La polemica

Kylie Jenner e quel volo di 17 minuti: anche i ricchi inquinano

L'imprenditrice social è stata bersagliata di critiche per essersi spostata con il suo jet per una tratta brevissima – Ma non è l'unico caso, tant'è che l'aviazione privata è sotto accusa
Marcello Pelizzari
21.07.2022 15:30

I social, è risaputo, non perdonano. Soprattutto di fronte agli sprechi. Prendete Kylie Jenner. Imprenditrice, star televisiva, modella. A voi la definizione che più vi aggrada. Bene, la 24.enne è finita nell’occhio del ciclone non tanto, o non solo, per aver adoperato il suo jet privato. Ma per aver effettuato un volo di appena 17 minuti.

Il cosiddetto shitstorm è nato proprio da un’instagrammata di Jenner: una foto assieme al partner, il rapper Travis Scott, sulla pista di un aeroporto. «Vuoi prendere il mio o il tuo?» la domanda, più che retorica, riferendosi ai due aerei presenti nello scatto.

Nello specifico, lo scorso 12 luglio Jenner è partita da Van Nuys, Los Angeles, per la vicina Camarillo. Poco prima, era arrivata a Van Nuys da Thermal, sempre a bordo del suo Bombardier BD 700, con un altro viaggio lampo: 27 minuti.

Drake, Wahlberg e Mayweather

Apriti cielo, letteralmente. La socialite è stata attaccata e, ancora, attaccata per il suo «assoluto disprezzo per il pianeta». Di più, è stata definita una «criminale climatica». Secondo le stime, quel volo di 17 minuti ha emesso una tonnellata di CO2. Di per sé non una quantità industriale, ma rappresenta un quarto dell’impronta carbonica annuale di una persona media a livello globale.

Jenner, leggiamo sul Guardian, lo scorso giugno aveva addirittura preso un volo di nove minuti. In ogni caso, non è la sola celebrità a sfruttare l’aeroplano per gli spostamenti. Una questione di immagine, se vogliamo: che figura farebbe se guidasse o, peggio ancora, prendesse mezzi pubblici?

Spulciando Celebrity Jets, un account che monitora gli spostamenti dei VIP, è possibile trovare altre chicche: il rapper Drake ha preso un volo di 18 minuti da Hamilton a Toronto, mentre l’attore-palestrato Mark Wahlberg, fra i vari viaggi, ne ha effettuato uno di 23 minuti da Dublino alla contea di Clare.

Alcuni di questi voli, è stato spiegato, servono a parcheggiare un apparecchio in una posizione ritenuta più comoda o meno costosa. Oppure fanno parte di spostamenti a tappe. Altri, però, sembrano seguire logiche bizzarre o assecondare veri e propri capricci. Come spiegare, altrimenti, i 14 minuti che da Las Vegas hanno portato l'ex pugile Floyd Mayweather a Henderson e i successivi 10 per tornare subito indietro?

Il 4% delle emissioni

«Non sono sorpreso che le persone siano arrabbiate» ha affermato Jack Sweeney, il creatore di Celebrity Jets. «Hanno ragione». I jet privati, da soli, rappresentano il 4% delle emissioni dell’aviazione secondo un vecchio studio del 2016. Di per sé, ancora, nulla di trascendentale. Gli aerei privati, però, emettono più di un singolo Paese come la Danimarca. E siccome trasportano, nella maggior parte dei casi, poche persone, sono da 5 a 14 volte più inquinanti rispetto agli aerei commerciali e 50 volte più inquinanti dei treni.  

Anche i ricchi inquinano, insomma. Soprattutto i ricchi. Per tacere del fatto che conosciamo soltanto il lato più famoso della vicenda, Kylie Jenner e compagnia, senza considerare che negli Stati Uniti c’è un’élite piuttosto allargata che può permettersi di volare per conto proprio.

Dagli anni Novanta, le emissioni dei jet privati in America sono aumentate e aumenteranno ancora con l’introduzione di nuovi modelli ancora più grandi e, purtroppo, inquinanti. Ma il fenomeno, per quanto radicato, non è solo statunitense: sempre il Guardian, ad esempio, ha riferito che nel 2019 un decimo di tutti i voli in partenza dalla Francia era legato a jet privati (con tratte, nella metà dei casi, di meno di 500 chilometri). Non finisce qui, perché l’1% della popolazione mondiale è responsabile della metà delle emissioni associate al volo. Roba da matti. E, dicevamo, da ricchi.

Che cosa dice Biden

Negli Stati Uniti, concludendo, anche grazie all’amministrazione Biden è cresciuta la sensibilità verso la sostenibilità e la riduzione delle emissioni. L’obiettivo è un taglio, netto, del 20% nel settore dell’aviazione entro il 2030. Concretamente, però, l’America poco o nulla ha fatto e sta facendo per far sì che la promessa venga mantenuta.

E i ricchi? Dovrebbero dare l’esempio e abbandonare i voli privati, sostengono a gran voce attivisti e utenti social. In alternativa, potrebbero almeno utilizzare combustibile sostenibile o compensare le emissioni. Ma Kylie Jenner, quando ha postato quella foto, pensava a tutt’altro.

In questo articolo: