La curiosità

La sosia di Elisabetta appende la corona al chiodo

Dal 1988 Mary Reynolds, 89 anni, si è costruita una discreta carriera interpretando la regina in svariate occasioni – Ora, però, per rispetto ha deciso di smettere
© qetoo.co.uk
Marcello Pelizzari
10.09.2022 20:30

Una cosa simile, con i dovuti paragoni, era successa a Nicola Savino: morto Giampiero Galeazzi, lo speaker radiofonico e presentatore televisivo decise di imitarlo un’ultima volta. Poi, per rispetto, niente più «miiiiiiticooooo» né allusioni all’immenso Bisteccone. Ebbene, dopo 34 anni di onorato servizio la sosia più famosa della regina Elisabetta, Mary Reynolds, 89 primavere, ha deciso di togliersi la corona e salutare le scene. Interpretò la sovrana in alcuni film e serie televisive, fra cui Bullseye e una puntata di Doctor Who

Reynolds, leggiamo sul Telegraph, si è detta fortunata della somiglianza: «È stato un privilegio assomigliare a Elisabetta, penso fosse una donna incredibile». Ora, però, è tempo di dedicarsi ad altro. Sarà strano, ha aggiunto l’oramai ex sosia. Ma l’addio alle scene, dal suo punto di vista, era e rimane un atto dovuto. Una forma di rispetto. 

Quella chiamata dalla Russia

Dopo la morte di Elisabetta, Reyonlds – ha spiegato – è stata contattata da una televisione russa. «Non è che avrebbe voglia di indossare i panni della regina per noi?», le hanno chiesto. La risposta: «No, a meno che non vogliate una regina in abito nero». 

La decisione di abbandonare le scene, va da sé, per quanto dovuta fa piuttosto male. Anche perché, ora, Reynolds non sa bene che farsene di tutti i cappelli e vestiti acquistati negli anni. «Non ne avrò più bisogno» si è limitata a dire la diretta interessata. «Ed è triste». 

Un guardaroba reale

Qualcosa, fosse anche solo per ricordo, Reynolds manterrà nel guardaroba. A tal proposito, là sosia della regina ha spiegato che in tutti questi anni disponeva di due armadi differenti: uno con i vestiti di tutti i giorni, l’altro per agghindarsi come la sovrana. O, più semplicemente, per mettersi qualcosa di più formale nelle occasioni importanti. Tipo le feste comandate. 

Se vedere la regina, quella vera, per molti sudditi o semplici simpatizzanti era qualcosa di unico, beh, anche incontrare Reynolds suscitava emozioni particolari. Per conto di British Airways e Sheraton, ad esempio, la finta Elisabetta una volta si recò in Uganda. Suscitando ammirazione fra la popolazione locale. A Greenwich, Londra, durante le riprese per un film indiano venne addirittura tratta in salvo, si fa per dire, poiché troppe persone si erano accalcate chiedendole una foto. 

Nessun incontro

Reynolds non ha mai incontrato di persona Elisabetta. In diverse occasioni, tuttavia, era fra la folla. Ad assistere alla storia, come in occasione del matrimonio con Filippo o dell’incoronazione. Addirittura, per assistere all’incoronazione Reynolds dormì per strada assieme al suo fidanzato. 

Nei suoi anni come sosia, questa Elisabetta-wannabe ha sempre cercato di comportarsi come la regina. Agendo con educazione e rispetto. D’altra parte, come ha sottolineato Reynolds, al netto dell’etichetta Elisabetta, per tutti, era semplicemente la regina. Non di un singolo Paese, ma del mondo intero. Perché sapeva farsi amare. Da tutti.

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