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Israele: «Identificati i tre corpi restituiti da Hamas»

La ricerca dei corpi degli 8 ostaggi restanti si sta concentrando nei quartieri di Bani Suheila e al Shujayea, dove Hamas lavora tra le macerie con l'aiuto di macchinari pesanti - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Israele: «Identificati i tre corpi restituiti da Hamas»
Red. Online
03.11.2025 06:36
20:37
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«Due raid aerei israeliani su Gaza City»

Israele ha condotto stasera due raid aerei sulla parte orientale di Gaza City. Lo riferisce il corrispondente dell'agenzia di stampa palestinese Wafa, senza precisare se vi siano vittime.

Da domenica sera, afferma l'agenzia, sono in corso bombardamenti aerei e di artiglieria israeliani, in particolare a Khan Younis e Gaza City, «provocando morti e feriti tra i civili».

18:43
18:43
Netanyahu vuole la pena di morte per i terroristi

Anche il premier israeliano Benyamin Netanyahu sostiene un disegno di legge che introduce la pena di morte per i terroristi promosso dal ministro di estrema destra Itamar Ben Gvir.

È stato il responsabile degli ostaggi del governo israeliano, Gal Hirsch, a dichiarare che il primo ministro è a favore della controversa proposta di legge, secondo cui «un terrorista riconosciuto colpevole di omicidio motivato dal razzismo o dall'odio sarà condannato alla pena di morte, in modo obbligatorio» e «non facoltativo», come si legge nel testo del provvedimento. «La posizione del primo ministro, con cui ho parlato prima del dibattito, è a favore del disegno di legge», ha detto Hirsch alla Commissione per la sicurezza nazionale del parlamento israeliano che ha dato un primo via libera al provvedimento.

In precedenza, quando a Gaza c'erano ancora degli ostaggi, Netanyahu si era opposto alla legge, ha spiegato Hirsch ma la posizione del premier è cambiata ora che tutti gli ostaggi sopravvissuti sono stati rimpatriati. Il disegno di legge, che potrebbe essere sottoposto alla prima lettura del plenum della Knesset già mercoledì, mira a «stroncare sul nascere il terrorismo e creare un deterrente efficace», mentre la pena capitale non si applicherebbe a un israeliano che uccidesse un palestinese. Il ministro Ben Gvir ha minacciato di non votare più con la coalizione di governo se il disegno di legge non sarà sottoposto al voto della Knesset entro il 9 novembre.

Mentre il parlamento di Israele discute della pena di morte per i terroristi, la Turchia ha dichiarato che Hamas è «pronta» a trasferire l'amministrazione di Gaza a un «comitato di palestinesi», come previsto dal piano Trump, ed è tornata ad accusare lo Stato ebraico di violare la tregua raggiunta con l'intesa di Sharm El-Sheik e di bloccare l'entrata di aiuti umanitari nella Striscia. «Nel nostro incontro abbiamo discusso anche della sicurezza e dell'amministrazione di Gaza, Hamas è pronta a trasferirla a un comitato di palestinesi», ha affermato il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, al termine di una riunione su Gaza a Istanbul con gli omologhi di Giordania, Arabia Saudita, Indonesia e Pakistan, a cui hanno partecipato anche rappresentanti di Emirati Arabi Uniti e Qatar.

Il capo della diplomazia di Ankara aveva avuto nei giorni scorsi un colloquio con i vertici dell'ufficio politico di Hamas e ha nuovamente invitato la comunità internazionale a fare pressione su Israele affinché rispetti il cessate il fuoco. «Hamas sembra determinata a rispettare l'accordo. Tuttavia, tutti noi vediamo che la condotta di Israele in questo senso è estremamente negativa», ha affermato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, aggiungendo che Israele «ha ucciso più di 200 persone innocenti dall'accordo di cessate il fuoco e non ha mai interrotto l'occupazione e gli attacchi in Cisgiordania». Restano invece ancora nella Striscia 8 dei 28 corpi di ostaggi uccisi che la fazione palestinese deve restituire a Israele come parte dell'accordo.

14:58
14:58
Il detenuto palestinese al centro della vicenda degli abusi di Sde Teiman è stato rilasciato

Il detenuto palestinese al centro della vicenda degli abusi di Sde Teiman è stato rilasciato e riportato a Gaza il 13 ottobre nel quadro dell'accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas: lo annunciano gli avvocati dei 5 soldati dell'IDF accusati di gravi lesioni. Il detenuto, scrive Haaretz, è stato rilasciato senza che venisse ascoltata la sua testimonianza.

Cinque riservisti dell'IDF dell'unità di polizia militare Force 100 sono stati incriminati a febbraio di quest'anno con l'accusa di lesioni gravi e aggressione in circostanze aggravate per il loro presunto ruolo negli abusi sui detenuti palestinesi.

L'atto d'accusa contro i cinque è di aver picchiato il detenuto, di averlo trascinato sul pavimento, di averlo calpestato e di avergli usato contro un taser. Un riservista, secondo l'atto d'accusa, ha anche accoltellato il detenuto ai glutei, provocandogli lesioni rettali. Il detenuto ha riportato la frattura delle costole, la perforazione di un polmone e del colon.

14:58
14:58
Tornano a Gaza i corpi di 45 palestinesi

Fonti mediche degli ospedali della Striscia di Gaza hanno riferito di aver ricevuto i corpi di 45 palestinesi rilasciati dalle autorità israeliane grazie alla mediazione della Croce Rossa, portando il numero totale di corpi ricevuti a 270. È quanto scrive l'agenzia palestinese WAFA.

Hanno affermato che 78 dei 270 corpi rilasciati dall'occupazione sono stati finora identificati. Le famiglie sono riuscite a identificare 25 dei loro cari. Secondo fonti locali, le équipe mediche continuano a maneggiare i corpi secondo le procedure e i protocolli medici stabiliti, in preparazione del completamento dell'esame, della documentazione e della consegna alle famiglie.

14:53
14:53
Khamenei: «Cooperiamo con gli USA solo se fermano il sostegno a Israele»

«La differenza tra Stati Uniti e Iran non è tattica o legata a un caso specifico, ma è una differenza intrinseca, basata sul conflitto di interessi tra le due parti». Lo ha affermato il leader iraniano Ali Khamenei, in occasione dell'anniversario della presa dell'ambasciata statunitense a Teheran il 4 novembre 1979, che in Iran è chiamata la Giornata nazionale della lotta contro l'arroganza mondiale.

«La richiesta di cooperazione degli americani con l'Iran sarà presa in considerazione, non nel prossimo futuro, ma in futuro, solo se gli Stati Uniti interromperanno completamente il loro sostegno al malvagio regime sionista, ritireranno le loro basi militari dalla regione e non interferiranno negli affari regionali», ha sottolineato Khamenei.

Secondo la TV di Stato, ha sottolineato: «La presa dell'ambasciata statunitense, un luogo che è stato utilizzato come centro per ordire complotti contro la Rivoluzione islamica del 1979 in Iran, è stata un 'onore e una vittoria', e un giorno in cui è stata rivelata la vera natura dell'arrogante governo statunitense».

14:53
14:53
L'IDF afferma di aver ucciso «diversi terroristi che avevano attraversato la Linea Gialla»

L'IDF afferma di aver ucciso «diversi terroristi che avevano attraversato la Linea Gialla, che delimita il ritiro dell'esercito, e si erano avvicinati alle truppe» nella Striscia di Gaza meridionale nelle prime ore di questa mattina.

I palestinesi avevano «rappresentato una minaccia immediata» per le forze di stanza nella zona, afferma l'esercito, aggiungendo che poco dopo essere stati individuati, l'aeronautica militare israeliana li ha colpiti e uccisi «per rimuovere la minaccia». L'IDF afferma di rimanere dispiegata a Gaza «in conformità con l'accordo di cessate il fuoco» e che continuerà «a operare per rimuovere qualsiasi minaccia immediata».

11:01
11:01
Erdogan: «Hamas rispetta la tregua, Israele ha ucciso 200 persone»

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha affermato che Hamas è «determinata a rispettare l'accordo» che ha portato al cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, sottolineando che Israele ha ucciso «oltre 200 persone innocenti» da quando la tregua è entrata in vigore.

«Hamas sembra determinata a rispettare l'accordo. Tuttavia, tutti noi vediamo che la condotta di Israele in questo senso è estremamente negativa», ha detto Erdogan, aggiungendo che lo Stato ebraico «ha ucciso più di 200 persone innocenti dall'accordo di cessate il fuoco e non ha mai interrotto l'occupazione e gli attacchi in Cisgiordania». Durante il vertice del comitato per l'economia e la cooperazione commerciale dell'Organizzazione per la cooperazione islamica (COMCEC), trasmesso dalla TV di Stato TRT, il leader turco ha ribadito che Ankara non permetterà «l'annessione della Cisgiordania, né l'alterazione dello status di Gerusalemme, né alcun tentativo di minare la sacralità della moschea di Al-Aqsa».

09:22
09:22
L'ex procuratrice delle IDF arrestata per fuga di notizie

L'ex procuratrice militare israeliana Yifat Tomer-Yeroushalmi è stata arrestata in relazione a un'indagine sulla fuga di notizie di un video che mostra soldati israeliani che abusano di detenuti palestinesi in un carcere di massima sicurezza nel 2024. Lo ha dichiarato il ministro della Sicurezza nazionale israeliana.

Dopo aver annunciato le sue dimissioni venerdì, Tomer-Yeroushalmi era scomparsa brevemente ieri, scatenando speculazioni mediatiche su un possibile tentativo di suicidio.

In un messaggio Telegram, il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir ha annunciato che «è stato concordato che, alla luce degli eventi di ieri sera, il Servizio Penitenziario agirà con maggiore vigilanza per garantire la sicurezza della detenuta nel centro di detenzione in cui è stata posta in custodia».

07:47
07:47
Identificati i corpi di 3 soldati restituiti da Hamas

L'ufficio del Primo ministro israeliano ha annunciato che i corpi del tenente colonnello Asaf Hamami, del capitano Omer Neutra e del sergente Oz Daniel sono stati identificati dopo che Hamas ha restituito a Israele i resti di tre ostaggi deceduti.

Le famiglie sono state informate dopo l'identificazione eseguita dal Centro nazionale di medicina legale. Lo scrive Ynet. «Il governo di Israele condivide il profondo dolore delle famiglie Hamami, Neutra e Daniel, e di tutte le famiglie degli ostaggi caduti», si legge nella dichiarazione.

«Il governo e tutte le agenzie statali rimangono determinati e pienamente impegnati a riportare a casa tutti i nostri ostaggi caduti per una degna sepoltura in Israele». Dopo la conferma che i corpi restituiti ieri da Hamas appartengono a tre ostaggi, sono ancora otto gli ostaggi deceduti a Gaza le cui spoglie devono essere ancora restituite.

06:36
06:36
Il punto alle 6.30

Le autorità israeliane hanno dichiarato che l'Istituto di medicina legale sta lavorando per confermare l'identità dei tre corpi restituiti da Hamas. Lo riporta il Times of Israel. Se si confermasse che i corpi appartengono agli ostaggi, rimarrebbero ancora otto ostaggi deceduti a Gaza.

Le ricerche condotte da Hamas stanno avvenendo in aree al di là della cosiddetta Linea Gialla, cioè in aree sotto il controllo militare israeliano (per questo i combattenti lavorano scortati dal personale della CICR, riporta Al Jazeera) e dove la distruzione delle case palestinesi sta continuando. Con l'aiuto di macchinari pesanti - dato che i corpi si trovano sotto le macerie - le ricerche si stanno concentrando nei quartieri di Bani Suheila (dove sono stati trovati i tre corpi consegnati ieri) e ad Al Shujayea, a est di Gaza City.

Secondo molti esperti, tra cui alti funzionari statunitensi, la ricerca degli altri otto sarà ancora più complicata, riporta il quotidiano qatariota.