L'accusa di Grisham: «Trump, a telecamere spente, prende in giro i suoi sostenitori»

«Donald Trump non ha empatia. Non ha morale. Non è fedele alla verità». Sono solo alcune delle pesanti accuse, dirette all'ex presidente americano, pronunciate da Stephanie Grisham nelle scorse ore. Quella che un tempo era l'addetta stampa del tycoon ha preso infatti la parola durante la Convention Democratica, ieri sera, scoperchiando il suo vaso di Pandora.
«Non ero solo una sostenitrice di Trump. Ero una vera seguace, una delle sue più strette consigliere. La famiglia Trump era diventata la mia famiglia», ha iniziato a raccontare, menzionando i lunghi periodi di vacanza trascorsi a Mar-a-Lago. «Vedevo Donald quando le telecamere erano spente. E so che prende in giro i suoi sostenitori». Li chiamerebbe, secondo Grisham, «basement dwellers». Abitanti del seminterrato. Ossia, delle persone tipicamente polemiche – spesso online – che si presume vivano nel seminterrato dei genitori, o in generale nella loro casa. Un soprannome, questo, che, già a suo tempo, avrebbe fatto storcere il naso alla donna, che ora punta il dito contro il tycoon, elencando i numerosi episodi che non le sono andati a genio.
«Una volta, durante una visita in ospedale, quando le persone stavano morendo in terapia intensiva, si è arrabbiato perché le telecamere non lo stavano inquadrando», ha dichiarato Grisham. Non solo. «Mi diceva sempre "Non importa cosa dici, Stephanie, ripetilo tante volte e la gente ti crederà"». E ancora: «Durante le insurrezioni del 6 gennaio 2021 aveva chiesto a Melania Trump di postare un tweet in cui affermava che "non c'era posto per l'illegalità e la violenza". Una richiesta a cui la first lady aveva risposto un "no" secco».
Inutile dirlo: vivendo a stretto contatto con il tycoon, Grisham ha totalmente cambiato opinione nei suoi confronti. Da fiera sostenitrice, in poco tempo, la donna è scappata a gambe levate. Letteralmente, dal momento che è stata la prima persona a dimettersi quel 6 gennaio, dopo l'assalto a Capitol Hill. Un aneddoto che, anche ieri, l'ex addetta stampa di Trump non ha mancato di raccontare, raccogliendo un forte applauso dal pubblico.
Nel suo intervento, però, Stephanie Grisham si è anche dedicata alla candidata democratica in corsa per la presidenza. Esprimendo pieno sostegno nei suoi confronti, nonostante le sue preferenze politiche. «Amo il mio Paese più del mio partito. Kamala Harris dice la verità. Rispetta il popolo americano e ha il mio voto».