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«Jet russi intercettati vicino allo spazio aereo lettone»

Due caccia Gripen ungheresi sono decollati oggi per raggiungere un Su-30, un Su-35 e tre MiG-31 russi vicini alla Lettonia - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky: «Stop alla guerra, o i funzionari del Cremlino dovranno trovarsi un rifugio antiaereo» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«Jet russi intercettati vicino allo spazio aereo lettone»


Red. Online
25.09.2025 06:26
23:45
23:45
Trump torna ripetere: «L'Ucraina ha chance di riprendersi tutto il territorio»

L'Ucraina ha la possibilità di riprendersi tutto il territorio. Lo ha ribadito Donald Trump sottolineando che la sua opinione è basata sull'osservazione di quello che la Russia sta facendo.

23:03
23:03
Trump insiste: «Non soddisfatto da Putin, uccide senza motivo»

«Sono molto deluso da Putin» e «non soddisfatto di quello che Putin e della Russia stanno facendo. Sta uccidendo persone senza motivo». Lo ha ribadito Donald Trump.

20:32
20:32
Diplomatici europei a Mosca: «Pronti ad abbattere jet russi»

I diplomatici europei a Mosca hanno avvertito il Cremlino che la Nato è pronta a rispondere con tutte le sue forze a ulteriori violazioni del suo spazio aereo, compreso l'abbattimento di aerei russi.

Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando alcune fonti, che hanno riferito di un incontro teso a Mosca durante il quale gli inviati britannici, francesi e tedeschi hanno espresso le loro preoccupazioni riguardo all'incursione di tre MiG-31 russi in Estonia, una violazione che - avrebbero concluso - sarebbe stata una tattica deliberata ordinata dai comandanti russi.

19:36
19:36
La svolta di Merz: «Usiamo gli asset russi per Kiev»

La data da cerchiare con il rosso è il primo ottobre. È in quel giorno infatti che il G7 dei ministri delle Finanze e i 27 leader Ue, parallelamente, potrebbero imprimere l'accelerazione definitiva all'uso degli asset russi congelati.

I nodi tecnici e giuridici attorno al dossier si stanno sciogliendo. Soprattutto, i dubbi dei grandi Paesi europei si stanno assottigliando. Decisiva, in questo senso, è la svolta di Berlino. In un intervento pubblicato sul Financial Times il cancelliere Friedrich Merz ha certificato il cambio di marcia. È necessario mettere in campo un prestito di 140 miliardi di euro per Kiev e dimostrare "la forza di restare in partita" contro l'aggressione russa, ha sottolineato il capo dell'esecutivo teutonico.

La Germania era tra i Paesi più scettici in merito all'uso dei beni congelati russi, intimorita dalle conseguenze legali dell'iniziativa e da un potenziale effetto boomerang sulla tenuta dell'euro. Ma qualcosa, dopo il vertice tra Donald Trump e Vladimir Putin in Alaska, è cambiato. L'iniziale ottimismo per una tregua è evaporato.

Il pericolo di un disimpegno americano - ventilato nero su bianco, ad esempio, dal premier polacco Donald Tusk - si è fatto più concreto. La percezione, nelle cancellerie europee, è che la guerra non finirà. E una guerra costa. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky lo ha detto chiaramente: per continuare la guerra, nel 2026, avrà bisogno di 60 miliardi. A ciò si aggiunge il grande capitolo della ricostruzione, ancora lontano ma dai contorni finanziari comunque ciclopici. Sullo sfondo, l'obiettivo è inalterato: non permettere che Mosca vinca la guerra.

"Abbiamo bisogno di un nuovo impulso per cambiare i calcoli della Russia. È giunto il momento di applicare una leva efficace che interrompa il cinico gioco di Putin volto a guadagnare tempo", sono state le parole di Merz. Il suo intervento arriva a pochi giorni dal Consiglio europeo informale di Copenaghen dove - come spiegato dallo stesso cancelliere - il dossier sarà sul tavolo.

Il prestito di riparazione per l'Ucraina allo studio dell'Ue con l'uso degli attivi della banca centrale russa immobilizzati, secondo più fonti vicine all'operazione, potrà valere fino a un massimo di 130 miliardi di euro. Servirà anche e soprattutto a comprare armi, sulla base di un coordinamento tra Bruxelles e Kiev. I prestiti sarebbero erogati investendo gli asset russi in eurobond zero coupon. La piattaforma finanziaria Euroclear - dove sono detenuti oltre 220 miliardi di beni russi - sarebbe la depositaria dei bond.

Formalmente, così, non ci sarebbe una vera e propria confisca degli asset di Mosca. A fare da garanti sarebbero i paesi europei. Almeno in teoria: le garanzie entrerebbero in campo solo se l'Ucraina non dovesse ricevere riparazioni di guerra. Merz è andato oltre, proponendo che a fare da garante di ultima istanza sia il nuovo bilancio pluriennale dell'Ue.

Resta da capire chi aderirà all'operazione e se per il suo via libera servirà la maggioranza qualificata dei 27 e non l'unanimità. Francia e Italia, finora, sono stati tra i Paesi più prudenti. Roma ha sempre sottolineato il necessario coinvolgimento del G7, che tuttavia ora sta emergendo. La luce verde ad un'iniziativa che sarebbe senza precedenti, non è più un'utopia.

17:41
17:41
La NATO si corregge: «Jet russi intercettati vicino allo spazio aereo lettone»

La NATO, in un post su X, aggiorna la posizione in cui sono stati intercettati i cinque caccia russi dai due Gripen ungheresi, ovvero vicino allo spazio aereo lettone e non danese come indicato in precedenza.

17:05
17:05
Caccia NATO intercettano 5 jet russi vicino alla Danimarca

«Due caccia Gripen ungheresi della NATO Baltic Air Policing sono decollati oggi dalla base di Siauliai in Lituania in risposta a un Su-30, un Su-35 e tre MiG-31 russi che volavano in prossimità dello spazio aereo danese, dimostrando l'impegno dell'Alleanza a proteggere e salvaguardare i Paesi Baltici e il fianco orientale». Lo fa sapere il Comando Aereo Alleato.

14:34
14:34
La Casa Bianca: «La retorica di Trump sulla Russia è una tattica negoziale»

La retorica del presidente americano Donald Trump sulla Russia è una «tattica negoziale» che punta a fare pressione sul Cremlino. Lo ha detto un funzionario della Casa Bianca al «Washington Post», sottolineando che il cambio di rotta del presidente è un segnale della sua frustrazione contro il presidente russo Vladimir Putin.

Trump, ha aggiunto il funzionario, non ha segnalato un cambiamento significativo della politica americana nei confronti dell'Ucraina.

Intanto il «New York Times» afferma che Trump sembra volersi «lavare le mani» del conflitto ucraino dopo non essere riuscito a portare Putin al tavolo delle trattative e dopo aver visto diminuire le sue chance di fare da mediatore fra le parti.

Alcuni esperti ritengono che le dichiarazioni di Trump non cambino molto la posizione americana. «Il cambio di rotta è una questione di analisi, non di politica», ha detto al «New York Times» Richard Fontaine, amministratore delegato del Center for New American Security ed ex collaboratore di John McCain. «Trump oscilla fra visioni estreme della situazione e tutte le visioni sembrano minimizzare il ruolo dell'America nella guerra.

14:17
14:17
Zelensky: «Stop alla guerra, o i funzionari del Cremlino dovranno trovarsi un rifugio antiaereo»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato ad Axios che, se la Russia non porrà fine alla guerra, i funzionari che lavorano al Cremlino dovrebbero assicurarsi di sapere dove si trova il rifugio antiaereo più vicino. Zelensky ha anche detto di aver fatto una richiesta particolare al presidente americano Donald Trump: un nuovo sistema d'arma che costringerebbe il presidente russo Vladimir Putin a sedersi al tavolo dei negoziati.

Il leader ucraino ha affermato di aver ricevuto il sostegno esplicito di Trump per colpire obiettivi russi come infrastrutture energetiche e fabbriche di armi. E ha aggiunto che, se Kiev riceverà ulteriori armi a lungo raggio dagli USA, «le useremo».

Zelensky ha spiegato che avrebbe rivelato il nome del sistema solo a telecamere spente, aggiungendo che Trump gli ha detto «ci lavoreremo».

Il presidente ucraino ha parlato con Axios a Manhattan ieri sera, subito prima di partire dall'Assemblea generale dell'ONU per tornare a Kiev.

Zelensky ha ribadito che l'Ucraina non bombarderà i civili perché «non siamo terroristi». Ma ha lasciato intendere che i centri del potere russo, come il Cremlino, sono obiettivi possibili. «Devono sapere dove si trovano i rifugi antiaerei», ha detto Zelensky a proposito dei funzionari del Cremlino. «Ne hanno bisogno. Se non fermeranno la guerra, ne avranno comunque bisogno. Devono sapere che noi in Ucraina, ogni giorno, risponderemo. Se ci attaccano, risponderemo», ha ammonito.

Il presidente ucraino ha poi raccontato che, durante il loro incontro del giorno precedente, Trump ha sottolineato Kiev dovrebbe rispondere colpo su colpo agli attacchi russi. «Se attaccano la nostra energia, il presidente Trump sostiene che possiamo rispondere sull'energia», ha detto Zelensky.

Trump ha espresso lo stesso riguardo a fabbriche di droni o siti missilistici, anche se, ha osservato Zelensky, quelli sono ben difesi. Il presidente ucraino ha fatto notare che il suo paese possiede già droni in grado di colpire in profondità all'interno della Russia, ma ha anche aggiunto che c'è un ulteriore sistema d'arma che desidera ottenere e che accelererebbe la fine della guerra.

«Il presidente Trump sa, gliel'ho detto ieri, di cosa abbiamo bisogno, di una sola cosa». «Ci serve, ma non significa che lo useremo», ha continuato. «Perché se lo avremo, penso che sarà una pressione ulteriore su Putin per sedersi e parlare».

13:58
13:58
La centrale nucleare di Zaporizhzhia ha di nuovo perso tutta l'energia elettrica esterna

La centrale nucleare di Zaporizhzhia in Ucraina ha perso ieri tutta l'energia elettrica esterna, ed è stata la decima volta che la centrale ha subito una perdita completa di energia esterna dall'inizio del conflitto nel febbraio 2022. L'incidente «sottolinea ancora una volta l'estrema fragilità della situazione di sicurezza nucleare presso la centrale», ha affermato il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) Rafael Grossi.

Dopo la disconnessione, i generatori diesel di emergenza sono entrati in funzione.

«È profondamente preoccupante che la centrale nucleare di Zaporizhzhya, la più grande d'Europa, sia stata nuovamente isolata da ogni fonte di energia esterna. Il sito, che si trova in prima linea, continua a essere in pericolo. Ogni interruzione di corrente rappresenta un rischio reale per la sicurezza nucleare e aumenta la probabilità di un incidente nucleare», ha aggiunto Grossi.

12:29
12:29
Zelensky: «Il mio obiettivo è la pace poi non mi candiderò»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato in un'intervista che non intende guidare il paese in tempo di pace. Ha anche promesso di chiedere al parlamento ucraino di indire elezioni qualora si raggiungesse un cessate il fuoco.

Alla domanda di Barak Ravid, nel programma «The Axios Show», se considererebbe concluso il suo incarico una volta finita la guerra, Zelensky ha risposto che sarebbe «pronto» a dimettersi. «Il mio obiettivo è porre fine alla guerra», non continuare a candidarmi, ha affermato il leader ucraino.

Zelensky ha affermato di aver detto a Trump, durante l'incontro di martedì, che se ci sarà un cessate il fuoco «potremo usare questo periodo di tempo e io potrò dare questo segnale al parlamento».

Il presidente ucraino ha inoltre affermato di comprendere che le persone potrebbero desiderare «un leader con (...) un nuovo mandato» per prendere le decisioni cruciali necessarie per raggiungere una pace a lungo termine.

Il leader ucraino è stato eletto con una valanga di voti nel 2019. Se non fosse stato per la guerra, il suo mandato quinquennale sarebbe terminato nel maggio 2024.

08:06
08:06
«Abbattuto un jet SU-34 russo»

Le forze di difesa ucraine hanno annunciato di aver abbattuto un caccia russo SU-34 nel settore di Zaporizhzhia. Lo scrive l'Aeronautica militare ucraina su Telegram.

Il caccia è stato abbattuto intorno alle 04:00 locali (le 03:00 in Svizzera), mentre conduceva attacchi con bombe aeree teleguidate.

Sempre secondo le forze ucraine, la scorsa notte l'Ucraina è stata attaccata da 176 droni Shahed, Gerbera e di altri tipi. La difesa aerea ha annunciato di averne abbattuti 150; 13 hanno colpito otto località, mentre i frammenti di un drone abbattuto hanno colpito una località.

Da parte sua il ministero della difesa russo, citato dalla Tass, ha annunciato che la sua contraerea ha «intercettato o distrutto» nella notte 55 droni ucraini ad ala fissa.

06:26
06:26
Il punto alle 6:00

«La Russia vuole un mondo in cui la forza bruta prevalga sul diritto internazionale. La Russia non vuole la pace: la Russia è pronta a portare miseria e sofferenza a tutti». Lo ha detto il presidente lettone, Edgars Rinkevics, intervenendo oggi all'Assemblea generale delle Nazioni unite in corso a New York.

Ribadendo che la Russia deve rispondere di fronte a una corte internazionale per i crimini compiuti in Ucraina, Rinkevics ha sottolineato che l'Onu rimane l'organizzazione internazionale dal cui operato la pace nel mondo massimamente dipende.

«L'Onu non è un'organizzazione perfetta, ma non ne abbiamo di migliori: è l'unica organizzazione veramente globale con a cuore il rispetto e la promozione di un ordine mondiale basato su regole certe - ha continuato il politico lettone -. A ottant'anni dalla sua fondazione, l'Onu deve essere solo riformato per poter esercitare il suo ruolo rispondendo alle mutate condizioni del panorama internazionale».