Aviazione

La Cina sfida (ancora) l'Occidente: in arrivo un aereo per il lungo raggio?

Il successo interno del Comac C919 starebbe spingendo il costruttore a sviluppare anche una versione widebody, il C939 – Pechino aveva già avviato una collaborazione con la Russia per il C929: «Quel progetto avanza ma senza Mosca»
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Marcello Pelizzari
15.05.2024 15:15

C'era da aspettarselo, d'accordo, a maggior ragione considerando le spinte politiche di cui ha goduto e gode tuttora il progetto. Eppure, i dati rimangono sorprendenti: sì, il lucrativo mercato nazionale cinese sta premiando, e non poco, il Comac C919. Air China e China Southern Airlines, lo scorso aprile, hanno ordinato ciascuna cento esemplari del jet cinese a corto e medio-raggio. Uno smacco, proprio così, ad Airbus (sembrano lontani i tempi della maxi-commessa da quasi 300 velivoli) e soprattutto Boeing. Nell'autunno del 2023, d'altro canto, il C919 aveva già superato la soglia psicologica dei mille ordini. 

Un successo, dunque. Al quale, presto, potrebbe aggiungersene un altro. Già, perché aeroTELEGRAPH e altri portali specializzati riferiscono che il produttore cinese stia già ragionando (se non addirittura lavorando) su un nuovo modello. Un aereo a lungo raggio, stavolta, chiamato C939. L'obiettivo del Partito Comunista – non dipendere più, tecnologicamente, dall'Occidente – sembrerebbe insomma allargarsi sempre più. A darne notizia, per primo, è stato il quotidiano South China Morning Post. Comac, fra le altre cose, avrebbe già sviluppato il progetto di base. Tuttavia, ci vorranno ancora diversi anni prima di arrivare a un prototipo. 

La Russia, intanto, si sarebbe defilata

A ben vedere, il C939 non sarebbe il primo modello a lungo raggio sviluppato dalla Commercial Aircraft Corporation of China, o semplicemente Comac, entità statale cui dobbiamo appunto il C919. Comac, a suo tempo, aveva infatti avviato una collaborazione con il conglomerato russo UAC, nel frattempo confluito nel gigante Rostec, creato nel 2006 su volere di Vladimir Putin per raggruppare tutte le aziende aeronautiche e aerospaziali russe, come Sukhoi, Irkut e Tupolev. Collaborazione incentrata su un aereo a lungo raggio, un widebody da 250-350 posti, denominato CRAIC CR929. Stando alle indiscrezioni, questo progetto ha sì perso pezzi, segnatamente la collaborazione con la Russia, complici le pesanti sanzioni occidentali che hanno colpito il settore aerospaziale, ma sarebbe «in pieno svolgimento». Semplicemente, il modello è stato ribattezzato C929.

Perché un secondo aereo a lungo raggio?

Bene, ma che senso avrebbe allora mettere le mani e la testa su un secondo aereo a lungo raggio? Difficile a dirsi. Anche perché qui entriamo, davvero, nel campo delle speculazioni. Sappiamo che nelle intenzioni del costruttore, Comac, il C929 dovrebbe arrivare sul mercato con un minimo di 280 e un massimo di 350 passeggeri a seconda delle configurazioni. Lo stesso South China Morning Post, circa il C939, non si è spinto oltre. Ribadendo, semmai, che il portale Simpe Flying nel 2021 aveva riferito di piani per una macchina da 390-400 posti. Detto in altri termini: se il C919 è un diretto concorrente degli Airbus A320 e dei Boeing 737, il C929 teoricamente rappresenterebbe un'alternativa agli Airbus A330-900 e A350-900, oltre al Boeing 787, mentre il C939 farebbe a gara con l'A350-1000 e il futuro Boeing 777X.