Pandemia

La Germania dibatte sulle misure anti-COVID

Fra favorevoli e contrari, i primi Länder rompono le linee, con delle fughe in avanti: lo Schleswig-Holstein ha annunciato lo stop delle restrizioni a partire dal 9 febbraio
©EPA/FILIP SINGER
Ats
02.02.2022 20:38

La Germania dibatte sull’opportunità di allentare le misure anti-COVID. E come sempre nel muro contro muro fra favorevoli e contrari, i primi Länder rompono le linee, con delle fughe in avanti.

È il caso dello Schleswig-Holstein, il Land del nord con capoluogo Kiel che oggi ha annunciato lo stop delle restrizioni a partire dal 9 febbraio. Con questo si intende anche il regime del 2G, che permette l’ingresso in negozi, locali e ristoranti soltanto a vaccinati (col booster) e guariti.

La mossa è piaciuta al ministro delle finanze federale, il liberale Christian Lindner, che alla «Bild» ha affermato: «lo Schleswig-Holstein dovrebbe fare scuola a livello federale». E il ministro della giustizia Marco Buschmann ha auspicato più libertà per marzo.

La Germania ha vissuto in autunno un’ondata provocata dalla variante Delta dall’impatto molto grave, e le restrizioni adottate le hanno consentito di attraversare meglio quella di Omicron, tuttora in corso.

Il bollettino di oggi ha registrato oltre 200’000 nuovi casi di contagio, ma la situazione sanitaria è sotto controllo. In questo contesto, i Länder si sono accordati su una riapertura parziale degli stadi al pubblico.

C’è chi però, come il virogolo Christian Drosten, frena, avvertendo che la Germania non può permettersi di allentare le misure troppo presto a causa del cosiddetto «buco» dei vaccinati: nonostante gli sforzi, la popolazione protetta resta molto al di sotto dell’80%, al 74,1%.

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