Russia

La protesta delle mogli dei soldati russi interrotta dalla polizia

Quattro gli arresti, a Mosca, in occasione dell'oramai tradizionale manifestazione presso la tomba del Milite ignoto – Due i rappresentanti della stampa portati via dalle autorità
© SOTA
Red. Online
24.02.2024 16:30

Oggi, sabato, la polizia moscovita ha arrestato almeno quattro persone, fra cui alcuni giornalisti, durante l'oramai tradizionale protesta settimanale davanti al Cremlino delle mogli dei soldati mobilitati. Da tempo, a Mosca ma non solo, le autorità russe stanno cercando di allontanare i riflettori dalle richieste di queste donne. Anzi, dalla richiesta: chiedere il ritorno a casa dei propri mariti, impegnati al fronte in Ucraina.    

Un video pubblicato da SOTA, uno dei pochi media indipendenti rimasti nella Federazione Russa, mostra l'intervento degli agenti. Quattro, appunto, le persone arrestate: due di loro indossavano dei gilet gialli con la scritta «Press». Membri della stampa, appunto. 

All'inizio del mese, nell'ambito della stessa protesta settimanale, la polizia aveva arrestato una ventina di reporter. Di più, aveva messo in guardia i media, anche quelli internazionali come l'agenzia di stampa francese AFP, dal coprire questi eventi. Gli arresti odierni sono quantomeno simbolici, considerando che oggi – 24 febbraio – cade il secondo anniversario dell'invasione su larga scala dell'Ucraina da parte dell'esercito russo. Nel video, si sente una donna con gilet giallo esclamare: «Perché mi state trattenendo?». Anche un uomo intento a posare dei fiori sulla tomba del Milite ignoto è stato portato via dalla polizia.

Da un po' di tempo a questa parte, dicevamo, ogni sabato a Mosca le mogli dei soldati e molte persone contro la guerra in Ucraina depositano dei fiori rossi ai piedi di questo monumento. Iniziative simili sono state intraprese in altre città russe. «Oggi come oggi anche deporre fiori significa esprimere una posizione civica che comporta alcuni rischi» ha dichiarato a SOTA una delle donne che hanno partecipato alla protesta, Nadezhda.

Le autorità hanno arrestato soprattutto giornalisti e uomini durante queste proteste, senza arrestare direttamente le mogli dei soldati.

Detto delle mogli dei soldati, la polizia – oggi – è intervenuta anche presso la Cattedrale di Cristo Salvatore, sulla riva della Moscova, a poca distanza dal Cremlino. Un intervento motivato dal fatto che, sugli scalini della chiesa ortodossa, si era radunata una fila di persone intenzionate a onorare la memoria di Alexei Navalny. Sempre secondo SOTA, le autorità avrebbero controllato i documenti dei presenti.

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