuoco, sottoscritto da Turchia, Giordania e i paesi vicini. Invitiamo drusi, beduini e sunniti a deporre le armi e, insieme ad altre minoranze, a costruire una nuova e unita identità siriana in pace e prosperità con i suoi vicini». Lo afferma l'ambasciatore americano in Turchia Tom Barrack.
Trump: «Presto liberi 10 ostaggi»
«Abbiamo recuperato la maggior parte degli ostaggi. A breve ne arriveranno altri 10». Lo ha detto Donald Trump augurando che la guerra a Gaza finisca presto. Trump ha parlato, secondo quanto riportato dai media americani, a una cena con i repubblicani alla Casa Bianca.
Attacco vicino a un centro di distribuzione
Nel frattempo, almeno 12 palestinesi sono stati uccisi oggi in un attacco israeliano vicino a un centro di distribuzione di aiuti a Rafah, nella striscia di Gaza meridionale: lo riporta Al Jazeera, aggiungendo che decine di persone sono rimaste ferite.
Nel frattempo, durante una cena con i repubblicani alla Casa Bianca, il presidente USA, Donald Trump, ha dichiarato che fra breve Hamas libererà altri 10 ostaggi. Trump si è anche augurato che il conflitto a Gaza termini presto.