La protesta silenziosa della figlia di Jamshid Sharmahd, dissidente giustiziato in Iran

Il silenzio, a volte, fa più rumore di tante parole. E a una protesta silenziosa (condivisa sui social) si è affidata l’attivista iraniana per i diritti umani, Gazelle Sharmahd. Suo padre, Jamshid «Jimmy» Sharmahd, cittadino con doppia nazionalità iraniana e tedesca che viveva negli USA in possesso della green card, è stato giustiziato in Iran lo scorso lunedì, probabilmente per impiccagione, dopo quattro anni di carcere con l’accusa di terrorismo. Il padre di Gazelle Sharmahd aveva dato voce agli iraniani dissidenti attraverso un sito e un canale radio. La richiesta della figlia? Una «severa punizione» contro «gli assassini del regime islamico».
«Chi riterrà responsabili voi del Dipartimento di Stato USA?», ha scritto su X Gazelle Sharmahd. «Omettere fatti importanti non è diverso da dire delle bugie sfacciate». E ancora: «Mio padre Jimmy non è tedesco-iraniano, è tedesco-americano», ma Joe Biden «lo ha lasciato indietro lo scorso settembre, quando ha trasferito 6 miliardi di dollari ai suoi rapitori».
«Avete venduto mio padre ai terroristi, abbandonato la mia famiglia e la nostra comunità, avete fallito nel salvare l'ostaggio e ora ditemi, andrete a prendere il corpo di mio padre e ci darete le prove di quello che è successo o non siete nemmeno disposti a restituirci il cadavere di mio padre?», conclude il messaggio.
Su taz si legge che il governo tedesco ha lasciato Gazelle Sharmahd da sola: «Per quanto riguarda il regime iraniano, il governo tedesco è un sostenitore della «diplomazia silenziosa». Gazelle ha atteso invano dichiarazioni chiare contro il regime iraniano. Il governo tedesco non ha nemmeno osato definire Jamshid Sharmahd un ostaggio politico, come ovviamente era».
Secondo Amnesty International, Sharmahd era stato catturato mentre si trovava negli Emirati Arabi Uniti ed era stato «condotto» in Iran attraverso «operazioni complesse» dei servizi iraniani. Detenuto nella famigerata prigione di Evin, a Teheran, era stato poi spostato in una località segreta. Durante una telefonata del 23 marzo 2021, diceva ai familiari di aver perso quasi 20 kg e che gli erano rimasti solo due denti.