California

La ritirata di Trump da Los Angeles

Il presidente ha richiamato 2mila militari dopo le proteste in California
©Jill Connelly
Ats
16.07.2025 14:47

Washington fa un passo indietro. A quasi sei settimane dall'arrivo della Guardia Nazionale a Los Angeles, il Pentagono ha annunciato che 2'000 soldati verranno ritirati. La decisione arriva dopo una battaglia legale sulla legittimità del dispiegamento da parte del governo federale di questo corpo di riservisti, che di solito viene attivato dai governatori in caso di emergenza.

Il tycoon ha deciso l'invio come risposta alle proteste scoppiate contro gli arresti di massa di immigrati irregolari. Le autorità locali e il governatore della California hanno sempre sostenuto che l'esercito non fosse necessario. Di fatto, le manifestazioni nel centro della città si sono placate da settimane e per contenerle è intervenuta la polizia locale.

La Guardia Nazionale ha finito per presidiare una manciata di edifici federali e, in rare occasioni, anche le strade in cui gli agenti dell'Ice conducevano i loro blitz (hanno arrestato circa 3'000 persone dal 6 giugno). Il mandato dei soldati era di 60 giorni e scadeva a inizio agosto.

«Mettete fine a questa pagliacciata e mandate tutti a casa, ha scritto su X il governatore dem Gavin Newsom, mentre la sindaca Karen Bass ha ironizzato su come i soldati siano stati »utilizzati come oggetti di scena«: »spero che questo sia l'inizio di un ritiro completo«, ha aggiunto. Nell'area di Los Angeles restano altri 2'000 volontari della Guardia Nazionale e 700 Marines, che stazionano a turni di qualche decina attorno a un edificio federale nell'ovest della città.

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