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La Germania sospende le forniture di armi a Israele

È quanto dichiara il cancelliere federale tedesco Friedrich Merz - L'appello dell'ONU: «Il piano per Gaza City porterà a crimini atroci, Israele si fermi» - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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La Germania sospende le forniture di armi a Israele
Red. Online
08.08.2025 06:49
19:16
19:16
Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu si riunirà domani

Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu si riunirà domani per discutere del piano israeliano di controllo di Gaza. Lo fanno sapere fonti diplomatiche del Palazzo di Vetro.

19:06
19:06
L'ONU: «A Gaza una pericolosa escalation»

Il segretario generale Onu Antonio Guterres «è profondamente allarmato» dalla decisione del governo israeliano di prendere il controllo di Gaza City, «decisione che segna una pericolosa escalation e rischia di aggravare le già catastrofiche conseguenze per milioni di palestinesi, mettendo ulteriormente a repentaglio altre vite, comprese quelle degli ostaggi».

Lo afferma il portavoce in una nota. Guterres ribadisce il suo «urgente appello per un cessate il fuoco permanente, un accesso umanitario senza ostacoli e il rilascio degli ostaggi, esortando con forza Israele a rispettare i suoi obblighi ai sensi del diritto internazionale».

17:39
17:39
L'ambasciatore palestinese all'ONU: «Bisogna fermare il folle piano di Israele»

«Ho visto il presidente del Consiglio di Sicurezza sull'annuncio della massiccia operazione militare israeliana a Gaza. Questa escalation va in totale contraddizione con la volontà della comunità internazionale, della legge internazionale, e anche contro la volontà della maggioranza degli israeliani». Lo ha detto l'ambasciatore palestinese all'Onu, Ryad Mansour.

«È dovere della comunità internazionale agire. Quando è troppo è troppo, non serve più genocidio, più uccisioni, quello che serve è porre fine alla macchina della guerra e la pace», ha aggiunto: «Il nostro obiettivo è fermare Israele dal portare avanti questo piano folle».

La Palestina ha poi chiesto una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza Onu, che potrebbe tenersi oggi o domani. «Noi vorremmo fosse al più presto ma ovviamente deve essere oggetto di consultazioni», ha spiegato Mansour. Nel pomeriggio di oggi, alle 21 svizzere, Mansour ha spiegato che si terrà al Palazzo di Vetro un incontro tra gli ambasciatori del gruppo dei paesi arabi per agire in maniera collettiva.

16:13
16:13
«Uccisi almeno 21 palestinesi»

Sono almeno 21 i palestinesi uccisi oggi negli attacchi israeliani a Gaza: lo afferma al Jazeera citando fonti ospedaliere nella Striscia.

15:07
15:07
A Gaza in aumento i casi di sindrome di Guillain-Barré

A Gaza, la malnutrizione, gli sfollamenti, i campi di accoglienza sovraffollati, la mancanza di servizi igienici, la scarsità di acqua potabile e gli ospedali che non accolgono più malati perché travolti dal grande numero di feriti hanno già causato focolai di malattie infettive come la poliomielite, il colera, l'epatite A e la scabbia.

Lo afferma l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), che si dice inoltre allarmata da «un preoccupante aumento» dei casi di sindrome di Guillain-Barré , una rara malattia neurologica che può portare a un'improvvisa debolezza muscolare o alla paralisi.

Secondo le autorità sanitarie di Gaza, al 31 luglio sono stati registrati 64 casi di sindrome di Guillain-Barré, di cui 27 in bambini e adolescenti di età inferiore ai 15 anni, rispetto ai soli cinque casi all'anno prima dell'inizio delle ostilità nell'ottobre 2023.

L'Onu ha confermato che tre palestinesi sono già morti a causa di questa sindrome. Due delle vittime avevano meno di 15 anni. L'Oms rileva che attualmente non esiste uno stock disponibile di immunoglobuline per via endovenosa, il principale farmaco utilizzato per il trattamento della sindrome di Guillain-Barré.

Questa malattia non è contagiosa e si sviluppa da una precedente infezione, virale o batterica. Nella maggior parte dei casi, i pazienti se curati possono guarire entro poche settimane, mentre eventuali complicazioni - come paralisi dei muscoli della respirazione, sepsi, embolia polmonare o arresto cardiaco - portano alla morte.

L'enclave deve affrontare anche la minaccia della meningite: nel mese di luglio sono stati segnalati 420 casi sospetti di meningite, il «numero più alto registrato» dall'inizio del conflitto e l'Oms sottolinea che la distruzione del principale magazzino medico dell'organizzazione a Deir al-Balah ha portato a una grave carenza di antibiotici, essenziali per il trattamento della meningite.

15:03
15:03
Il Belgio convoca l'ambasciatore israeliano su Gaza

Il ministro degli Esteri belga, Maxime Prévot, ha convocato l'ambasciatrice israeliana in Belgio, Idit Rosenzweig-Abu, in risposta all'annuncio del governo israeliano di voler occupare Gaza.

In una dichiarazione rilasciata all'agenzia di stampa Belga, Prévot ha espresso la «totale disapprovazione» del Belgio per i piani d'occupazione e la prosecuzione «della politica di colonizzazione nei territori palestinesi». «L'obiettivo ora è sostenere con determinazione un cambio di rotta rispetto a queste intenzioni», ha sottolineato.

14:54
14:54
L'Arabia Saudita condanna il piano di Israele su Gaza

L'Arabia Saudita respinge il piano di Israele di conquistare la città di Gaza, accusandolo di «carestia» e «pulizia etnica» dei palestinesi nel territorio sotto assedio.

Riyadh ha dichiarato di «condannare con la massima fermezza la decisione delle autorità di occupazione israeliane di occupare la Striscia di Gaza», in una dichiarazione del Ministero degli Esteri su X.

Ha aggiunto di «condannare categoricamente la sua persistenza nel commettere crimini di fame, pratiche brutali e pulizia etnica contro il popolo fratello palestinese».

14:44
14:44
Von der Leyen: «Israele riconsideri i suoi piani su Gaza»

«La decisione del governo israeliano di estendere ulteriormente la sua operazione militare a Gaza deve essere riconsiderata. Allo stesso tempo, è necessario che tutti gli ostaggi, detenuti in condizioni disumane, vengano rilasciati. Inoltre, gli aiuti umanitari devono poter accedere immediatamente e senza ostacoli a Gaza per fornire ciò che è urgentemente necessario sul campo. È necessario un cessate il fuoco immediato». Lo scrive su X la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.

14:14
14:14
La Svizzera «profondamente preoccupata» dal piano israeliano per Gaza

Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha espresso oggi profonda preoccupazione per il piano militare annunciato da Israele, che si è detto intenzionato a prendere il completo controllo di Gaza City.

«L'intensificarsi delle ostilità comporta il rischio di un ulteriore peggioramento della situazione umanitaria, già di per sé catastrofica», hanno dichiarato i servizi di Ignazio Cassis in un messaggio diramato su X.

La Svizzera riafferma inoltre la sua richiesta per un accesso umanitario immediato e senza ostacoli nella Striscia, per un cessate il fuoco, come pure per il rilascio di tutti gli ostaggi, prosegue la nota del DFAE , che ribadisce l'importanza della ripresa di un processo politico finalizzato a una soluzione a due Stati, in cui entrambi le parti possano coesistere pacificamente e in sicurezza entro confini riconosciuti a livello internazionale.

A 22 mesi dall'inizio delle ostilità tra Israele e Hamas, oggi la leadership dello Stato ebraico ha dichiarato di voler intensificare ulteriormente i combattimenti con l'obiettivo di conquistare Gaza City. Il gabinetto di sicurezza ha approvato dopo dieci ore di discussione la proposta del primo ministro Benyamin Netanyahu.

Dall'inizio della guerra il 7 ottobre 2023, l'esercito israeliano (IDF) ha evitato di entrare in buona parte dell'area della città. L'operazione richiederà l'evacuazione dell'area in cui attualmente vivono pressoché un milione di persone.

Secondo quanto riferito dall'ufficio del primo ministro, il gabinetto di sicurezza dello Stato ebraico ha adottato a larga maggioranza i cinque principi per la fine della guerra, ovvero: lo smantellamento dell'arsenale di Hamas, il ritorno di tutti gli ostaggi - vivi o deceduti -, la completa smilitarizzazione della Striscia, il controllo della sicurezza da parte di Israele su Gaza e l'istituzione di un'amministrazione civile alternativa che non sia né Hamas né l'Autorità Palestinese.

13:42
13:42
Hamas: «Espandere l'aggressione significa sacrificare gli ostaggi»

L'uso da parte di Israele del termine «controllo» invece di «occupazione» è un tentativo di «eludere la propria responsabilità legale per le conseguenze del suo brutale crimine contro i civili», afferma Hamas, secondo cui il governo israeliano non si cura del destino degli ostaggi: «Si rendono conto che espandere l'aggressione significa sacrificarli».

Il gruppo filo-iraniano, riporta Al Jazeera, ha definito la decisione di Israele di assumere il controllo di Gaza City un «crimine di guerra», sottolineando che il piano di Netanyahu spiega l'improvviso ritiro di Israele dall'ultimo round di negoziati.

La decisione del governo Netanyahu sull'occupazione della Striscia di Gaza rappresenta «un crimine a pieno titolo in violazione del diritto internazionale» che «causerà una catastrofe umanitaria senza precedenti». Lo afferma l'ufficio del presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp), Abu Mazen (Mahmud Abbas), accusando Israele di proseguire in una politica di «genocidio, e carestia».

Abu Mazen ribadisce poi «il diritto all'autodeterminazione del popolo palestinese» in uno Stato «con Gerusalemme est capitale». E sollecita Donald Trump, a fermare il piano di Netanyahu e a spingere per una soluzione di «pace permanente».

Il documento diffuso a nome del presidente palestinese, e ripreso con evidenza dalla Bbc britannica, annuncia anche l'intenzione dell'Anp di chiedere una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza dell'Onu. Nonché quella di rivolgersi alla Lega Araba e all'Organizzazione degli Stati Islamici - oltre che al presidente degli Usa, Donald Trump - per sollecitare una reazione all'annuncio del governo israeliano di Benyamin Netanyahu.

Il popolo palestinese - si legge nel testo - «non accetterà di farsi imporre alcuna soluzione con la forza» e «riafferma il suo diritto all'autodeterminazione e a uno Stato indipendente» esteso su tutti i territori occupati della Cisgiordania e della Striscia di Gaza: «con Gerusalemme est sua capitale».

12:54
12:54
La Germania sospende le forniture di armi a Israele

«Il governo tedesco non autorizzerà alcuna esportazione di attrezzature militari che potrebbero essere utilizzate nella Striscia di Gaza fino a nuovo avviso», è quanto dichiara il cancellire federale tedesco Friedrich Merz.

«Israele ha il diritto di difendersi contro il terrorismo di Hamas», che «deve essere disarmato» ma «l'azione militare ancora più dura dell'esercito israeliano nella Striscia di Gaza, decisa ieri sera dal governo israeliano, rende sempre più difficile vedere come questi obiettivi possano essere raggiunti». È il duro comunicato del cancelliere federale tedesco Friedrich Merz sulla situazione nella striscia di Gaza, che pure ricorda come «il rilascio degli ostaggi e i negoziati per un cessate il fuoco» rappresentano la priorità assoluta per il governo tedesco.

Proprio per queste ragioni Berlino non autorizzerà alcun invio di armi che potrebbero essere usate nella Striscia.

«Con l'offensiva prevista, il governo israeliano ha una responsabilità ancora maggiore rispetto al passato per il sostentamento della popolazione civile. Deve facilitare un accesso completo alle forniture di aiuti, anche per le organizzazioni delle Nazioni Unite e altre istituzioni non governative». Berlino esorta infine il governo israeliano «a non compiere ulteriori passi verso l'annessione della Cisgiordania».

11:50
11:50
Le famiglie degli ostaggi: «Le decisione su Gaza è una condanna a morte per i nostri cari»

«Il governo israeliano ha condannato a morte gli ostaggi vivi e alla scomparsa quelli caduti»: lo afferma il Forum delle famiglie degli ostaggi e dei dispersi israeliani dopo la decisione del governo di conquistare Gaza City, dove si ritiene siano detenuti alcuni dei loro cari, riporta il Times of Israel.

«La decisione del governo di avviare il processo di occupazione della Striscia è una dichiarazione ufficiale di abbandono degli ostaggi, che ignora completamente i ripetuti avvertimenti dei vertici militari e il chiaro desiderio della maggior parte dell'opinione pubblica israeliana», prosegue la dichiarazione, che accusa il governo di agire contro l'interesse nazionale.

Si tratta di una mossa «sciocca» di «inganno e imperdonabile negligenza morale e di sicurezza», che avvicina Israele a un «disastro colossale per gli ostaggi e i combattenti» dell'Esercito, sottolinea.

Il Forum aggiunge tuttavia che non è troppo tardi e che questo processo può essere fermato con un accordo globale per porre fine alla guerra e restituire tutti i prigionieri.

10:22
10:22
L'appello dell'ONU: «Il piano per Gaza City porterà a crimini atroci, Israele si fermi»

L'Onu esige che Israele «fermi immediatamente» il proprio piano di controllo militare sulla Striscia di Gaza. Lo riferisce un comunicato.

Il piano del governo israeliano per una completa presa militare della Striscia di Gaza occupata rischia di tradursi in sofferenze indicibili e crimini atroci e deve essere «immediatamente fermato», ha affermato l'Alto commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Volker Türk, in un commento reso noto oggi a Ginevra.

Il piano, ha sottolineato inoltre Türk, «è in contrasto con la sentenza della Corte internazionale di Giustizia, secondo cui Israele deve porre fine alla sua occupazione il prima possibile, con la realizzazione della soluzione concordata dei due Stati e con il diritto dei palestinesi all'autodeterminazione».

Per l'Alto commissario Onu, in base a tutte le prove finora disponibili, «questa ulteriore escalation si tradurrà in un ulteriore esodo forzato di massa, ulteriori uccisioni, ulteriori sofferenze insopportabili, distruzione insensata e crimini atroci».

«Invece di intensificare questa guerra, il governo israeliano dovrebbe impegnarsi al massimo per salvare le vite dei civili di Gaza, consentendo il pieno e incondizionato flusso di aiuti umanitari». Inoltre, gli ostaggi devono essere «rilasciati immediatamente e incondizionatamente» dai gruppi armati palestinesi, così come i palestinesi detenuti arbitrariamente da Israele.

10:20
10:20
Critiche britanniche: «Il piano su Gaza sbagliato, Israele lo riconsideri»

Il premier britannico Keir Starmer ha affermato che Israele dovrebbe riconsiderare il suo piano, «sbagliato», di prendere il controllo di Gaza City.

«Questa azione non contribuirà in alcun modo a porre fine al conflitto, né ad assicurare il rilascio degli ostaggi», ha aggiunto, avvertendo che «porterà solo a un ulteriore spargimento di sangue».

La ministra per la Sicurezza energetica britannica, Miatta Fahnbulleh, ha da parte sua affermato in un'intervista alla Bbc che il piano di Israele per la conquista di Gaza City «aggraverà una situazione già intollerabile e porterà a un ulteriore spargimento di sangue».

Fahnbulleh, come ha già detto questa mattina il premier Keir Starmer, ha sottolineato che la decisione è «sbagliata», augurandosi che «il governo israeliano riconsideri la sua posizione».

La priorità del Regno Unito, ha sottolineato, è continuare a lavorare per un cessate il fuoco a Gaza, fornire maggiori aiuti al territorio e «liberare gli ostaggi».

10:16
10:16
«Netanyahu sacrifica la sicurezza dei cittadini per il suo bene»

Il leader del Partito israeliano all'opposizione Yisrael Beytenu, Avigdor Liberman, ha affermato che la decisione del governo di occupare Gaza city nonostante il 'no' degli alti funzionari della Difesa «dimostra che le decisioni di vita o di morte vengono prese in contrasto con le considerazioni di sicurezza e gli obiettivi della guerra»: lo riporta il Times of Israel.

«Il primo ministro del sette ottobre (Benyamin Netanyahu, ndr) sta ancora una volta sacrificando la sicurezza dei cittadini israeliani per il bene della sua poltrona», ha aggiunto.

09:15
09:15
L'Egitto avverte gli USA: «La decisione su Gaza condanna a morte gli ostaggi»

L'Egitto ha avvertito gli Stati Uniti che la decisione israeliana di conquistare Gaza City spingerà Hamas a giustiziare gli ostaggi israeliani che detiene: lo scrive il quotidiano libanese Al-Akhbar, che cita un diplomatico egiziano, secondo quanto riporta il Times of Israel.

Secondo il diplomatico, gli ostaggi verranno giustiziati perché Hamas e gli altri gruppi terroristici che li detengono "hanno l'ordine di 'neutralizzarli' se i loro rapitori vengono assediati e non riescono a fuggire".

L'articolo afferma inoltre che alti funzionari egiziani hanno chiesto un urgente ritorno al tavolo dei negoziati tra Israele e Hamas per un cessate il fuoco a Gaza, e che il presidente egiziano Abdel-Fattah el-Sissi ha chiesto di essere messo in contatto diretto con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump per discutere la questione.

08:14
08:14
«Chiunque voglia governare Gaza sarà forza occupante»

Hamas ha avvertito che tratterebbe come "una forza 'occupante' legata a Israele" qualsiasi forza che venga creata con l'intenzione di governare il territorio della Striscia di Gaza. Lo riporta Haaretz.

Hamas ha poi ribadito che il piano del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu per far sì che Israele assuma il pieno controllo della Striscia di Gaza è "un palese colpo di stato" contro il processo negoziale e dimostra che vuole sacrificare gli ostaggi.

07:04
07:04
Il leader dell'opposizione Lapid: «Un disastro»

Il leader dell'opposizione israeliana Yair Lapid ha definito «un disastro» la decisione del gabinetto di sicurezza di Gaza City e ha affermato che i ministri di estrema destra Itamar Ben Gvir e Bezalel Smotrich hanno trascinato il primo ministro israeliano in qualcosa che era «esattamente ciò che Hamas voleva».

«La decisione del gabinetto di stasera è un disastro che porterà a molti altri disastri», ha denunciato Lapid su X. «In totale contraddizione con l'opinione dei ranghi militari e di sicurezza, senza considerare l'erosione e l'esaurimento delle forze combattenti, Ben Gvir e Smotrich hanno trascinato Netanyahu in una mossa che richiederà mesi, porterà alla morte degli ostaggi, all'uccisione di molti soldati, costerà decine di miliardi al contribuente israeliano e porterà a un collasso politico. Questo è esattamente ciò che Hamas voleva: che Israele rimanesse intrappolato sul campo senza un obiettivo, senza definire il quadro del giorno dopo, in un'occupazione inutile che nessuno capisce dove stia portando».

06:49
06:49
Il punto alle 6.30

Il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato, nella notte, un piano del primo ministro Benjamin Netanyahu per l'occupazione militare di Gaza City, situata nel nord dell'enclave palestinese. Un alto funzionario israeliano ha sottolineato che «l'operazione che l'IDF preparerà riguarda solo Gaza City» e prevederà l'evacuazione di tutti i residenti della città verso i campi profughi centrali e altre aree entro il 7 ottobre, data del secondo anniversario dell'attacco compiuto da Hamas nel sud sud di Israele. 

Lo sfollamento forzato permanente, come già sottolineato da ong internazionali, rappresenta una violazione del diritto internazionale, e un crimine di guerra.

La nota diffusa questa mattina dall'Ufficio del premier Benyamin Netanyahu a conclusione della riunione afferma che «il gabinetto di sicurezza ha adottato a larga maggioranza i cinque principi per la fine della guerra: smantellamento dell'arsenale di Hamas, ritorno di tutti gli ostaggi, vivi e deceduti; smilitarizzazione della Striscia di Gaza; controllo della sicurezza da parte di Israele sulla Striscia; istituzione di un'amministrazione civile alternativa, che non sia né Hamas né l'Autorità Palestinese.

Il piano presentato dal premier non fa tuttavia l'unanimità in Israele e avrebbe trovato, secondo i media israeliani, l'opposizione del capo di stato maggiore dell'IDF, Eyal Zamir. Zamir avrebbe avvertito che l'occupazione di Gaza farebbe sprofondare Israele in un «buco nero» di insurrezione prolungata, responsabilità umanitarie e aumento del rischio per gli ostaggi.

Il governo britannico, fra i primi a reagire alla notizia, ha commentato tramite l'ambasciatore Simon Walters: «Prolungare la guerra porterebbe solo ad altre morti e occupare Gaza sarebbe un enorme errore. L'IDF ha ottenuto tutto ciò che poteva ottenere a Gaza, e prolungare ulteriormente la guerra porterà semplicemente ad altre morti. Morti di soldati, morti di palestinesi, morti di ostaggi. Se volete sconfiggere Hamas, non potete farlo con la forza militare. È necessario usare la politica e la diplomazia e dare alla popolazione di Gaza un'alternativa ad Hamas».