La Spagna si unisce al processo dell'Aia contro Israele

«Il governo di Spagna si unisce al processo aperto davanti al Tribunale internazionale di Giustizia avviato dal Sudafrica contro Israele» per gli indizi di genocidio a Gaza. Lo ha annunciato il ministro spagnolo degli esteri, José Manuel Albares in dichiarazioni ai media.
«Lo stavamo meditando da settimane», ha detto il ministro degli Esteri Albares in relazione all'adesione alla denuncia presentata dal Sudafrica da cui muove il processo avviato dal tribunale Internazionale di Giustizia dell'Onu, per presunto genocidio e violazione del diritto umanitario internazionale a Gaza. «Il nostro unico obiettivo è porre fine alla guerra. Osserviamo con enorme preoccupazione l''estensione del conflitto nella regione», ha detto Albares, che non ha chiarito se Spagna considera un «genocidio» quello in corso sulla Striscia di Gaza. «Ci uniamo al processo per l'impegno con il diritto internazionale, per rafforzare le Nazioni Unite e per appoggiare il ruolo della Cpi. Spagna non si pronuncia sul reato», ha detto Albares, «partecipiamo alla denuncia appoggiando il tribunale». ha aggiunto.
Il riconoscimento dello Stato della Palestina da parte di Madrid, formalizzato lo scorso 29 maggio assieme all'Irlanda e alla Norvegia, passo successivamente compiuto anche dalla Slovenia, ha aggravato la crisi diplomatica con Israele. Il governo di Netanyahu ha limitato l'attività del consolato generale spagnolo a Gerusalemme, con il divieto di assistenza ai palestinesi . Lunedì Albares ha insistito che Israele deve rispettare le missioni diplomatiche della Spagna e ha ripetuto che questa, assieme alla Norvegia e all'Irlanda, avrebbe dato una «risposta coordinata» alle pressioni di Israele.