La BCE rassicura i bulgari: «Sulle banconote non c'è il diavolo»

Manifestazioni di protesta in Bulgaria contro l'introduzione dell'euro, prevista a partire dal 1. gennaio 2026, si sono svolte ieri a Sofia e in diverse altre città – Varna, Pleven, Russe, Veliki Trnovo – su iniziativa del partito nazionalista Vazrazhdanje (Rinascita, all'opposizione). Il leader del partito, Kostadin Kostadinov, ha chiesto le dimissioni del governo per una decisione che a suo avviso peggiorerà ulteriormente la situazione economica e finanziaria della Bulgaria. «Il messaggio è uno solo: le dimissioni di questo governo per poter salvare la Bulgaria e salvare il lev bulgaro», ha detto Kostadinov parlando ai giornalisti nel corso della protesta davanti alla sede della Banca nazionale bulgara.
Citato dai media regionali, il leader nazionalista ha aggiunto che l'eurozona sta crollando, come dimostra a suo dire il precario stato dell'economia in Francia, Germania e Italia. «Non c'è un solo motivo per le dimissioni di questo governo, ve ne sono centinaia», ha affermato Kostadinov che si è riferito in particolare all'enorme deficit di bilancio, all'inflazione, alla corruzione dilagante e all'assenza di una qualsiasi iniziativa in politica estera. «Libertà per il lev», «L'imposizione dell'euro da parte della mafia porterà alla bancarotta finanziaria della Bulgaria» sono alcune delle scritte comparse su cartelli e striscioni dei manifestanti, che hanno firmato una petizione a favore del mantenimento del lev.
La disinformazione social
Un movimento alimentato dalla disinformazione via social. In molti gruppi religiosi è infatti diventato virale un video in cui viene spiegato che la banconota da 50 euro, se piegata in un certo modo e avvicinata a uno specchio, può raffigurare un demone o un diavolo cornuto.
Tanto che – complice la ricondivisione da parte dei movimenti anti-euro – la Banca centrale europea (BCE) è stata chiamata a esprimersi. In particolare, è stata l'emittente radiofonica Bnr a chiedere conto alla BCE delle «inclinazioni sataniche» dell'istituzione monetaria europea e delle sue banconote. Un portavoce ha assicurato che le immagini di un presunto diavolo o demone, che potrebbero apparire quando la banconota da 50 euro viene piegata, non fanno in alcun modo parte del design e del concetto dell'unità monetaria. Il design dell'attuale serie si basa sul tema «epoche e stili».

Il fronte delle banconote in euro di entrambe le serie raffigura finestre e porte, che simboleggiano lo spirito europeo di apertura e cooperazione. I ponti sul retro simboleggiano la comunicazione tra i popoli d'Europa, nonché tra l'Europa e il resto del mondo, ulteriormente sottolineata dalla rappresentazione geografica dell'Europa. «Altre immagini che potrebbero apparire quando le banconote vengono piegate in un certo modo non sono intenzionali e non hanno nulla a che fare con il loro design».
Nel 2026, dunque, in Bulgaria l'euro sostituirà il lev, a 18 anni di distanza dall'adesione all'Unione europea. I sondaggi, però, dicono che oltre il 65% della popolazione ritiene il proprio Paese non pronto per l'introduzione della moneta unica.