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La Russia mette al bando Greenpeace: «Organizzazione indesiderata»

È accusata anche di aver tentato di interferire negli affari interni del Paese
Ats
19.05.2023 15:40

La Procura generale della Russia ha dichiarato Greenpeace «organizzazione indesiderata» mettendola quindi al bando dal Paese.

Greenpeace è accusata tra l'altro di aver tentato di interferire negli affari interni della Russia e di propaganda anti-russa. Pertanto, spiega l'ufficio del Procuratore, l'organizzazione pone «una minaccia all'ordine e alla sicurezza della Federazione Russa».

La Procura generale afferma che spesso l'attività di Greenpeace punta a «ostacolare la realizzazione di programmi dello Stato russo», specie nel settore delle infrastrutture e dell'energia. Inoltre, fin dall'inizio dell'operazione militare in Ucraina, «attivisti di Greenpeace sono stati impegnati in una propaganda anti-russa chiedendo un ulteriore isolamento economico del Paese e il rafforzamento delle sanzioni».

Infine la Procura afferma che Greenpeace punta a «destabilizzare la situazione socio-politica e cercare di cambiare il governo del Paese in un modo anti-costituzionale».

La Procura ha inviato le sue conclusioni al ministero della Giustizia perché Greenpeace venga appunto inserita nella lista delle organizzazioni straniere le cui attività sono riconosciute come «indesiderabili» nella Federazione Russa.