La Corte costituzionale conferma il divieto di rapporti gay nell'esercito

La Corte costituzionale della Corea del Sud ha confermato una legge che vieta le relazioni tra persone dello stesso sesso nell'esercito. Una decisione che gli attivisti hanno definito una battuta d'arresto per i diritti LGBT. Lo scrive la BBC online.
La Corte ha affermato che le relazioni tra persone dello stesso sesso potrebbero danneggiare la preparazione al combattimento delle truppe e minare la disciplina.
I rapporti omosessuali tra civili, tuttavia, non sono un reato.
Il servizio militare è obbligatorio in Corea del Sud: tutti gli uomini abili al lavoro di età compresa tra i 18 e i 28 anni sono tenuti a prestare servizio per circa 20 mesi.
Gli attivisti hanno condannato la sentenza, affermando che alimenta la violenza e la discriminazione contro i soldati gay. Il divieto «istituzionalizza la discriminazione, rafforza gli svantaggi sistematici delle persone LGBT e rischia di incitare o giustificare la violenza contro di loro, sia all'interno delle forze armate che nella vita quotidiana», sostiene Boram Jang, ricercatore di Amnesty International per l'Asia orientale.