La smobilitazione scompare dalla legge ucraina: i soldati scioccati

«Siamo scioccati». Così i soldati ucraini al fronte hanno accolto la cancellazione della clausola che prevedeva la smobilitazione dei soldati che hanno prestato servizio per 36 mesi nella nuova legge di mobilitazione approvata dal Parlamento di Kiev.
La decisione rappresenta infatti un duro colpo per i soldati presenti al fronte da più di di due anni e ha immediatamente suscitato polemiche, soprattutto perché l'attuale sistema di arruolamento è giudicato da molti ucraini ingiusto, inefficiente e spesso corrotto: «Il 99% degli uomini vuole riposarsi», ha detto all'Afp Yevgheni, paracadutista di 39 anni basato nella regione orientale di Donetsk. «Ci sono soldati che non tornano a casa da un anno. È molto ingiusto.»
La scelta di cancellare la clausola sulla smobilitazione è stata presa su suggerimento del comandante delle forze armate ucraine Oleksandr Syrsky, spiega Ukrainska Pravda. In una lettera al ministro della Difesa Rustem Umerov datata 9 aprile, il generale ha infatti suggerito che le disposizioni sulla rotazione dei militari siano incluse in un disegno di legge separato, che il governo dovrà presto redigere.