La BBC «avrebbe dovuto agire prima sul caso del video di Trump»

La BBC avrebbe dovuto agire prima, una volta emerso il caso del montaggio artefatto in un documentario del discorso tenuto dal presidente americano Donald Trump a Capitol Hill nel 2021. Lo ha detto il presidente dell'emittente pubblica britannica, Samir Shah, nel corso di un'audizione davanti alla Commissione per la Cultura e i Media della Camera dei Comuni, sottolineando di «pentirsi per gli errori» che sono stati compiuti.
Lo scandalo aveva portato a un terremoto ai vertici della tv di Stato, con le dimissioni del direttore generale Tim Davie e della ceo di BBC News, Deborah Turness, oltre alla minaccia di un'azione legale miliardaria da parte del leader Usa. «Mi assicurerò personalmente che la BBC continui a intraprendere le azioni necessarie in futuro per mantenere la fiducia del pubblico», ha affermato Shah, ribadendo l'importanza «di un giornalismo indipendente e di alta qualità nella società polarizzata di oggi».
Prima di lui aveva risposto alle domande dei deputati Michael Prescott, il consulente autore del rapporto sulle violazioni dell'imparzialità da parte dell'emittente al centro del caso, che era stato reso pubblico dal quotidiano filo-Tory Daily Telegraph.
L'ex giornalista del Sunday Times di Rupert Murdoch e attuale boss di una società di pr, Hannover, che collabora con l'opposizione conservatrice, ha dichiarato di non avere idea di come il rapporto sia arrivato al giornale e negato ogni suo coinvolgimento nella fuga di notizie. Prescott ha poi affermato di non avere particolari pregiudizi politici, dicendosi una persona di «centro», oltre a sostenere che «probabilmente» il montaggio artefatto non ha danneggiato Trump, di cui fra l'altro non condivide la linea politica.
Mentre il membro del cda in quota Tory, Robbie Gibb, ex consigliere di Downing Street all'epoca dei governi conservatori, ha respinto le voci, emerse sui media e riprese oggi nell'audizione, rispetto a un suo ruolo nell'aver alimentato le accuse sulla violazione della storica imparzialità attribuita alla BBC, rispetto al caso Trump ma anche nella copertura della rappresaglia israeliana contro i palestinesi a Gaza e dei diritti dei transgender. «E' un'assurdità pensare a un colpo di stato interno orchestrato dal consiglio di amministrazione», ha detto Gibb.