Tensioni

La presidente Maia Sandu: «Piano russo contro la Moldavia»

La presidente lancia l'allarme: «Temiamo un violento piano russo con attacchi e presa d’ostaggi per destabilizzare la Moldavia»
©DUMITRU DORU
Andrea Colandrea
13.02.2023 16:48

«Temiamo un violento piano russo con attacchi e presa d’ostaggi per destabilizzare la Moldavia». Queste le allarmanti parole pronunciate questa mattina a Chisinau dalla presidente Maia Sandu, a due giorni dalla nomina del nuovo primo ministro Dorin Recean, finora suo consigliere per le questioni di sicurezza. Quest’ultimo, sabato, è subentrato a Natalia Gavrilita, che ha rassegnato le proprie dimissioni da premier venerdì. Nel piano russo sarebbero coinvolti gli oligarchi latitanti moldavi, Ilan Sor e Vlad Plahotniuc, ma anche cittadini provenienti da Russia, Bielorussia, Serbia e Montenegro. Nel suo discorso alla nazione, Sandu ha specificato che «il colpo di Stato russo» avverrebbe con «attacchi a palazzi istituzionali con presa d’ostaggi da parte di uomini con addestramento militare che operano mascherati da manifestanti dell’opposizione». Sandu ha anche affermato di avere avuto un colloquio al riguardo con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky con indicazioni da parte dei servizi nazionali d’intelligence.

«Fuori le prove»

Fanno discutere le affermazioni rilasciate in conferenza stampa da Maia Sandu. Il Blocco dei comunisti e dei socialisti (BCS) ha definito «irresponsabili» le dichiarazioni della presidente secondo cui la Russia starebbe preparando un piano di destabilizzazione della Moldavia, in altre parole un colpo di Stato a tutti gli effetti. I deputati del partito, in una loro presa di posizione, sostengono che «Il servizio di intelligence e sicurezza deve essere in grado di fornire prove concrete» al riguardo. Altrimenti, le dichiarazioni in questione della presidente Sandu «possono essere considerate una provocazione finalizzata a trascinare la Moldavia in un conflitto militare». In definitiva il BCS «condanna categoricamente l’irresponsabile dichiarazione della presidente Sandu».

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