«La Russia lancerà dei missili»: e gli aerei di linea cambiano subito rotta

L'Europa è stufa. E, attraverso il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, ha alzato la voce. «Putin vuole provocarci, Putin vuole provocare gli Stati membri della NATO, vuole identificare, smascherare e sfruttare le presunte vulnerabilità dell'Alleanza» ha tuonato. Di più: «Non faremo questo favore a Vladimir Putin» ha aggiunto, spiegando come le azioni russe, in realtà, siano «una trappola di escalation». Guai a cascarci, insomma. Le parole di Pistorius sono una conseguenza delle tante, troppe violazioni da parte russa dello spazio aereo della NATO. Violazioni che hanno avuto un impatto anche sulle operazioni commerciali, ovvero sui voli di linea.
Dall'altra parte del mondo, come scrive aeroTELEGRAPH, la Russia ha fatto parlare (e molto) di sé. Nelle scorse ore, infatti, è stato emesso un NOTAM, un avviso che aggiorna i piloti in volo sulla situazione in un determinato aeroporto o in una determinata area di cielo, che affermava: «La Federazione Russa prevede di lanciare missili». L'area interessata dal NOTAM era la Anchorage Oceanic Flight Information Region, vicino alla penisola russa della Kamchatka ma parte dello spazio aereo internazionale controllato dalla Federal Aviation Administration (FAA) statunitense. Agli equipaggi, in sostanza, è stato ordinato di non attraversare uno specifico corridoio nella zona. Secondo un utente social molto attento alle vicende di aviazione, riferisce sempre aeroTELEGRAPH, gli aerei interessati hanno effettuato deviazioni di oltre 500 chilometri.
Detto che non è noto, al momento, se la Russia abbia lanciato missili nella regione, come parte di un'esercitazione militare, il servizio di tracciamento Airnav Radar mostra che l'area, in effetti, è stata deliberatamente evitata dagli equipaggi nella giornata di mercoledì 24 settembre.