La nuova sofisticata disinformazione del Cremlino
Secondo un recente report sulle minacce informatiche elaborato da ricercatori di Microsoft, la Russia sta intensificando i suoi sforzi di influenza estera in vista delle elezioni presidenziali che si terranno a novembre negli Stati Uniti.
I target di questa campagna disinformativa sarebbero svariati, a partire dalla candidata democratica statunitense Kamala Harris, e le tecniche di manipolazione sono diventate sempre più subdole rispetto agli anni passati.
Kamala Harris e il presunto investimento
Nelle scorse settimane è diventato virale in più Paesi un video in cui si vede una donna in sedia a rotelle che afferma di chiamarsi «Alisha Brown» e di essere stata investita a San Francisco nel 2011 da Kamala Harris. La donna, a seguito dell'incidente, avrebbe riportato «lesioni al bacino, alle costole e alla spina dorsale». Nel video vengono mostrate anche due lastre delle ferite. La notizia è però completamente falsa.
Infatti, non esiste prova dell’esistenza di una donna residente a San Francisco di nome «Alisha Brown», la polizia della città ha detto che non ci sono riscontri di incidenti per l’anno 2011 nel luogo indicato nel video e le immagini delle lastre mostrate nel servizio non hanno alcun legame con la (falsa) scena descritta. Inoltre, «KBSF - San Francisco News «, il sito dove la notizia falsa è comparsa, non è una testata giornalistica reale, ed è stato creato due settimane prima della diffusione dell’articolo. L’intera storia inventata, compresa la sua dinamica di diffusione tramite il falso sito di notizie locali, secondo alcuni analisti, è parte di un’operazione di disinformazione legata al Cremlino.
Gli influencer statunitensi di estrema destra e la disinformazione russa
Secondo un atto di accusa del dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti (DOJ) diffuso a inizio settembre, alcuni influencer statunitensi sono pagati per diffondere contenuti favorevoli al governo russo. Il DOJ sostiene che RT, canale televisivo finanziato direttamente dal Cremlino, ha «attuato un piano di circa 10 milioni di dollari per finanziare e dirigere un'azienda con sede in Tennessee» incaricata di stipulare contratti con influencer statunitensi per condividere sui loro profili questi contenuti.
L’azienda in questione è Tenet Media, collegata a opinionisti di destra e pro-Trump, come Benny Johnson, Tim Pool e Dave Rubin, con milioni di iscritti su YouTube e su altre piattaforme di social media. Secondo l’indagine del DOJ, ancora in corso, questi influencer non sapevano che l’azienda avesse legami con RT e il governo russo. RT ha commentato questa indagine ironizzando sulle accuse delle autorità americane.
L’operazione Doppelganger e l'attacco all’Europa
In realtà, anche l’Europa non è stata risparmiata dalle operazioni di disinformazione russa, che si sono diffuse capillarmente sfruttando persone e nomi di enti già esistenti per dare più credito alle notizie false. A settembre 2022, EU DisinfoLab, organizzazione no-profit indipendente che analizza la disinformazione in Europa, aveva scoperto una campagna denominata «Doppelganger». La campagna, attiva in Europa almeno da maggio dello stesso anno e con sede in Russia, prevedeva che alcuni media europei (come Bild, 20minutes, Ansa, The Guardian o RBC Ucraina) venissero clonati e poi usati per diffondere articoli, video e sondaggi falsi per promuovere la narrazione della propaganda russa sulla guerra in Ucraina.
A settembre, sempre il DOJ ha comunicato di aver sequestrato 32 domini Internet legati all’operazione Doppelganger e utilizzati dal «governo russo e da attori sponsorizzati dalla Russia» per avviare una «campagna segreta volta a interferire e influenzare l'esito delle elezioni» presidenziali statunitensi di novembre.
All’interno di questa operazione di disinformazione figura la Social Design Agency (SDA), con sede a Mosca. Un’analisi di alcuni documenti trapelati dall’organizzazione, pubblicata da Radio Liberty, spiega che SDA si muoveva in varie direzioni per diffondere la propaganda russa in Europa, puntando addirittura ad influenzare elezioni del Parlamento europeo di giugno 2024, con lo scopo di sostenere le forze di estrema destra. In Europa, la campagna di disinformazione della SDA era volta non solo ad alimentare l’allarmismo ingiustificato riguardo a un possibile attacco russo all’UE, ma anche ad indebolire l’attuale politica economica e ad accusare i liberali europei di totalitarismo e militarizzazione.