Italia: una giovane casalinga su 5 in povertà assoluta

Ats
10.07.2017 12:44

ROMA - Una giovane casalinga su cinque, il 20% di questa fascia di età, vive in povertà assoluta in Italia nel 2015. Si tratta di un'incidenza molto superiore a quella delle occupate della stessa età 15-34 anni (5,3%) e a quella delle casalinghe più anziane, oltre i 64 anni (4,8%).

Complessivamente, stima l'Istituto nazionale di statistica (Istat), sono più di 700mila le casalinghe in povertà assoluta, cioè quelle che non possiedono un reddito sufficiente a garantirsi l'acquisto di un paniere di beni e servizi essenziali per una vita dignitosa, il 9,3% del totale delle casalinghe.

Le donne occupate, al contrario, vivono soprattutto nel Centro-Nord (76,8%).

Ci sono differenze "notevoli", per l'Istat, nei titoli di studio: il 74,5% delle casalinghe ha al massimo la licenza di scuola media inferiore mentre le occupate sono nel 74,8% dei casi diplomate o laureate. Inoltre nel 2012 solo l'8,8% delle casalinghe ha frequentato corsi di formazione, una quota che sale di poco tra le giovani di 18-34 anni (12,9%) rendendo "difficile l'inserimento nel mercato del lavoro delle giovani che volessero ad un certo punto della loro esistenza entrarci", si legge nel comunicato Istat.

Il 42,1% delle casalinghe vive in una coppia con figli, un quarto in coppia senza figli e il 19,8% da sola. Inoltre 560 mila casalinghe sono di cittadinanza straniera (il 7,6% del totale), in particolare marocchina e albanese.

Più di un terzo delle casalinghe presenta un valore alto di soddisfazione della propria vita, una quota che resta comunque inferiore a quella delle occupate di quasi 10 punti (45,1%). Inoltre meno di una casalinga su due riferisce di stare "bene o molto bene" come condizioni di salute (il 48,2%).

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