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La disinformazione sul terremoto nell’Oceano Pacifico

In corrispondenza alla diffusione delle prime immagini dello tsunami, sono iniziate a circolare in Rete anche svariate foto e video che non avevano nulla a che fare con l’evento sismico di Kamchatka
©Hernan Contreras
Facta.News
02.08.2025 09:30

Il terremoto del 30 luglio 2025 verificatosi al largo della penisola della Kamchatka, in Russia, ha provocato onde di tsunami in Russia, Giappone e Hawaii (Stati Uniti). Le scosse, la prima delle quali ha raggiunto magnitudo 8.8, hanno generato onde alte fino a cinque metri in Russia e fino a quasi due metri sull’isola di Maui, nelle Hawaii. Svariate zone costiere dell’Oceano Pacifico erano state preventivamente evacuate per limitare i danni.

In corrispondenza alla diffusione delle prime immagini dello tsunami, sono iniziate però a circolare in Rete anche svariate foto e video che non avevano nulla a che fare con l’evento sismico di Kamchatka.

La simulazione

Su X circola un’animazione grafica di uno tsunami che dalla Russia parte e arriva nella costa statunitense del Pacifico. La descrizione del filmato parla dello tsunami partito dalla penisola della Kamchatka, in Russia, e dell’allerta data in alcuni Paesi sul Pacifico.

Tuttavia, il video in questione è stato presentato in maniera fuorviante. La simulazione è stata pubblicata in realtà nel 2016 dall'Ufficio delle Nazioni Unite per la riduzione dei disastri (UNDRR) e mostra la diffusione nell’Oceano Pacifico dello tsunami che ha colpito il Giappone l'11 marzo 2011.

L’onda anomala

Con la notizia dello tsunami, è iniziato a circolare sui social anche un filmato di una spiaggia sommersa da onde anomale, che sarebbe stato girato in una delle zone costiere dell’Oceano Pacifico colpite dallo tsunami di fine luglio.

In realtà il video risale al 2017 e mostra le onde che si infrangono sulla spiaggia di Durban North, in Sudafrica. Anche in passato questo video era già stato diffuso al di fuori del suo contesto originario; ad esempio nel 2023 era stato pubblicato con la falsa affermazione che si trattasse di uno tsunami causato dal terremoto in Turchia e Siria.

Le balene spiaggiate

Subito dopo il terremoto avvenuto nell’Oceano Pacifico, è diventato virale un video di un presunto servizio televisivo giapponese in cui si vedono 4 balene arenate sulle spiagge del Paese per via dello tsunami.

Il filmato proviene effettivamente da un servizio giornalistico dell’emittente giapponese TBS News. Tuttavia, la polizia della prefettura di Chiba, dove si trovavano le balene, ha riportato che questo episodio si è verificato il giorno prima dello tsunami e gli eventi non sono correlati. Secondo la ricercatrice Tajima Yuko del Museo Nazionale di Scienze Naturali di Tokyo, sentita dal quotidiano giapponese Asahi Shimbun, se anche prima del terremoto si fossero verificati rumori sotterranei insoliti, i loro effetti sulle balene rimangono sconosciuti.

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