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Kiev: «Mosca ci chiede di cedere i territori ucraini prima della tregua»

La prima sessione tra delegazioni russa e ucraina è terminata dopo quasi due ore di discussioni – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Kiev: «Mosca ci chiede di cedere i territori ucraini prima della tregua»
Red. Online
16.05.2025 06:22
23:06
23:06
«Mosca ha chiesto il ritiro ucraino da 4 regioni occupate»

Le richieste avanzate dalla delegazione di Mosca ai negoziati di Istanbul, e ritenute «irricevibili» da Kiev, includono il ritiro totale dell'Ucraina dalle quattro regioni parzialmente occupate dalle forze russe: Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson. Lo conferma una fonte dell'ufficio presidenziale ucraino al Kyiv Independent.

20:26
20:26
Trump senza accordo avverte lo zar: «Dobbiamo trovare una soluzione e lo faremo»

Donald Trump comprensivo ma non troppo. Sempre più frustrato dalla mancanza di una svolta nei colloqui per mettere fine alla guerra in Ucraina il presidente americano chiude la sua missione in Medio Oriente dicendo di capire perché Vladimir Putin non sia andato a Istanbul ma allo stesso tempo avvertendo lo zar che se non sarà trovata una soluzione al più presto potrebbero esserci ripercussioni per la Russia.

«Io me ne torno a casa», ha dichiarato The Donald ai giornalisti al seguito confessando di essere ansioso di «vedere il suo bellissimo nipote», il figlio di Tiffany che ha partorito due giorni fa. Ma, più seriamente, ha insistito di voler incontrare il leader del Cremlino al più presto, convinto dell'idea che soltanto un faccia a faccia possa sbloccare lo stallo. «Non è andato», a Istanbul «e lo capisco. Ma dobbiamo trovare una soluzione e lo faremo. In media, ogni settimana vengono uccisi cinquemila giovani», ha detto il presidente americano parlando con i giornalisti al seguito prima di partire da Abu Dhabi dando l'impressione che ci potrebbe essere almeno un contatto telefonico già nei prossimi giorni. «È arrivato il momento». Anche il portavoce dello zar, Dmitri Peskov, ha concordato che l'incontro tra i due leader «è certamente necessario» ma ha messo un freno sui tempi. «Un vertice del genere deve essere preparato e deve essere produttivo, preceduto da negoziati tra esperti, consultazioni, una lunga e intensa preparazione».

Quanto alla possibilità che neanche un faccia a faccia possa portare ad una soluzione, Trump ha spiegato che «almeno lo sapremo e se non risolveremo sarà molto interessante». Cosa il commander-in-chief intenda con queste parole è troppo presto per dirlo, in passato ha minacciato la Russia di ulteriori sanzioni accusando Putin di non voler cessare la guerra. A inizio marzo il presidente avvertì che stava «considerando seriamente l'imposizione di sanzioni su larga scala» e dazi contro Mosca fino al raggiungimento di un cessate il fuoco e di un accordo di pace perché «la Russia sta letteralmente 'martellando' l'Ucraina sul campo di battaglia in questo momento». Venti giorni dopo si definì perfino «incazzato» con il leader del Cremlino minacciando di imporre tariffe dal 25% al 50% contro gli acquirenti di petrolio russo se Mosca avesse continuato ad ostacolare i suoi sforzi. «Se io e la Russia non riusciremo a raggiungere un accordo per fermare lo spargimento di sangue in Ucraina e io riterrò che sia stata colpa della Russia applicherò dazi secondari sul petrolio, su tutto il petrolio proveniente russo», aveva avvertito.

Minacce ribadite il 26 aprile, dopo il suo colloquio con Volydymyr Zelensky a San Pietro a margine dei funerali di Papa Bergoglio. E di nuovo una settimana fa, il tycoon ha minacciato non meglio precisate sanzioni contro la Russia se non rispetterà il cessate-il-fuoco che non ha ancora mai accettato. Toni molto meno concilianti nei confronti di Mosca rispetto agli inizi del suo mandato, segno che la pazienza del presidente americano sta per scadere.

20:22
20:22
A Istanbul intesa solo sui prigionieri, non sulla tregua

Russi e ucraini, dopo tre anni e mezzo di guerra, si sono ritrovati faccia a faccia per tentare di avvicinare le proprie posizioni. E' questo il risultato più rilevante arrivato da Istanbul, nella misura in cui questo round di colloqui diretti rischiava addirittura di saltare dopo gli insulti reciproci volati alla vigilia.

Quanto alla sostanza, le parti hanno concordato un nuovo scambio di mille prigionieri e si è cominciato a discutere di una possibile tregua, ma su questo fronte la strada resta in salita. Perché se la delegazione inviata dal Cremlino si è detta «soddisfatta» dei negoziati, lasciando aperto uno spiraglio anche ad un incontro Putin-Zelenky, Kiev ha accusato Mosca di «richieste territoriali irricevibili» come condizione per un cessate il fuoco.

Al palazzo presidenziale Dolmabahce i colloqui diretti russo-ucraini, i primi dal marzo del 2022, sono stati preceduti da una serie di incontri preparatori con i mediatori, la Turchia padrona di casa e gli Stati Uniti. Le aspettative non erano alte, soprattutto dopo il forfait di Vladimir Putin e la conseguente assenza al tavolo di Volodymyr Zelensky. Tanto che Donald Trump, che fino all'ultimo aveva sperato nell'incontro tra due leader rivali in Turchia, all'inizio della giornata ha rinunciato all'idea di volare a Istanbul per suggellare un faccia a faccia che sarebbe stato storico.

Qualcosa nella città sul Bosforo si è comunque mosso. Le due delegazioni, guidate dal ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov e dal consigliere presidenziale russo Vladimir Medinsky, si sono confrontate per un'ora e 40 minuti, affiancati dai turchi. L'accordo è arrivato su uno scambio di prigionieri «mille per mille» nei «prossimi giorni», hanno fatto sapere i russi. «Un ottimo risultato», anche secondo gli ucraini.

Riguardo invece all'altra priorità di Kiev, quella della tregua, c'è stata una fumata nera. Umerov ha spiegato che le parti «hanno scambiato» idee su «alcune modalità» per arrivare all'interruzione delle ostilità, mentre Medinsky ha confermato che ora i due team dovranno «presentare» e «descrivere nei dettagli» la loro «visione». In concreto tuttavia la sensazione è che Mosca continui a prendere tempo: fonti ucraine hanno riferito che i delegati russi hanno insistito sul ritiro delle forze di Kiev da «gran parte del territorio» occupato. Fumo negli occhi per i mediatori di Zelensky, che hanno gestito la situazione «con calma» e hanno illustrato le loro posizioni, è stato riferito.

Altro punto chiave per gli ucraini era quello di organizzare quanto prima un incontro tra i due capi di Stato, che sarebbe il primo dall'inizio dell'invasione. Umerov a Istanbul ha ribadito che questo meeting «dovrebbe essere il prossimo passo» nel percorso verso la pace. I negoziatori del Cremlino hanno fatto sapere di aver «preso nota di questa richiesta».

Il governo turco, tirando le fila del negoziato, ha voluto guardare al bicchiere mezzo pieno. Anche perché, secondo quanto reso noto dal ministro degli Esteri Hakan Fidan, i due team hanno concordato «in linea di principio» di incontrarsi di nuovo. Poco più lontano da Istanbul, invece, gli alleati occidentali di Kiev hanno smorzato gli entusiasmi: «La posizione russa non può essere definita in alcun modo costruttiva», hanno denunciato da Tirana i leader dei volenterosi (Starmer, Macron, Tusk e Merz) in una dichiarazione congiunta dopo una riunione a cui ha partecipato anche Zelensky, con Trump in videocollegamento. Mentre per l'Ue Ursula von der Leyen è tornata a evocare sanzioni contro Mosca, che includerebbero il divieto di accesso al gasdotto Nord Stream e una stretta sulle banche.

I riflettori a questo punto tornano sulla Casa Bianca, che il Cremlino continua a considerare l'unico interlocutore. Trump, rientrando dalla sua missione in Medio Oriente, ha insistito di «volere incontrare Putin il prima possibile», aggiungendo che nel frattempo potrebbe chiamare ancora una volta lo zar, per capire le sue reali intenzioni. Un vertice tra i due leader è considerato «necessario» anche dal Cremlino. Ma «prima», ha osservato Dmitry Peskov, «occorre una preparazione adeguata».

18:31
18:31
Medinsky: concordato di preparare rispettivi piani tregua

Nei colloqui di Istanbul le delegazioni russa e ucraina hanno concordato che ciascuna delle parti presenti «la propria visione di un possibile cessate il fuoco» e hanno ritenuto «opportuno continuare i negoziati».

Lo ha detto il capo delegazione russo Vladimir Medinsky, citato dall'agenzia Ria Novosti.

Dal canto suo il ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov ha detto a Ukrainska Pravda che «lo scopo dei colloqui era discutere di un cessate il fuoco, di uno scambio di prigionieri e stiamo anche potenzialmente preparando un incontro a livello di leader dei Paesi».

Medinsky e Umerov hanno aggiunto che durante i negoziati a Istanbul, le delegazioni ucraina e russa hanno discusso la possibilità di uno scambio di mille prigionieri ciascuno.

17:01
17:01
«Se i russi rifiutano il cessate il fuoco completo, devono seguire sanzioni severe»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto un colloquio telefonico con il presidente USA Donald Trump insieme al capo dell'Eliseo Emmanuel Macron, al cancelliere tedesco Friedrich Merz, al primo ministro britannico Keir Starmer e al premier polacco Donald Tusk.

«Abbiamo discusso dell'incontro di Istanbul. L'Ucraina è pronta a compiere i passi più rapidi possibili per raggiungere una vera pace, ed è importante che il mondo mantenga una posizione forte», ha sottolineato Zelensky.

«La nostra posizione: se i russi rifiutano un cessate il fuoco completo e incondizionato e la fine delle uccisioni, devono seguire sanzioni severe. La pressione sulla Russia deve essere mantenuta finché la Russia non sarà pronta a porre fine alla guerra. Grazie a tutti coloro che nel mondo stanno aiutando», ha aggiunto.

15:40
15:40
«Al via l'incontro fra Macron, Merz, Tusk, Starmer e Zelensky»

Incontro in corso a Tirana tra Emmanuel Macron, Friedrich Merz, Keir Starmer, Donald Tusk e Voldymyr Zelensky. Lo rende noto l'Eliseo. L'incontro avviene dopo la sessione plenaria del summit della Comunità Politica Europea.

14:44
14:44
Von der Leyen: «Lavoriamo a una prossima serie di sanzioni»

«Gli oratori che mi hanno preceduto hanno descritto le montagne russe degli ultimi giorni. Per essere chiari: vogliamo la pace. E stiamo lavorando a una prossima serie di sanzioni. Gli elementi principali di questo pacchetto saranno, ad esempio: il divieto di accesso a Nord Stream; ulteriori elenchi della flotta ombra; un tetto massimo di prezzo più basso per il greggio; e più sanzioni sul settore finanziario russo». Lo ha annunciato Ursula von der Leyen alla sessione plenaria del vertice della Cpe.

«Il solo fatto di essere seduti qui oggi, insieme a te, Volodymyr, è la prova della nostra ferrea unità. Per tre lunghi anni abbiamo dimostrato la nostra unità, la nostra determinazione e una cooperazione sempre maggiore, per difendere la sovranità dell'Ucraina, per trovare un percorso verso una soluzione di pace e forti garanzie di sicurezza per l'Ucraina», ha sottolineato von der Leyen.

«Per tutto il percorso la maggior parte dei membri del Cpe ha appoggiato le dure sanzioni contro la Russia. Queste sanzioni stanno colpendo. Le entrate russe da petrolio e gas sono diminuite di quasi l'80% rispetto a prima della guerra. Il deficit della Russia è alle stelle. I tassi di interesse sono proibitivi. L'inflazione è in aumento, ben oltre il 10%. E siamo pronti a fare di più per portare il Presidente Putin al tavolo dei negoziati», ha concluso.Vertice

14:38
14:38
Kiev: «Mosca ci chiede di cedere i territori ucraini prima della tregua»

Mosca chiede a Kiev di cedere territori ucraini prima del cessate il fuoco: lo afferma un responsabile ucraino all'Afp al termine dei colloqui a Istanbul.

14:32
14:32
Concluso dopo quasi 2 ore l'incontro tra Russia e Ucraina

La prima sessione tra delegazioni russa e ucraina è terminata dopo quasi due ore di discussioni, secondo l'agenzia russa Ria Novosti, che cita una fonte nel ministero degli Esteri russo.

14:31
14:31
Kiev: «Mosca avanza richieste inaccettabili»

L'Ucraina afferma che la Russia avanza «richieste inaccettabili» per far fallire i colloqui: lo afferma una fonte diplomatica di Kiev all'Afp.

13:58
13:58
Keller-Sutter: «Kiev sembra pronta a sedersi al tavolo delle trattative»

La presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter spera in colloqui per la pace fra Ucraina e Russia. Kiev sembra pronta a sedersi al tavolo delle trattative, ha detto al suo arrivo al vertice della Comunità politica europea (CPE) a Tirana.

«Vedremo se si arriverà a una soluzione o no», ha affermato riferendosi agli incontri di Istanbul fra Mosca e Kiev. La situazione sembra però abbastanza tesa. Domenica - quando la presidente sarà a Roma per l'intronizzazione del Papa - «forse ci sarà più chiarezza», ha sottolineato.

Keller-Sutter rappresenta la Svizzera nella capitale albanese per il vertice europeo. Qui incontrerà «quasi tutti». Un colloquio più lungo è previsto che la premier danese Mette Frederiksen. Copenaghen prenderà in luglio la presidenza della Consiglio dell'Unione europea per sei mesi.

All'incontro di Tirana sono stati invitati 47 fra capi di governo e di Stato, così come le istituzioni europee.

13:57
13:57
«Un vertice Putin-Trump è necessario ma va preparato»

Un vertice tra i presidenti americano Donald Trump e russo Vladimir Putin sarebbe «necessario», ma prima occorre effettuare la preparazione adeguata. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti.

13:47
13:47
Zelensky: «La delegazione russa a Istanbul? Di basso livello, non può decidere»

«Potete vedere la delegazione russa che è arrivata in Turchia è di basso livello, non credo possa decidere. La nostra priorità è un cessate il fuoco pieno e incondizionato. E non credo che la delegazione russa che oggi è in Turchia possa concordarlo».

Lo ha detto Volodymyr Zelensky al vertice di Tirana. «Il mondo dovrà rispondere, la sua reazione dovrà essere forte, con incluse nuove sanzioni», ha sottolineato.

13:11
13:11
Al via a Istanbul l'incontro tra ucraini e russi

È cominciato l'incontro tra le delegazioni ucraina e russa a Istanbul. Lo scrive Sky News.

13:08
13:08
Kiev: «Nessun legame con i negoziati del 2022»

Il capo dell'ufficio del presidente dell'Ucraina, Andriy Yermak ha affermato su X che i russi stanno cercando di legare gli attuali negoziati a quelli del 2022 «ma l'unica cosa che lega i negoziati è la città di Istanbul e niente di più».

Yermak ha chiarito che l'attuale processo negoziale si inserisce in un contesto completamente diverso e che l'Ucraina non permetterà un ritorno alle condizioni e alle narrazioni dell'inizio di una guerra su vasta scala.

12:01
12:01
Medinsky incontra i delegati americani prima dell'incontro con quelli ucraini

Vladimir Medinsky, il capo della delegazione russa giunta a Istanbul per negoziare con funzionari dell'Ucraina, ha incontrato rappresentanti degli Stati Uniti, prima dell'incontro diretto con la delegazione di Kiev, presso il palazzo Dolmabahce, che dovrebbe iniziare a breve. Lo riferisce la stampa turca.

Il segretario di Stato, Marco Rubio, il rappresentante speciale per l'Ucraina, Keith Kellogg, e l'ambasciatore statunitense ad Ankara, Tom Barrack, fanno parte della delegazione americana a Istanbul, che ha avuto colloqui in mattinata con gli ucraini.

11:19
11:19
Von der Leyen: «Dobbiamo aumentare la pressione verso Putin con più sanzioni»

«Zelensky era pronto a incontrare Putin, ma lui no. E ciò mostra che noi dobbiamo aumentare la pressione, con più sanzioni» nei confronti di Mosca. «Noi vogliamo la pace, e per questo dobbiamo aumentare le sanzioni». Lo ha detto la presidente della Commissione Ursula von der Leyen a margine del vertice della Comunità politica europea (CPE).

Il primo ministro del Regno Unito Keir Starmer ha da parte sua affermato: «Credo che quello che abbiamo visto ieri e durante la notte sia l'ennesima prova che Putin non fa sul serio riguardo alla pace». «Sta tergiversando, ed è per questo che oggi è un'opportunità davvero importante per lavorare con i colleghi per assicurarci che siamo assolutamente uniti».

10:55
10:55
Trump: «Vediamo cosa succede a Istanbul»

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che tornerà a Washington dopo aver concluso il suo tour nel Golfo. "Vediamo cosa succede tra Russia e Ucraina", ha detto, riferendosi ai colloqui Russia-Ucraina che si stanno svolgendo a Istanbul, come riporta Reuters sul sito.

10:45
10:45
Kiev insiste: «La priorità nei colloqui è una tregua incondizionata»

La priorità dell'Ucraina nei colloqui con la Russia è il «cessate il fuoco incondizionato»: lo afferma il capo dell'ufficio del presidente ucraino, Andriy Yermak presente all'incontro con gli Usa e la Turchia, che precede i colloqui diretti con i russi.

10:34
10:34
Trump: «Voglio incontrare Putin il prima possibile»

Il presidente Donald Trump afferma di voler incontrare Putin «non appena possibile». Trump è oggi ad Abu Dhabi nell'ambito del suo tour nei paesi del Golfo.

10:31
10:31
Pechino: «I negoziati tra Russia e Ucraina portino a un accordo equo»

La Cina auspica che i colloqui in Turchia tra Russia e Ucraina, i primi diretti in oltre tre anni, possano portare a un accordo equo e duraturo.

«La nostra posizione sulla crisi è sempre stata coerente e chiara - ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian, nel briefing quotidiano -. Noi sosteniamo tutti gli sforzi dedicati alla pace e ci auguriamo che le parti interessate proseguano il dialogo e i negoziati per un accordo di pace equo, duraturo e vincolante, accettabile per tutti». L'auspicio, inoltre, è che «tutte le parti interessate mantengano i loro impegni per arrivare a una risoluzione politica della crisi».

09:56
09:56
I negoziati diretti tra Ucraina e Russia cominceranno «a breve»

Si è appena concluso a Istanbul un incontro tra alti funzionari ucraini e rappresentanti di Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Germania. L'incontro, riporta il Guardian, precede i negoziati diretti tra ucraini e russi che cominceranno a breve.

09:40
09:40
«Raid russo alla vigilia dei colloqui, un morto nel Kharkiv»

Alla vigilia dei colloqui a Istanbul tra ucraini e russi, stamattina un attacco con droni russi ha colpito Kupyansk, nel Kharkhiv provocando un morto e quattro feriti. Lo riferisce il presidente della regione Oleg Sinegubov su Telegram.

«Il nemico ha attaccato la città di Kupyansk intorno alle 8 del mattino. Una donna di 55 anni è stata uccisa. Altri quattro uomini - di 58, 49, 40 e 53 anni - sono rimasti feriti», spiega Sinegubov.

06:33
06:33
Oggi a Istanbul sull'Ucraina «incontri in diversi formati»

Il ministero degli Esteri turco ha fatto sapere in una nota che gli incontri sull'Ucraina si terranno oggi in diversi formati.

Ieri sera il ministro Hakan Fidan ha visto la delegazione russa guidata da Vladimir Medinskiy, giunta a Istanbul per colloqui con i funzionari dell'Ucraina, presso il palazzo Dolmabahce.

Al termine, ha detto che oggi a Istanbul ci saranno incontri trilaterali tra turchi, ucraini e russi da una parte, e turchi, americani e ucraini dall'altra. «Si terrà un altro ciclo di incontri in diversi formati - ha precisato -. All'ordine del giorno sono previsti negoziati trilaterali tra Stati Uniti, Ucraina e Turchia e Federazione Russa, Ucraina e Turchia. Non è ancora certo - ha aggiunto - se si terrà un incontro nel formato quadrilaterale (Stati Uniti, Russia, Ucraina e Turchia)». 

06:22
06:22
Il punto alle 6.00

Il primo ministro britannico Keir Starmer ha dichiarato che il presidente russo Vladimir Putin deve «pagare il prezzo per il suo rifiuto di fare la pace» con l'Ucraina, in vista del vertice della Comunità politica europea in Albania. «La tattica di Putin di tergiversare e temporeggiare, mentre continua a uccidere e a causare spargimenti di sangue in tutta l'Ucraina, è intollerabile», ha affermato Starmer in una dichiarazione prima del vertice, che si terrà il giorno in cui dovrebbero svolgersi in Turchia i colloqui tra funzionari russi e ucraini.