Giappone

La Corte di Osaka blocca la riapertura di una centrale nucleare

Per la prima volta dall’incidente di Fukushima un tribunale giapponese ha giudicato non valida l’approvazione dell’Autorità di regolamentazione di riaprire due reattori
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Ats
04.12.2020 12:02

Per la prima volta dall’incidente di Fukushima un tribunale giapponese ha giudicato non valida l’approvazione dell’Autorità di regolamentazione del nucleare (Nra) alla riapertura di due reattori.

La Corte distrettuale di Osaka ha dato invece ragione a 130 cittadini che nella petizione dicono di ritenere pericolosa la centrale atomica di Oi, gestita dalla Kansai Electric nella prefettura di Fukui, e considerata particolarmente vulnerabile in caso di terremoto.

Mai prima d’ora un giudice aveva bocciato il parere dell’ente governativo, resosi necessario in base alle rigide guide linea introdotte dopo la catastrofe del marzo 2011. I due reattori numero 3 e 4 della centrale di Oi al momento sono spenti da inizio anno per lavori di manutenzione e la Nra aveva approvato gli standard di sicurezza nel 2017, un parere che nella causa legale veniva definito ‘senza alcuna razionalità scientifica’.

La sentenza del tribunale, tuttavia, non avrà effetto se la Nra deciderà di appellarsi alla decisione. All’indomani de disastro nucleare di Fukushima il governo di Tokyo ha imposto lo spegnimento di tutti i reattori nucleari, per un totale di 54, adottando norme di sicurezza più rigide, incluso il rispetto delle direttive contro possibili attacchi terroristici. Attualmente solo 9 reattori sono in funzione distribuiti su cinque centrali atomiche. Il governo ha bisogno di riavviarne almeno 30 per rispettare l’obiettivo di derivare tra il 20 e il 22% del proprio fabbisogno energetico dal nucleare entro l’anno fiscale 2030.