La curiosità

La giacca di Mao, la divisa proletaria anti-occidente

La giacca grigia indossata da Xi Jinping alla parata militare di Piazza Tienanmen è carica di un valore simbolico potentissimo
©Tingshu Wang
Ats
03.09.2025 19:41

La giacca grigia indossata da Xi Jinping alla parata militare di Piazza Tienanmen è carica di un valore simbolico potentissimo: un richiamo alle origini della rivoluzione e al 'Grande Timoniere' Mao Zedong, che la indossava in ogni sua immagine ufficiale, e una proiezione del futuro di potenza del Dragone.

A metà fra l'abito contadino e la tenuta militare, la giacca è conosciuta in Cina come Sun Zhongshan suit, cioè abito di Sun-Zhongshan, dal nome del fondatore della Cina moderna pre-Mao, che fino a un quarantennio fa veniva chiamato Sun Yat-Sen.

Quest'ultimo, introdusse questo capo d'abbigliamento dopo la fondazione della Repubblica di Cina (1912). Venne utilizzata come abito nazionale e, dopo la rivoluzione comunista del 1949 divenne anche abito dei funzionari governativi, come segno della comunanza proletaria della nazione che veniva forgiata dalla rivoluzione. Non solo un simbolo di condivisione, ma anche di contrapposizione simbolica al tipico completo formale dei politici e uomini d'affari occidentali, al mondo 'capitalista'.

Sun Zhongshan (o Sun Yat-Sen) fu personalmente coinvolto nella sua creazione, che disse derivare dall'uniforme militare giapponese, che aveva osservato durante il suo soggiorno nel Paese del Sol Levante. All'originale poi furono apportate delle modifiche: mentre quella giapponese aveva solo tre tasche, ne venne aggiunta una quarta, in linea con i concetti di simmetria ed equilibrio cinesi. Poi furono ridotti i bottoni e si aggiunse una tasca interna.

Con Mao la giacca divenne di per sé un simbolo e fu ulteriormente modificata: le quattro tasche erano la rappresentazione dei Quattro Principii citati nel Classico dei Mutamenti (uno dei testi classici fondamentali nella tradizione cinese), ovvero quelli di proprietà, giustizia, onestà e senso della vergogna. I cinque bottoni centrali, invece, furono interpretati come simbolo dei 5 poteri della nuova Repubblica popolare cinese nata dalla Rivoluzione del 1949. Infine, i tre bottoni sui polsini a rappresentare i poteri del popolo: democrazia, nazionalismo e benessere.

La giacca rimase l'abito standard per i leader della prima e della seconda generazione dei dirigenti e quadri del Partito comunista cinese (Pcc). Dopo i primi anni '90 iniziò ad essere usata meno frequentemente: i leader Hu Jintao e Jiang Zemin la indossarono soltanto in occasioni particolari, mentre oggi si preferisce l'abbigliamento istituzionale di stampo occidentale. Un dress code osservato usualmente anche da Xi. Ma non per un'occasione solenne come quella di oggi a piazza Tienanmen.