La polizia brasiliana avvia un'indagine per il «genocidio» degli indigeni Yanomami

La Polizia Federale brasiliana ha avviato un'indagine sul «genocidio» degli indigeni Yanomami dello stato del Roraima, dopo che un rapporto ufficiale ha documentato la morte di quasi un centinaio di bambini di questo popolo a causa di malnutrizione e malaria. Lo ha riferito il ministro della Giustizia, Flavio Dino.
Il governo del presidente Luiz Inácio Lula da Silva ha annunciato inoltre il licenziamento di oltre cinquanta funzionari pubblici, tra cui una dozzina di soldati, che si occupavano di aree legate all'assistenza alle comunità indigene.
L'Aeronautica militare brasiliana intanto ha avviato la fornitura di aiuti umanitari alle regioni colpite e nell'occasione, bambini indigeni con segni di malnutrizione sono stati trasportati in elicottero per cure mediche.
Venerdì scorso il ministero della Salute aveva dichiarato un'emergenza sanitaria pubblica di importanza nazionale. La crisi - secondo le autorità di governo - è dovuta in larga parte all'invasione dei cercatori d'oro, i cosiddetti 'garimpeiros', nella Terra Indigena Yanomami, la riserva più grande del Brasile. Sabato il presidente Luiz Inácio Lula da Silva ha visitato la zona promettendo di porre fine all'estrazione illegale.